giovedì 12 novembre 2009

LA PSEUDO RIFORMA DELLA GIUSTIZIA ITALIANA

In questi giorni si fa un gran parlare della possibile riforma della giustizia che dovrebbe essere presentata alle camere e dell'intesa che Fini e Berlusconi si dice abbiano raggiunto su questo scottante tema.
Mi preme sottolineare e premettere, onde evitare equivoci, che la giustizia italiana è malata da anni ormai, e che i processi sono diventati un calvario e una via crucis per i cittadini, i procedimenti e le cause pendenti vanno avanti ormai più di 10 anni ed a volte non se ne vede mai la fine, questo non è fare giustizia, non è accertare la verità, anzi il contrario direi.
L'italia inoltre necessitava urgentemente di una riforma in tal senso visto che anche l'europa ce la sollecitava ormai quotidianamente con richiami e multe che dovevamo pagare per il numero elevato di processi che rimangono arretrati e per i troppi carichi pendenti.
Detto questo però va precisato che non si può usare il pretesto di riformare la giustizia per fare un ennesimo provvedimento a favore del premier tipo quello che si voleva fare sulla prescrizione breve dei reati...che avrebbe "casualmente" favorito anche il premier.
La giustizia necessita di ben altri interventi, quali l'informatizzazione e digitalizzazione dei sistemi e delle banche dati, più fondi economici, e interventi di tipo strutturale, non leggi tampone come quella che si vorrebbe approvare che non andrebbero a risolvere il problema di fondo.
Nel DDL in esame c'è scritto che si vuole accorcare i processi a 6 anni come limite massimo, ma se non si cambia strutturalmente il sistema giustizia alla radice con una serie di riforme che accompagnino di pari passo questa legge del processo breve, questo obiettivo non sarà mai tecnicamente possibile raggiungerlo e si rischia invece solo di mandare all'aria una serie enorme di procedimenti anche importanti quali, si dice, processi Cirio, Parmalat, ecc....
Speriamo comunque che quella che il Parlamento varerà non sia una ennesima legge cucita su misura per "qualcuno" ma che avvantaggi veramente i cittadini che chiedono certezza della pena e rapidità di giudizio non leggi salva premier.
Il livello di democrazia di un paese si misura anche dall'efficienza della propria macchina giudiziaria, e purtroppo noi italiani in questo momento siamo molto ma molto indietro sotto questo punto di vista.