giovedì 17 dicembre 2009

DOPO L'ATTACCO A BERLUSCONI SARA' GUERRA O PACIFICAZIONE TRA I DUE POLI?

Come d'obbligo ha tenuto banco in questi giorni pre-natalizi nella discussione politica il vile attacco perpetrato ai danni del Presidente del Consiglio Berlusconi, vittima di un pazzo, Massimo Tartaglia il suo nome, che ha violentemente scagliato contro il viso del premier una statuetta-souvenir del Duomo di Milano provocandogli seri danni al volto.
Direi che è d'obbligo, scontato e naturale dare piena solidarietà al premier e condannare senza se e senza ma il gesto inconsulto di una persona, Tartaglia, che da ben 10 anni è sotto cure psichiatriche per disturbi mentali.
Fatta questa doverosa premessa ci terrei a ribadire però che non mi è piaciuta affatto la gazzarra e la gara a chi la spara più grossa che si è scatenata dopo l'attentato, con parole pesanti da una parte e dall'altra: Di Pietro che dice che in pratica Berlusconi istiga e quindi se l'è cercata e gli sta bene, e parte del centrodestra che invece additava l'opposizione come mandante morale e materiale del vile attacco subito dal premier, invece di cogliere il fatto che Tartaglia è un folle che ha agito da solo.
Credo che siano volate parole grosse da una parte e dall'altra ed il clima di pacificazione invocato da Napolitano a mio parere è stato ben poco messo in pratica dai due poli.
La discussione su tutti i giornali ed i media sta prettamente nel capire chi alimenta e fomenta l'odio verso l'avversario politico tale poi da provocare in persone fragili, malate e condizionabili azioni di questo tipo...beh direi che entrambe le fazioni politiche sono responsabili: il centro sinistra a volte esagera nell'antiberlusconismo ad oltranza e fazioso, per alcuni esponenti della sinistra Silvio è responsabile di qualsiasi cosa negativa accada in Italia, lo accusano di essere persino mafioso e mandante delle stragi del '92 dove morirono Falcone e Borsellino, nel versante del centro destra la faziosità e l'ottusità nel difendere sempre e comunque il premier anche quando è indifendibile, da parte dei soldatini di corte vedi Bonaiuti, Cicchitto, Bondi, Capezzone è a dir poco irritante e dimostra una pochezza politica assoluta.
Inoltre pure il Cavaliere ed il suo entourage non risparmiano parole di fuoco contro la magistratura e altri poteri dello stato che vengono sistematicamente delegittimati ed offesi oppure pronuncia parole pesanti come quando disse nel 2006 che chi vota la sinistra sono cretini.
A mio parere non siamo ancora al clima degli anni di piombo ma credo che la moderazione d'ora in poi sia d'obbligo per tutti, questo per evitare che succedano atti simili a questo o anche tragicamente peggio.

giovedì 3 dicembre 2009

L'EVOLUZIONE DEI PARTITI E DEL POPOLO

In questo mio nuovo post vorrei focalizzare la mia attenzione sui blocchi sociali che votano il centrodestra e sui blocchi sociali che votano il centrosinistra per capire negli anni come è cambiata la nostra società, il nostro paese, e come i nostri partiti si siano modificati con il trascorrere degli anni.
Partiamo dal centrosinistra, ora PD e Di Pietro, prevalentemente gli elettori di tali partiti sono lavoratori dipendenti, impegati, lavoratori statali, professori, magistrati (massicci nel caso di Di Pietro), quadri dirigenziali, in una parola borghesi o comunque colletti bianchi.
La situazione si è completamente trasformata rispetto agli anni 70-80 ove invece la sinistra ed in quel caso il PCI aveva il consenso della stragrande maggioranza degli operai e delle fabbriche; questo completo cambio di blocco sociale è accaduto per colpa di una perdita progressiva di identità della sinistra italiana e di politiche completamente sbagliate.
I vari Calearo, Colaninno & C., nella sinistra di 15-20 anni fa...la vera sinistra, ovviamente non ci sarebbero mai stati e nemmeno gli avrebbero voluti.
Analizziamo ora il versante di centro destra dove la fanno da padrone il PDL e la Lega Nord; ebbene la grande capacità di questi due partiti "nuovi", nel senso nati nella seconda repubblica, è stata quella di attrarre i voti della base, degli operai, dei pensionati, delle casalinghe, della gente semplice, cioè degli elettori storici della sinistra italiana. Da un sondaggio di poco tempo fa si evince che nelle fabbriche, sia nel nord che nel sud il voto per il centro destra è massicciamente superiore rispetto a quello del centrosinistra.
Fermo restando che PDL e Lega hanno ovviamente dalla sua anche i voti degli imprenditori e commercianti, la cosa che stupisce è questo secco passaggio di voti dei ceti popolari da sinistra a destra; possiamo dire inoltre, senza offesa per alcuno ma solo con ironia, che il tipico elettorato berlusconiano è cresciuto a pane e canale 5, tra televendite e telenovelas, tra la De Filippi e Forum, formandosi una certa visione della vita, della società, di pensare, che poi porta elettoralmente a fare certe scelte di campo ben precise; è questo un elettorato nuovo ma maggioritario visto che oggi si è in una società dove la Tv e la comunicazione la fa da padrone e Berlusconi è il prodotto perfetto di tale operazione, non poteva che essere lui il premier dell'Italia in questo momento. Il suo popolo, e qui ci credo, lo ama profondamente Berlusconi perchè in lui si riconosce con i suoi pregi ed i suoi difetti (tanti...), crede ciecamente in quel che dice, non ha dubbio alcuno che il grande capo possa in alcun modo essere in malafede, egli è solamente un totem da seguire e basta, è alla stregua di una star del cinema o dello spettacolo, lo ami e basta.
Ecco, il popolo "berlusconiano" manca di analisi critica a mio parere...c'è un indagine, colpa dell'accanimento di un magistrato, chi critica il partito e Berlusconi è un comunista chiunque esso sia (compreso Fini tra poco) e via dicendo....negano il conflitto d'interesse o meglio dicono che c'è ma non ostacola la vita politica ma che anzi tutti i giornalisti sono comunisti e Silvio un perseguitato, sono pronti a giustificarlo nella vicenda escort solo perchè a differenza di Marrazzo lui è andato con donne e non con trans, non vendendo invece il grave degrado morale che comunque vi è dietro quella vicenda.
Insomma per concludere, la società, i partiti e gli italiani sono cambiati nel corso dei decenni e mi sto convincendo sempre di più che la massima che dice che ogni popolo ha i governanti che si merita sia verissima ed attualissima.

