lunedì 30 ottobre 2017

Il Qatar scarica Hillary Clinton

L’ex-primo ministro del Qatar Hamad bin Jasim bin Jabar al-Thani, ha concesso un’intervista confermando ciò che chiunque con minima conoscenza degli eventi in Siria, negli ultimi sei anni, sapeva… Arabia Saudita, Qatar, Turchia e Stati Uniti hanno cospirato per rovesciare il governo di Bashar al-Assad e armare i gruppi terroristici della regione perciò, incluso ciò che è divenuto lo SIIL.
Traduzione parziale dell’intervista a Jabar al-Thani: “Quando si ebbero i primi eventi in Siria, andai in Arabia Saudita e incontrai re Abdullah, gli relazionai secondo le istruzioni di sua altezza il principe, mio padre, e gli dissi che eravamo con loro e ci saremmo coordinati, ma che sarebbero stati responsabili. Non posso entrare nei dettagli ma abbiamo documenti completi e tutto ciò che è stato inviato in Siria, passando per la Turchia in coordinamento con le forze statunitensi, e il tutto veniva distribuito dai turchi e dalle forze statunitensi… E noi, e tutti gli altri eravamo coinvolti, i militari… forse ci furono errori e il sostegno fu dato alla fazione sbagliata… Forse c’era un rapporto con al-Nusra, è possibile ma io stesso non lo so… stavamo combattendo contro la preda (al-Sayda) e ora la preda è andata e ancora combattiamo… e Bashar è ancora lì. Voi (Stati Uniti e Arabia Saudita) eravate con noi nella stessa trincea… non ho alcuna obiezione che si cambi capendo di aver sbagliato, ma almeno informatene il partner… per esempio lasciare Bashar (al-Assad) o fare questo o quello, ma la situazione creata ora non permetterà mai alcun progresso nel GCC (Consiglio di cooperazione del Golfo) o qualsiasi progresso su qualsiasi cosa, se continuiamo a lottare apertamente“.
Gente, vi dico da giorni che il muro di contenimento attorno a Hillary Clinton crolla. Ora il Qatar, che non ha nulla da perdere, a questo punto, accusando di complicità l’amministrazione Obama, specialmente perché i sauditi gli si sono messi contro per farne il capro espiatorio del fallimento dell’insurrezione in Siria. Ma accusare direttamente CIA e dipartimento di Stato degli Stati Uniti, allora controllati da Hillary Clinton, è assolutamente la cosa peggiore da fare adesso. Quindi, cosa è successo agli 1,8 miliardi di dollari che Hillary trasferì in Qatar poche settimane prima delle elezioni? Qualcuno ancora pensa che sia la benvenuta? Penso che la frase operativa sia “Diavolo, mai!” Infatti, mi chiedo perché non sia stata vista lì nelle ultime settimane, non avendo un trattato di estradizione col Qatar…. e ora la risposta è evidente, il Qatar si prepara ad ogni evenienza, mentre molla l’intera operazione. Se dovesse continuare a subire il blocco finanziario e militare, allora tutti lo seguiranno fino in fondo. Questa è l’essenza del Dilemma del prigioniero. Finché non ci sarà sufficiente pressione su uno dei prigionieri, lo status quo può mantenersi e nessuno parlerà. Ma, una volta che l’attrito arriva al punto in cui il silenzio diventa solo un danno, l’intero edificio si sbriciola.
Hillary ha governato con la paura per più di 30 anni, prima in Arkansas e poi a Washington. Nessuno la teme più e nessuno prossimo a lei è morto la settimana passata; forse farsi avanti ed accordarsi è la cosa giusta. Il Qatar ha un futuro con Iran e Russia. L’unica cosa che non se visto, naturalmente, è il ruolo d’Israele in tutto questo. Al-Thani l’ha evitato.

Nessun commento:

Posta un commento