giovedì 17 dicembre 2009

DOPO L'ATTACCO A BERLUSCONI SARA' GUERRA O PACIFICAZIONE TRA I DUE POLI?

Come d'obbligo ha tenuto banco in questi giorni pre-natalizi nella discussione politica il vile attacco perpetrato ai danni del Presidente del Consiglio Berlusconi, vittima di un pazzo, Massimo Tartaglia il suo nome, che ha violentemente scagliato contro il viso del premier una statuetta-souvenir del Duomo di Milano provocandogli seri danni al volto.
Direi che è d'obbligo, scontato e naturale dare piena solidarietà al premier e condannare senza se e senza ma il gesto inconsulto di una persona, Tartaglia, che da ben 10 anni è sotto cure psichiatriche per disturbi mentali.
Fatta questa doverosa premessa ci terrei a ribadire però che non mi è piaciuta affatto la gazzarra e la gara a chi la spara più grossa che si è scatenata dopo l'attentato, con parole pesanti da una parte e dall'altra: Di Pietro che dice che in pratica Berlusconi istiga e quindi se l'è cercata e gli sta bene, e parte del centrodestra che invece additava l'opposizione come mandante morale e materiale del vile attacco subito dal premier, invece di cogliere il fatto che Tartaglia è un folle che ha agito da solo.
Credo che siano volate parole grosse da una parte e dall'altra ed il clima di pacificazione invocato da Napolitano a mio parere è stato ben poco messo in pratica dai due poli.
La discussione su tutti i giornali ed i media sta prettamente nel capire chi alimenta e fomenta l'odio verso l'avversario politico tale poi da provocare in persone fragili, malate e condizionabili azioni di questo tipo...beh direi che entrambe le fazioni politiche sono responsabili: il centro sinistra a volte esagera nell'antiberlusconismo ad oltranza e fazioso, per alcuni esponenti della sinistra Silvio è responsabile di qualsiasi cosa negativa accada in Italia, lo accusano di essere persino mafioso e mandante delle stragi del '92 dove morirono Falcone e Borsellino, nel versante del centro destra la faziosità e l'ottusità nel difendere sempre e comunque il premier anche quando è indifendibile, da parte dei soldatini di corte vedi Bonaiuti, Cicchitto, Bondi, Capezzone è a dir poco irritante e dimostra una pochezza politica assoluta.
Inoltre pure il Cavaliere ed il suo entourage non risparmiano parole di fuoco contro la magistratura e altri poteri dello stato che vengono sistematicamente delegittimati ed offesi oppure pronuncia parole pesanti come quando disse nel 2006 che chi vota la sinistra sono cretini.
A mio parere non siamo ancora al clima degli anni di piombo ma credo che la moderazione d'ora in poi sia d'obbligo per tutti, questo per evitare che succedano atti simili a questo o anche tragicamente peggio.

giovedì 3 dicembre 2009

L'EVOLUZIONE DEI PARTITI E DEL POPOLO

In questo mio nuovo post vorrei focalizzare la mia attenzione sui blocchi sociali che votano il centrodestra e sui blocchi sociali che votano il centrosinistra per capire negli anni come è cambiata la nostra società, il nostro paese, e come i nostri partiti si siano modificati con il trascorrere degli anni.
Partiamo dal centrosinistra, ora PD e Di Pietro, prevalentemente gli elettori di tali partiti sono lavoratori dipendenti, impegati, lavoratori statali, professori, magistrati (massicci nel caso di Di Pietro), quadri dirigenziali, in una parola borghesi o comunque colletti bianchi.
La situazione si è completamente trasformata rispetto agli anni 70-80 ove invece la sinistra ed in quel caso il PCI aveva il consenso della stragrande maggioranza degli operai e delle fabbriche; questo completo cambio di blocco sociale è accaduto per colpa di una perdita progressiva di identità della sinistra italiana e di politiche completamente sbagliate.
I vari Calearo, Colaninno & C., nella sinistra di 15-20 anni fa...la vera sinistra, ovviamente non ci sarebbero mai stati e nemmeno gli avrebbero voluti.
Analizziamo ora il versante di centro destra dove la fanno da padrone il PDL e la Lega Nord; ebbene la grande capacità di questi due partiti "nuovi", nel senso nati nella seconda repubblica, è stata quella di attrarre i voti della base, degli operai, dei pensionati, delle casalinghe, della gente semplice, cioè degli elettori storici della sinistra italiana. Da un sondaggio di poco tempo fa si evince che nelle fabbriche, sia nel nord che nel sud il voto per il centro destra è massicciamente superiore rispetto a quello del centrosinistra.
Fermo restando che PDL e Lega hanno ovviamente dalla sua anche i voti degli imprenditori e commercianti, la cosa che stupisce è questo secco passaggio di voti dei ceti popolari da sinistra a destra; possiamo dire inoltre, senza offesa per alcuno ma solo con ironia, che il tipico elettorato berlusconiano è cresciuto a pane e canale 5, tra televendite e telenovelas, tra la De Filippi e Forum, formandosi una certa visione della vita, della società, di pensare, che poi porta elettoralmente a fare certe scelte di campo ben precise; è questo un elettorato nuovo ma maggioritario visto che oggi si è in una società dove la Tv e la comunicazione la fa da padrone e Berlusconi è il prodotto perfetto di tale operazione, non poteva che essere lui il premier dell'Italia in questo momento. Il suo popolo, e qui ci credo, lo ama profondamente Berlusconi perchè in lui si riconosce con i suoi pregi ed i suoi difetti (tanti...), crede ciecamente in quel che dice, non ha dubbio alcuno che il grande capo possa in alcun modo essere in malafede, egli è solamente un totem da seguire e basta, è alla stregua di una star del cinema o dello spettacolo, lo ami e basta.
Ecco, il popolo "berlusconiano" manca di analisi critica a mio parere...c'è un indagine, colpa dell'accanimento di un magistrato, chi critica il partito e Berlusconi è un comunista chiunque esso sia (compreso Fini tra poco) e via dicendo....negano il conflitto d'interesse o meglio dicono che c'è ma non ostacola la vita politica ma che anzi tutti i giornalisti sono comunisti e Silvio un perseguitato, sono pronti a giustificarlo nella vicenda escort solo perchè a differenza di Marrazzo lui è andato con donne e non con trans, non vendendo invece il grave degrado morale che comunque vi è dietro quella vicenda.
Insomma per concludere, la società, i partiti e gli italiani sono cambiati nel corso dei decenni e mi sto convincendo sempre di più che la massima che dice che ogni popolo ha i governanti che si merita sia verissima ed attualissima.