giovedì 12 novembre 2009

LA PSEUDO RIFORMA DELLA GIUSTIZIA ITALIANA

In questi giorni si fa un gran parlare della possibile riforma della giustizia che dovrebbe essere presentata alle camere e dell'intesa che Fini e Berlusconi si dice abbiano raggiunto su questo scottante tema.
Mi preme sottolineare e premettere, onde evitare equivoci, che la giustizia italiana è malata da anni ormai, e che i processi sono diventati un calvario e una via crucis per i cittadini, i procedimenti e le cause pendenti vanno avanti ormai più di 10 anni ed a volte non se ne vede mai la fine, questo non è fare giustizia, non è accertare la verità, anzi il contrario direi.
L'italia inoltre necessitava urgentemente di una riforma in tal senso visto che anche l'europa ce la sollecitava ormai quotidianamente con richiami e multe che dovevamo pagare per il numero elevato di processi che rimangono arretrati e per i troppi carichi pendenti.
Detto questo però va precisato che non si può usare il pretesto di riformare la giustizia per fare un ennesimo provvedimento a favore del premier tipo quello che si voleva fare sulla prescrizione breve dei reati...che avrebbe "casualmente" favorito anche il premier.
La giustizia necessita di ben altri interventi, quali l'informatizzazione e digitalizzazione dei sistemi e delle banche dati, più fondi economici, e interventi di tipo strutturale, non leggi tampone come quella che si vorrebbe approvare che non andrebbero a risolvere il problema di fondo.
Nel DDL in esame c'è scritto che si vuole accorcare i processi a 6 anni come limite massimo, ma se non si cambia strutturalmente il sistema giustizia alla radice con una serie di riforme che accompagnino di pari passo questa legge del processo breve, questo obiettivo non sarà mai tecnicamente possibile raggiungerlo e si rischia invece solo di mandare all'aria una serie enorme di procedimenti anche importanti quali, si dice, processi Cirio, Parmalat, ecc....
Speriamo comunque che quella che il Parlamento varerà non sia una ennesima legge cucita su misura per "qualcuno" ma che avvantaggi veramente i cittadini che chiedono certezza della pena e rapidità di giudizio non leggi salva premier.
Il livello di democrazia di un paese si misura anche dall'efficienza della propria macchina giudiziaria, e purtroppo noi italiani in questo momento siamo molto ma molto indietro sotto questo punto di vista.

venerdì 30 ottobre 2009

BERSANI: SARA' VERA SVOLTA NEL PD ?

Le primarie di domenica 25 Ottobre hanno incoronato nuovo segretario e leader del Partito Democratico Pierluigi Bersani che ha sconfitto l'uscente Dario Franceschini ed Ignazio Marino.
Bersani ha avuto una forte investitura popolare in quanto è stato preferito sia tra gli iscritti nei circoli e poi nelle primarie vere e proprie ove partecipavano anche i non tesserati al partito.
Questa significa che il mandato che avrà Bersani sarà forte e il partito dovrà fare quadrato attorno al nuovo segretario.
Egli ha dovuto subito affrontare due questioni spinose ed insidiose; il rapporto con "l'alleato" Di Pietro, e l'abbandono di Rutelli; il secondo ha deciso di abbandonare il PD per approdare nell'universo centrista di Casini & C. e vedremo se la scelta dell' ex sindaco di Roma pagherà oppure no.
C'è da dire che la vittoria di Bersani è la vittoria di D'Alema, l'uomo forte che c'era dietro la sua candidatura, il pericolo è che Bersani sia solo un "prestanome" del baffino D'Alema e che i fili poi li muova lui; speriamo che Bersani riesca ad agire in autonomia, senza pressioni dall'alto, senza badare troppo alle correnti interne che minano la tranquillità del partito, se qualcuno è in disaccordo lo dica subito come ha fatto Rutelli e non logori il partito all'interno.
Bersani rappresenta un idea di socialdemocrazia moderna, si ritiene un riformista, anche se a dire il vero quando è stato ministro non si sono viste svolte epocali da questo punto di vista con le sue liberalizzazioni...l'asse del PD si è spostato più a sinistra ora, essendo egli comunque un ex Ds ed ex iscritto e militante del Pci a differenza di quello che era Franceschini.
Questo può portare malumore forte nelle file cattoliche e "centriste" del partito vedi la Binetti, Letta, Rutelli ecc...
Bersani, e quindi D'Alema, rappresentano però a mio parere un idea un po consociativa della politica, non dico dell'inciucio, ma comunque di quel trattare con gli altri, scendere sempre a compromessi che non sempre è positivo, sicuramente avrà un ottimo rapporto con i sindacati e con la Cgil che per bocca dello stesso Epifani lo sosteneva nelle primarie, questo è un fatto positivo.
L'unica cosa di cui sono certo è che Bersani sicuramente farà più presa degli altri segretari passati del Pd nel nord, e nel nord est, più di una volta egli ha speso parole positive per gli artigiani e piccoli imprenditori di quelle terre, non addidandoli come semplici evasori fiscali ma lodando il loro impegno , sacrificio e sudore per portare avanti l'economia dell'Italia.
Sicuramente darà più filo da torcere lui rispetto a Franceschini e Veltroni nel Nord al PDL e Lega, nelle fabbriche Bersani è visto sicuramente meglio dell'elitario e fumoso Veltroni.
Anche nei rapporti con Berlusconi le cose cambiano, egli non è come Franceschini, cioè un antiberlusconiano ad oltranza tifoso e un po fazioso, preferisce combatterlo più sul piano politico che personale e forse questa è la strada giusta.
Vediamo comunque cosa riuscira a fare ed un bel banco di prova per il suo operato saranno le regionali del 2010, prima sfida di Bersani segretario.

mercoledì 14 ottobre 2009

L'IMMERITATO NOBEL A OBAMA

Recentemente è stato annunciato che il nobel per la pace 2009 verrà assegnato, con una cerimonia ufficiale che si svolgerà a dicembre, al neo presidente Usa Barack Obama.
Trovo questa decisione ingiusta ed immotivata, come tra l'altro ha velatamente fatto capire anche il diretto interessato nelle dichiarazioni fatte dopo la proclamazione restando alquanto stupito per la sua vittoria.
Le motivazioni che hanno portato alla vittoria del premio non collimano con la realtà dei fatti: in primis perchè assegnare un nobel per la pace alla persona che comanda una nazione perennemente in guerra è ridicolo, inoltre la strategia dei conflitti in iraq e afghanistan non è minimamente cambiata dall'amministrazione Bush; ricordiamo tra l'altro che Obama ha votato a favore delle missioni irachene e afghane e da senatore ha sempre votato per il rifinanziamento delle stesse.
Credo che questo premio venga dato più alle intenzioni future di Barack Obama che per quello che concretamente ha fatto fin ora, cioè ad esempio rifiutarsi di incontrare il Dalai Lama....., inoltre a mio parere ha influito molto e scusate ma non è razzismo, il colore della pelle del presidente americano il primo presidente di colore che comunque porta una ventata di novità nella storia delle presidenze americane.
Tutti questi motivi hanno a mio parere portato ad assegnare un premio nobel troppo affrettato (Obama aveva tutto il tempo di vincerlo anche tra qualche anno) e hanno caricato di ulteriori responsabilità un presidente che di grattacapi ne ha, e tanti anche, nel gestire una grande potenza un po in crisi di identità in questi anni.
Ha comunque influito nella vittoria questa speranza in un futuro migliore per i deboli e gli oppressi che lui, a parole e da grande oratore qual'è, ha saputo inculcare in queste fascie sociali.
Le parole finora non stanno seguendo i fatti, per ora Obama è soltanto un Bush più intelligente senz'altro e con una capacità dialettica superiore ma il risultato non cambia; le missioni di guerra ci sono e ci saranno e i poveri e gli oppressi finora ci sono ancora in america, speriamo che grazie al premio nobel obama in futuro non ci siano più.

venerdì 25 settembre 2009

TANTO RUMORE PER NULLA...COME SEMPRE

Doveva essere la rivoluzione nel Pubblico Impiego, così il ministro tascabile Brunetta, ha presentato all'epoca la sua legge di riforma della P.A..ma come sempre alle parole non seguono fatti; il Governo Berlusconi si conferma così il campione di annunci, bellissimi annunci, faraonici annunci a cui però non segue nemmeno un fatto concreto.
Infatti quasi nessun mezzo di comunicazione (ecco il conflitto d'interessi, omettere le notizie) ha informato la cittadinanza italiana che la tanto sbandierata norma antifannulloni è stata abrogata e cancellata con un decreto legge del 01/07/2009 (n. 102/09); la norma che è stata tolta prevedeva disposizioni più rigide e severe per gli impegati pubblici quale indennità di malattia ridotta (si diceva che serviva per contrastare i falsi certificati medici rilasciati) e fascia di reperibilità estesa a tutta la giornata lavorativa e non solo come adesso per un determinato numero di ore, praticamente è stata scardinato l'intero progetto di riforma.
Mi domando come mai il solerte ministro Brunetta, tanto bravo ad andare davanti alla stampa per farsi bello per sbandierare leggi fantasma, non abbia fatto nemmeno 2 righe di dichiarazione per spiegare tale immotivato dietro front.
Ma si sa, questo governo si regge e perdura nel tempo solo grazie a maestosi spot, annunci, campagne mediatiche sorrette da mezzi di comunicazione piegati al potere di sua emittenza Silvio da Arcore.
E l'operoso ed infaticabile ministro Brunetta? non si sentiva in dovere di comunicare ai suoi cittadini questo cambio di direzione votato dal Parlamento..?...che non sia lui stesso un fannulone a questo punto!!

venerdì 4 settembre 2009

LO SCONTRO FELTRI-BOFFO, LA CHIESA ED I VALORI

A tener banco in questi ultimi giorni è lo scontro che è avvenuto tra Vittorio Feltri, Direttore de "Il Giornale" e l'Avvenire che è culminato con le dimissioni dello stesso Direttore Boffo.
Questo è l'ultimo di una serie di attacchi portati alla Chiesa da un certo mondo politico, per chiarire bene il mio pensiero sulla vicenda ho deciso di pubblicare un'articolo del mio carissimo amico Paolo Cecco che, come sempre, si conferma di alto livello, e con il quale concordo al 100%.
A voi lettori poi la discussione, Buona lettura.

"Caro Fabio,
ho appena finito di leggere un intrigante romanzo storico di Mario Salvador:”L'ultimo Longobardo”, affannosamente cercavo di raggiungere l'ultima riga, pregavo di chiudere immediatamente il libro visti gli intrighi, gli incesti, le falsità, il vomito di delitti e violenza incentrato tutto sulla Roma sul finire del primo millennio, dunque sul Cristianesimo e sulla sua casa terrena: la Chiesa Romana.
Con franchezza, ti dico che ritornato alla realtà ho provato nostalgia del libro, visto la nuda e spietata quotidianità, più infima e maledetta delle peggiori parole che ho trovato sullo scritto di Salvador.
Il caso, oramai, è noto ai più: le dimissioni del Dott. Boffo, Direttore di“Avvenire”; più che della becera polemica, tutta guerreggiata per mezzo della carta stampata, tra le due più potenti lobby tecnocratiche dell'Italia odierna (mafiose direbbe Pannella..e per una volta mi sento pannelliano...):Berlusconi-De Benedetti, mi preme maggiormente argomentare la gravità, nontanto delle dimissioni di Boffo (in ogni caso molto gravi), quanto che si è andati diritti al cuore della Chiesa Cattolica e dei suoi maggiori organi governativi: la Cei.
In particolare, mi ha tremendamente ferito un articolo pubblicato sul "IlGiornale", di un robusto e validissimo giornalista che ho sempre ammirato estimato per la sua invidiabile intelligenza, che, anche sfacciatamente ha“scherzato coi santi”. S. Tommaso, in quell'articolo, viene descritto come un“mangione”, un “uomo con una panzona così grande che si era fatto ritagliare il desco per entrarci”; S. Agostino un “gran sciupafemmine”, la chiesa premoderna un'entità che “ amava, anzi favoriva i lupanari”e di una Roma papista che “aveva il più alto tasso di prostitute d'Europa”.
Ed ancora le “geniali, o furbe trovate escogitate dalla Chiesa per assolvere, sciogliere nozze, concedere indulgenze”. Beh..che altro aggiungere? Sembra evidente che si è alzato, e di parecchio, il bersaglio: con uno sputtanamento, magari anche colto ma sempre sputtanamento è, in chiave browniana della Santità della Chiesa Cattolica Romana.
Mi ha profondamente indignato che, nel gioco infimo tra i democratici e repubblicani de noialtri, di quello che rimane della politica, sia stata tirata in ballo addirittura la Santa Chiesa. Come al tempo dei Longobardi, dei barbari con la barba lunga...Sarei un fazioso ed uno scellerato se tacessi sulle epoche storiche più delicate della Chiesa, sulle sue figure più ambigue, e sulle ingiustizie che ha causato la Chiesa( organo politico) in epoche antiche (certo sempre meno del potere laico temporale e con cifre drasticamente più ridotte da quello che presentano i libri massonici ateisti).
Ma non riesco proprio a comprendere il fine ultimo che si vuol giungere? La Chiesa, in questo Paese ha da sempre rappresentato una voce morale, intellettuale, valoriale, sociale, protettiva, materna, consolatoria. Anche nelle fasi più cupe e buie, quando anche allora la violenza, l'arroganza, i deliri di aver raggiunto il massimo adombravano la coscienza e le menti dei cittadini, anche allora la chiesa in silenzio svolgeva, quotidianamente, costantemente il suo sacro ruolo: portare speranza, verità ad esseri finiti, imperfetti e definiti.
È da due secoli che la storia ha dichiarato guerra totale alle istituzioni ecclesiastiche, nell' Ottocento si volle forgiare una nuova religione: il macchinismo, lo scientismo, il positivismo. Si pensava che l'uomo potesse essere non il mezzo ma il fine, per la prima volta si viveva e si pensava al futuro non in ottica trascendentale ma finita, relativizzata, scientista.
Nel Novecento abbiamo assistito alle grandi (false) religioni che dovevano “spazzare via la religione monoteista trascendentale cattolica” con il fine di “liberare il genere umano”..i risultati li abbiamo sotto gli occhi: 65milioni consegnati all'altare nel nazi-fascismo-franchismo più di 100 milioniper lo stalinismo... ed infine, da circa 60 anni, abbiamo destinato l'uomo alla religione più silenziosa ma più atroce: quella consumistica, al“consumi, produci, crepa”, ai clienti (i fedeli della nuova chiesa supermarket), alla morte della famiglia, dei valori, alla lotta ai moralizzatori, al crepuscolo dei valori, alla fine della storia (come ha detto un “idiota giapponese borghesoide” come l'ha giustamente definito Cacciari). Gia la fine della storia? L'uomo senza più soggezioni, valicate le colonne d'Ercole, oltrepassati tutti gli steccati di decenza, valorialità, infischiandosene di cosa è giusto o sbagliato siamo giunti a mettere in dubbio, per i nostri porci comodi da bottegai del quartiere, norme, valori, regole sociali, ci siamo lavati le palle di tutte quelle istituzioni, controllori sociali (la chiesa, la famiglia, un uso decente dei mass media, la politica oramai morta e sepolta ) che regolamentavano e dettavano i ritmi di vita, di socialità e di convivialità ad un intero corpo sociale. Nei nostri cuori, prima che nelle reti rai o mediaset, è emerso il mito dell'uomo senza vincoli, di un odierno Ulisse, che sfida la tradizione, i tribunali, i giudici, le norme sociali per affermare tutto il suo peso nel sovrastare e contrastare gli altri.
Questo è il cancro di quest'epoca: l'iddilio di nuovi “superman”, la prepotenza al governo ( sia chiaro di qualsiasi governo di qualsiasi colore politico), il pregare nuovi invalicabili idoli (la privacy, la burocrazia Ue, la realpolitik) consegnando al passato i veri idoli, le verità che hanno accompagnato il cullare della storia.
Si è giunti allo spossamento dell'umanità, al dominio della relatività, al trionfo dell'individualismo e del cinismo, alla castrazione della virtù morale e della decenza comportamentale; Ma lor signori, gli odierni scienziati Frankestein che hanno creato questa nuova umanità tutto apparire e comparire, si sbagliano e di grosso se pensano di frenare i dubbi, le intenzioni, le voci e le meditazioni della Chiesa; essa non tacerà nemmeno questa volta: sia quando ode i pianti, i bambini gettati in mare, i lamenti ed i silenzi degli immigrati, sia nel difendere la vita dalla nascita al suo naturale finire, sia nel mantenere nei luoghi pubblici i suoi simboli, sia nel denunziare tutto quello che riguarda gli affari di pubblica utilità e decenza di vita: la Chiesa non smetterà mai di parlare, denunciare e disubbidire ad un conformismo relativista del “tasi chefemo schei, in barba ai diritti e doveri”. Si possono anche sostituire i direttori, chiudere i giornali, utilizzare tutti i media a disposizione ma la Chiesa ci sarà sempre.
Sempre in prima linea nel salvaguardare la vita umana, tutte le sue fasi e la dignità dell'essere umano: un mezzo, non un fine, per raggiungere la Verità, la perfezione, la comunanza con Dio Padre e Gesù Cristo nostro Signore".
PAOLO CECCO

lunedì 31 agosto 2009

IL G8 E LA SENTENZA DELLA CORTE EUROPEA

Qualche giorno fa la Corte Europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha sentenziato, per l'omicidio di Carlo Giuliani avvenuto nel famoso G8 di Genova, che il carabiniere Mario Placanica, colui che sparò al giovane, agì solamente per legittima difesa in virtù del violento attacco sferrato dai manifestanti alla camionetta e in particolare contro Carlo Giuliani che lo aveva minacciato con un estintore.
Ora, prima di esporre il mio pensiero sulla vicenda, farò due premesse: innanzitutto è bene precisare che è sbagliato manifestare il proprio pensiero e protestare con la violenza devastando una città (Genova sembrava un teatro di guerra), inoltre non si attaccano le forze dell'ordine, cioè lo stato, minacciandole di morte addirittura con un estintore.
Detto questo però ritengo che al di la della sentenza di Strasburgo, che i genitori di Giuliani contestanno soprattutto nella parte che riguarderebbero le manomissioni al corpo del figlio avvenute dopo la morte dello stesso per fare sostenere la tesi della deviazione del proiettile sparato e quindi della fatalità...(il fatto delle manomissioni se vere sarebbero gravissime..) vi sono da fare alcune considerazioni sui fatti avvenuti in quei tragici giorni di luglio del 2001.
Innanzitutto i disordini maggiori provocati in quei giorni sono da imputare ai cosiddetti "black block" gente prevalentemente di nazionalità estera ed europea arrivata sino a Genova in quei giorni e della dubbia provenienza politica; bisogna inoltre tenere conto che all'interno dei disobbedienti e dei manifestanti anche italiani si parlava di possibili infiltrazioni di persone (e qualcuno parlava addirittura di poliziotti) messi li proprio per gettare discredito sui movimenti che manifestavano, malvisti da molti governi, e per creare disordini ad arte.
Ma la cosa più grave da segnalare a mio parere è la totale disorganizzazione (per essere gentili..)che regnava tra le forze di polizia in quei giorni e soprattutto ai vertici, e qui la colpa deve ricadere per forza anche sul ministro dell'interno dell'epoca Scajola; la polizia e i carabinieri parevano essere lasciati allo sbaraglio, infatti anche dalle immagini televisive si vedono forze dell'ordine picchiare manifestanti a caso, comprese donne, medici, anziani, chiunque capitava sotto le loro mani, con una sorta di giustizia sommaria e senza logica, con una violenza cieca e ingiusta; infatti molti black block sono stati lasciati agire indisturbati e poi si colpivano gente inerme..è questa la giustizia? è questo ciò che devono fare le forze dell'ordine ma soprattutto i loro capi? Io penso di no....sembravano forze del DISordine e non dell'ordine!
Vogliamo poi parlare dei fatti avvenuti nella scuola Diaz, credo che nemmeno in Cile sia mai avvenuto niente di simile, la mancanza di un filo logico nell'azione delle forze dell'ordine era evidente, dentro quella scuola è avvenuto di tutto e di più, violenze gratuite, gente picchiata e derisa dagli agenti solo per il suo credo politico (qualunque credo sia intendiamoci), roba che avviene solo nelle peggiori dittature sudamericane; e qua le colpe delle alte cariche dell'arma hanno giustamente pagato con la condanna nei Tribunali per quell'incubo.
A Genova in quei giorni vi è stata una "sospensione" della democrazia, sia per i disordini provocati da delinquenti teppisti che hanno devastato di tutto e di più ma anche per colpa di forze dell'ordine addestrate male, impreparate (con gente giovane ed inesperta vedi Placanica) e perdonatemi la malizia forse anche in preda al furore ideologico ( dentro la scuola diaz e bolzaneto si dice che si sentivano innegiare da parte delle forze dell'ordine canzoni nazifasciste).
Dedico l'ultimo mio commento al Carabiniere Mario Placanica, credo che quel ragazzo, fermo restando sempre l'atto delinquenziale del povero Carlo Giuliani, sia totalmente inadeguato a indossare la divisa di un corpo nobile come quello dei Carabinieri, giusto averlo sospeso dall'arma, credo che se una persona non ha la freddezza e le capacità per indossare una divisa vi sono tanti mestieri molto più tranquilli da fare nella vita.
Chi indossa una divisa ha comunque più responsabilità di un semplice manifestante e di un semplice cittadino, rappresenta lo stato, ha oneri e onori e deve sapere bene quello che fà, non deve essere il giusitiziere della notte stile Charles Bronson (se fosse stato più preparato e più freddo poteva benissimo sparare a Giuliani in un braccio o alle gambe).
Credo comunque che questa oscura e drammatica pagina dei fatti accaduti a Genova sia destinata a proseguire non dico in eterno ma per lungo tempo, speriamo che la verità e le colpe di tutte le parti in causa siano accertate e punite severamente.

martedì 4 agosto 2009

LE SFIDE D'AUTUNNO

Con il mese di Agosto la politica italiana e un po tutto il paese se ne va in ferie, rimandando i problemi ed i nodi da sciogliere all'inizio di Settembre.
Dal prossimo autunno inoltre partirà anche la sfida per le elezioni regionali, banco di prova importantissimo per la tenuta del governo e per la credibilità dell'opposizione che dovrà misurare la sua forza nei confronti del PDL.
Dal canto suo il partito di Berlusconi dovrà tenere a bada le mire "espansionistiche" della Lega che vorrebbe per se la presidenza di Lombardia e Veneto e qualche mal di pancia al suo interno manifestatesi già in questa calda estate.
Ma la vera incognita è capire quando questa crisi economica e finanziaria si attenuerà e quali provvedimenti il governo ed il suo ministro Tremonti intenderanno prendere per traghettare l'Italia fuori dalla recessione, è questa la vera sfida che la maggioranza di centro destra deve vincere.
Per quanto riguarda l'opposizione gli occhi sono tutti puntati sul congresso di Ottobre per la nomina del nuovo segretario che andrà scelto tra Bersani (appoggiato da D'Alema) e Franceschini (appoggiato da Veltroni). In questa occasione le due anime del partito si scontreranno e si spera che non rimangano sul campo numerosi morti e feriti per dirla con un termine di guerra.
Carne al fuoco ce n'è tanta, vedremo cosa accadrà....per ora buone ferie a tutti!!!!!

giovedì 16 luglio 2009

LE PRIMARIE NEL PD

Le elezioni primarie del Partito Democratico che si terranno il prossimo 25 Ottobre saranno una tappa fondamentale per l'evoluzione del partito e per la sua dirittura futura.
I candidati più accreditati per la vittoria sono ovviamente Dario Franceschini, attuale reggente del partito, e Pierluigi Bersani.
Essi sono profondamente diversi per stile politico e per provenienza culturale; il primo viene dalla Democrazia Cristiana, il secondo dal PCI, Franceschini è sostenuto dai veltroniani mentre Bersani ha l'appoggio di D'Alema e della sua area.
Lo scontro sarà interessante per vedere quale anima del partito prevarrà e chi uscirà vincitore e quale corrente sarà sconfitta; a mio parere Franceschini, pur non facendo nulla di trascendentale, ha comunque retto il partito in una linea di galleggiamento senza farlo sprofondare come è invece accaduto con Veltroni, quindi meriterebbe una seconda chance.
Bersani non mi convince affatto, anche quando è stato ministro nella passata legislatura non ha inciso molto con le sue pseudo riforme, e poi non è affatto una faccia nuova e spendibile, in più sarebbe completamente manovrato da D'Alema....il che non mi rende affatto tranquillo anzi mi inquieta!
Tra gli out sider spiccano senz'altro Ignazio Marino, che con le sue ultime sparate sul PD e sullo stupro di Roma si è mangiato gran parte della sua credibilità già altamente minata nel caso di Eluana Englaro segnalandosi come uno dei più "focosi" ed "accaniti" sostenitori dell'eutanasia, egli è un medico, dovrebbe salvare le vite dei pazienti ed avere in se il culto della vita non combattere perchè esse muoiano!
Marginale invece la candidatura di bandiera di Mario Adinolfi, già presente nelle scorse primarie del 2007; non mi soffermo neanche sulla presunta candidatura di Beppe Grillo.....parliamo di cose serie e non di nani e ballerine....!!!

giovedì 25 giugno 2009

AMMINISTRATIVE: CHI HA VINTO E CHI HA PERSO?

Con i recenti ballottaggi che si sono tenuti lo scorso 21 e 22 Giugno si è conclusa una lunga campagna elettorale che ha lasciato sul campo vincitori e vinti.
Analizzando i flussi elettorali delle ultime tornate amministrative delle nostre provincie e comuni possiamo notare innanzitutto come l'avanzata della Lega Nord è generalizzata e forte nelle regioni del nord (in Lombardia e Veneto con un dominio quasi imbarazzante); ciò ha portato ad avere qualche scricchiolio leggero ma degno di menzione all'interno del PDL, vedi ad esempio la diatriba per la Presidenza della Regione Veneto, che se non verrà risolta a breve portera a veri e propri terremoti visto che giustamente la Lega reclama la Presidenza di almeno una regione.
Ma quello che è più sorpendente è il dato che ci dice che gli uomini di Bossi ora stanno avanzando, seppur lentamente, anche nelle cosiddette regioni rosse raggiungendo percentuali considerevoli in Emilia, Umbria, Toscana e Marche; questo non vuol dire che i leghisti hanno scaldato i cuori dei cittadini di sinistra di tali regioni ma semplicemente evidenzia sempre più lo scollamento del PD e della classe dirigente della sinistra in genere dai suoi elettori anche quelli più fedeli....è insomma il fallimento del centro-sinistra e delle sue politiche.
Un'altro partito che ha visto aumentare esponenzialmente i suoi voti è l'Italia dei Valori dell'indomito Di Pietro, unico baluardo dell'antiberlusconismo, che stà raccogliendo i consensi da una parte degli scontenti del Partito Democratico che sono delusi dalle politiche nulle anzi da gossip del proprio partito, e dall'altro raccoglie numerosi voti dell'estrema sinistra, che non essendo più rappresentata in Parlamento, vedono nell'ex magistrato di Mani Pulite l'unica persona che può quantomeno tentare di rappresentare le loro istanze e combattere veramente e fino in fondo il Governo Berlusconi.
Da segnalare la buona prova dell'Udc di Casini che con la sua scelta di autonomia dai due partiti maggiori ha aumentato il suo consenso ponendosi addirittura in certi comuni e provincie come l'ago della bilancia determinante per fare vincere o perdere l'uno o l'altro schieramento; credo quindi che l'obiettivo del partito dello scudo crociato sia proprio questo..porsi come terza forza e fare la cosiddetta politica dei due forni alleandosi cioè a seconda delle convenzienze del momento o col centrodestra o col centrosinistra risultando decisivi in molte tornate elettorali; Casini inoltre tenterà di rimpolpare le file del suo partito accogliendo i "centristi" del Pd come Letta o Rutelli disillusi e scontenti di come vanno le cose nel loro partito.
Infine veniamo ai due partiti maggiori PDL e PD: per il primo possiamo dire che non ha affatto sfondato numericamente ( si parlava del 45% alle Europee..!!) come aveva anticipatamente annunciato il burlone Silvio Berlusconi, anzi vi è da registrare una lieve frenata del partito del Cavaliere che resta comunque primo partito nazionale e che vede amministrare la maggioranza degli enti locali, alcuni strappati anche alla sinistra (vedi la provincia di Venezia); ma in generale vi è la senzazione che la luna di miele con gli elettori sia finita e che questa lieve flessione o battuta d'arresto non sia da sottovalutare; insomma l'avanzata dell'armata berlusconiana si è arrestata ed ora resta da vedere se in un prossimo futuro vi sarà un crollo oppure se Napoleone Silvio riuscirà a contenere i danni.
Per quanto rigurda il PD conierei una frase ad hoc per l'occasione.."chi si accontenta gode" nel senso che Franceschini (che è di gran lunga meglio di Veltroni) & Co. sono riusciti a non fare crollare il partito e tenerlo quantomeno in vita ed in linea di galleggiamento...si parlava alla vigilia elettorale di una disfatta che invece onestamente non vi è stata; le roccaforti Bologna e Firenze sono state saldamente tenute e il PD è riuscito a giocarsela comunque bene alla Provincia di Torino dove ha largamente vinto ed in quella di Milano ( dove Penati ha perso di un solo punto percentuale).
In termini di voti e consenso elettorale il PD non è cresciuto di molto a dire il vero (nel nord è terzo partito dietro PDL e Lega) e le percentuali di distacco con gli avversari del Popolo delle Libertà rimangono notevoli a livello nazionale ma possiamo dire che una qualche segno di vita e di rianimazione il PD lo stà dando....insomma l'encefalogramma non è più piatto come nell'infausta era Veltroni ma si vedono timidi segnali di ripresa.

giovedì 11 giugno 2009

IL TRIONFO DELLA LEGA

La recente tornata elettorale ha visto assoluta vincitrice la Lega Nord sia a livello amministrativo e sia a livello di elezioni europee raggiungendo addirittura il 10% dei consensi.
Questo fenomeno è ancora più stupefacente se si conta che il partito di Bossi ha raccolto consensi importanti anche nelle cosiddette zone rosse dell'Emila, Umbria e Toscana.
Molti hanno bollato questo fatto politico così eclatante con la solita storia che la Lega è populista, parla solo alla pancia della gente e non ai cervelli, fa della facile propaganda...e via dicendo.
Io penso che invece vi è qualcosa di più profondo se questo partito è riuscito a radicarsi così nettamente al Nord e non solo ( persino al sud ha raccolto qualche consenso..!); la lega è diventato il partito più interclassista di tutto il panorama politico, raccoglie cioè consensi tra gli operai ma non solo, anche tra i piccoli imprenditori e gli artigiani, autonomi e dipendenti (perfino parte dei dipendenti pubblici del nord...anche lì sono stufi di vedere che al mezzogiorno i dipendenti statali non lavorano) unendo a se vari pezzi della società civile e del mondo del lavoro produttivo.
Ciò è dovuto al fatto che la lega ed il pdl si sono appropriati degli strati sociali e delle tematiche che un tempo appartenevano alla sinistra, gli operai di oggi si sentono più tutelati dalla lega che dal "borghese" Partito Demcratico o dal "borghese" Bertinotti che professano la flessibilità ed il precariato, non si spiegherebbe altrimenti il perchè nelle fabbriche la lega ed il pdl hanno circa il 60% dei consensi tra i lavoratori.
I leghisti, a loro modo e non condividendo la maniera a volte scollacciata di condurre molte loro battaglie, tentano comunque di mettersi dalla parte dei poveri lavoratori italiani, tentano di difendere ad esempio i nostri cittadini nella battaglia per l'assegnazione delle case popolari senza che in graduatoria vi siano 100 stranieri prima del pensionato al minimo italiano, voglio più sicurezza nelle città e via dicendo...mentre la sinistra odierna pensa solo a Noemi e a tematiche lontanissime dal sentire popolare comune.
In un momento di grave crisi economica come quella odierna la popolazione vuole una classe politica che la protegga e la preservi dalle insidie e dalle incertezze del mondo di oggi, vogliono certezze ed una guida sicura, purtroppo la sinistra continuando a professare il buonismo e l'accoglienza ottusa ed indiscriminata degli stranieri si mette automaticamente in una posizione di emarginazione dal vero sentire dei cittadini franando così nei consensi.
Non a caso in europa le sinistre perdono largamente, vedi il caso del tracollo dei laburisti inglesi retrocessi addirittura a terzo partito a livello nazionale dopo i fasti dell'era Blair, mentre tengono le proprie posizioni sia la destra di Sarkozy e la Cdu tedesca della Merkel.

giovedì 28 maggio 2009

UNA BIONDA PER SILVIO

Nella recente vicenda presunta "a luci rosse" che vede protagonista il nostro Buon Silvio Berlusconi (ne ha combinata un'altra delle sue questo nostro simpatico giullare...) io penso che innanzitutto l'opposizione, in testa Franceschini, ha sbagliato a metterla sul piano familiare e personale e giuste sono state le critiche mosse dai figli del Premier al Pd ed al suo leader ma questo non elude affatto il discorso più ampio e serio sulla moralità, l'etica, lo stile che un primo ministro deve avere visto che rappresenta tutta la nazione.
E su questo punto il nostro belpaese non ci stà facendo bella figura visto che dal Financial Times, a giornali spagnoli e francesi (che di sinistra hanno ben poco) un po tutti stanno prendendo le distanze dalle "marachelle" che combina il nostro amato Silvio; siamo un po stufi di farci prendere in giro da tutto il mondo per colpa di un primo ministro che invece di governare fa tutt'altro..dagli affaracci suoi sino ad approcciare con veline, ecc....
Persino la Chiesa e Familia Cristiana (non mi si dirà che sono pericolosi comunisti pure questi) hanno bacchettato Berlusconi sull'etica e la morale; già, Berlusconi, colui che fa il paladino della famiglia, delle sane tradizioni conservatrici, dei valori cattolici che poi scopriamo invece essere due volte divorziato e che in più non disdegna compagnia....e diciamo solo compagnia....di giovani donzelle in età giovanile, anzi molto giovanile...!!
Ma per piacere!!

giovedì 7 maggio 2009

LA POLITICA DEL GOSSIP

In questi giorni sta insistentemente (anche troppo..) tenendo banco nel mondo dei media la notizia del divorzio tra Veronica Lario ed il Premier "RE" Silvio Berlusconi che sarebbe scaturito dal fatto che il Presidente del Consiglio avrebbe avuto incontri "ravvicinati", diciamo così con una minorenne.
Da qui tutta la furente polemica sul fatto che il PDL candida ed ha nelle sue file veline e persone che con la politica ha poco da spartire e che fanno parte del mondo della TV.
Per quanto riguarda il primo argomento, io mi allieneo con quelle persone che dicono che tra moglie e marito non devi mettere il dito e che quindi il fatto tra Veronica e Silvio deve restare privato e non deve essere usato dagli avversari come arma politica.
Vero è che la tentazione di buttare la notizia nell'agone polemico della nostra politica è forte in quanto non so come la prenderebbe un cattolico credente e praticante che vota PDL nel sapere che il suo capo è pluridivorziato! D'altronde è sempre stato Silvio a sbandierare per primo i suoi successi privati e usarli politicamente.. quindi per così dire...chi di spada ferisce poi di spada perisce!
Per quanto riguarda invece il discorso delle veline e company nelle liste dei partiti beh..a dire il vero lo fanno tutti gli schieramenti non solo il PDL...purtroppo ormai la politica è solo immagine, gossip, una gara a chi la spara più grossa ed a chi urla di più, i contenuti e le idee non contano più, quindi in una situazione di bassezza morale a cui siamo arrivati non mi scandalizzo che anche le veline scendano in campo.
Certo è mortificante sapere che in Parlamento vi potrebbero essere personaggi come Corona, Iva Zanicchi ecc...mentre nella tanto vituperata prima repubblica i personaggi erano ben altri, Berlinguer, Almirante, La Malfa, De Gasperi....direi che il confronto non si può neanche fare.
D'altronde la politica rispecchia sempre, nel male e nel bene, i cittadini e la popolazione e quindi se ci sono questi personaggi in circolazione vuol dire che qualcuno gli ha votati e poi con un premier che si vanta di avere fatto il cantante sulle navi cosa vuoi pretendere!
Farà il Consiglio dei Ministri a Sanremo!

lunedì 20 aprile 2009

IL TERREMOTO E LE POLEMICHE

Il tragico terremoto che ha colpito l'Abruzzo circa due settimane fa ha lasciato sul campo, oltre che numerosi morti, feriti e distruzioni, anche numerose polemiche verso la Protezione Civile ed i soccorsi che a giudizio di alcuni sono stati tardivi ed intempestivi.
A proposito di questo argomento io penso che una nazione importante come è l'Italia a livello europeo e mondiale non debba cadere in queste bassezze e polemiche da bar quando i morti sono ancora caldi, ma unire tutta la nazione ed aiutare compattamente la popolazione abruzzese così duramente colpita dalla sciagura del terremoto; le polemiche eventualmente potranno essere fatte a posteriori, a emergenza finita, a boccie ferme ma ora no!
Devo dire che per una volta le forze politiche hanno fatto quadrato e gioco di squadra, se così si può dire, tutti gli schieramenti hanno tentato di abbandonare le sterili polemiche politiche, (a parte alcune passarelle di politici nelle zone terremotate....) mentre ha deluso molto di più lo sciacallaggio mediatico di certe trasmissioni televisive, certi giornalisti che speculano sulla disgrazia, la voglia dello scoop anche di fronte a questa tragedia..si pensi al Tg1 che si vantava di avere fatto il boom degli ascolti nel giorno del terremoto, oppure alle sciocche domande poste da alcuni giornalisti ai poveri terremotati.
La professionalità di certe testate giornalistiche lasciano a mio parere molto a desiderare, e mi spiace dirlo stavolta mi ha deluso anche Santoro con le sue polemiche sulla protezione civile che parevano molto ideologizzate e fine a se stesse.
La televisione italiana insomma ci ha fatto una brutta figura, speriamo che la qualità della nostra informazione migliori perchè una nazione importante come l'italia non merita certo giornalismo.

mercoledì 1 aprile 2009

IL BERLUSCA COMUNISTA

Con il recente congresso del 27-28-29 Marzo è nato ufficialmente il PDL, frutto dell'unione di Forza Italia e di An più altri piccoli partiti cespugli del CentroDestra, che ambisce a diventare, a detta del fondatore nonchè capo Silvio Berlusconi, la più grande forza moderata....del paese.
Se devo dire la verità la nascita di questo soggetto mi lascia molto perplesso sin dalle origini cioè dal predellino di un auto in piazza tra la folla urlante e con un Berlusconi in versione populista ai massimi livelli. Credo che un partito di queste dimensioni si debba costruire in ben altra maniera.
Il PDL, diciamoci la verità, è un partito di un uomo solo al comando, del padrone e dei dipendenti, verticistico, quasi staliniano, dove Berlusconi fa il bello ed il cattivo tempo, non si muove foglia senza che il capo decida e i camerieri ubbidiscono, direi che non c'è democrazia interna, direi che è un partito spot.
Ecco perchè penso, provocatoriamente, che Berlusconi è comunista, perchè la struttura del partito è uguale a quello della vecchia nomenclatura sovietica da lui tanto odiata, e l'acclamazione con cui è stato eletto alla Presidenza del partito il buon Silvio fa venire in mente le adunate di piazza comuniste o fasciste decidete voi.
Oserei dire che è presente pure il cosidetto culto della personalità per Re Silvio dal suo popolo, insomma di liberale vedo ben poco onestamente! Aggiungiamoci anche la perenne denigrazione per l'avversario da parte dei burattini del premier e il conflitto d'interessi ed il gioco è fatto.
Inoltre gli slogan e le idee fondative del neonato PDL sono vecchi, superati, non attuali, sono sempre quelli del 1994 della discesa in campo, cioè la difesa della libertà (non si sa bene da quale pericolo imminente), la lotta contro il regime dei comunisti (che in italia non hanno praticamente quasi mai governato), non ricordando che la coalizione di centro destra ha governato per 7 anni dal '94 ad oggi e di liberale non ha fatto nulla, anzi Berlusconi si è arricchito ed è diventato il più grande monopolista d'Italia.
Credo quindi che il PDL sopravviverà sino a quando sarà in campo Berlusconi e sarà destinato al dissolvimento, come tutti i partiti personali.., non appena egli uscirà di scena.

lunedì 23 marzo 2009

LA FINE DI ALLEANZA NAZIONALE

Lo scorso 21-22 marzo si è consumata una pagina importante di politica con lo scioglimento di Alleanza Nazionale dopo 14 anni dalla svolta di Fiuggi per confluire nel nuovo PDL assieme a Forza Italia.
Il percorso fatto dal partito di Fini dal 1995 ad oggi è stato ,per cosi dire, una sorta di "transizione" e "sdoganamento" dall' MSI e quindi dall'estremismo missino verso una destra democratica, moderna, di governo e riconosciuta a livello europeo.
Ora non vi è dubbio che il partito di Fini sia riuscito a far dimenticare il suo passato, anche per bocca del suo segreterio che ha definito il fascismo male assoluto dimenticandosi di essere stato anch'esso fascista e quindi di sputare nel piatto dove ha mangiato, ma a che prezzo è avvenuto questo sdoganamento? Non vi è dubbio che trasformandosi in Alleanza Nazionale gli uomini di Fini siano riusciti ad occupare poltrone di governo che in passato mai sarebbero riusciti ad occupare (ricordiamoci che Fini è presidente della Camera ed è stato ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio) ma credo che l'identità del partito, delle idee e degli uomini di Alleanza Nazionale siano andati via via col tempo e con gli anni sempre più appiattendosi verso quelle di Forza Italia diventandone una fotocopia sbiadita e azzerando le idee e i valori che con Fiuggi erano nate.
Confluendo nel PDL credo che questo appiattimento diventi sempre più evidente e irreversibile facendo diventare gli uomini di alleanza nazionale dei meri portavoce delle ideologie di Berlusconi e company.
La leadership di Berlusconi è incontrastata e penso che all'interno del PDL non vi sia pari dignità in quanto Forza Italia tenterà di cannibalizzare tutti gli spazi e ad An rimarranno come sempre le briciole e sarà condannata ad essere l'eterna seconda dietro lo strapotere berlusconiano.
L'unico a guadagnarci in fututo sarà Fini che da buon opportunista attende che Berlusconi venga disarcionato per poi guidare lui il PDL.

mercoledì 11 marzo 2009

IL TESTAMENTO BIOLOGICO

Recentemente ha fatto discutere ed animare la discussione tra le forza politiche la cosiddetta legge sul "fine vita" che sull'onda emotiva del caso Eluana ha scatenato un dibattito sul valore della vita e sulla possibilità di interromperla in casi particolari.
A tal fine è stata proposta da alcune forze politiche, al fine di regolamentare questi casi spiacevoli, la legge sul cosiddetto testamento biologico; cioè la possibilità di dichiararare in maniera ufficiale di voler morire e di fare eseguire le proprie volontà di morte nel caso in cui ci si trovi in particolari condizioni di menomazione fisica quali ad esempio coma irreversibile, stato vegetativo permanente, ecc...
Credo che una legge che regolamenti e metta paletti in questa giungla normativa ci voglia, anche perchè per esempio nel caso di Eluana la volontà della ragazza non era certa, visto che non c'era nessuna sua dichiarazione scritta o nessun atto che ci possa far dire con certezza che Eluana voleva morire. Ci si è basati solo su dichirazioni che la famiglia ed il padre hanno riferito (ma il padre non aveva detto che voleva sparire dalla circolazione? Mi è sembrato invece che le sue dichirazioni a livello politico si siano sprecate... ) e questo non può essere sufficiente per ammazzare una persona.
Altro terreno di battaglia della legge è quello sulla modalità della morte in particolare dove si dice di interrompere tutte le cure farmacologiche compreso la somministrazione di cibo e acqua.
Direi, scusate se sono forte nel termine, che è una bestemmia giuridica dire che l'idratazione e l'alimentazione sono cure farmacologiche e che quindi anche quelle vanno tolte nel momento che viene praticato il protocollo di morte.
Penso pertanto che il cibo vada sempre e comunque somministrato (altrimenti non saremo umani ma bestie e scusate il termine..), e che caso mai vada posto in atto un protocollo con modalità tali da fare soffrire il paziente il meno possibile e che lo accompagni alla morte nel modo più dignitoso e sereno(cosa che non è successo con Eluana!).

mercoledì 18 febbraio 2009

IL CROLLO DI WALTER

Ieri si è consumato l'ultimo atto della rovinosa caduta del Partito Democratico e della sua tormentata vita con l'uscita di scena del segretario Veltroni e le conseguenti dimissioni.
Veltroni è stato investito leader del Pd nell'Ottobre 2007 con una maggioranza schiacciante e con primarie a dire la verità un po' ridicole se non altro perche non vi erano avversari di rilievo; egli all'inizio della sua avventura godeva di una fiducia sia da parte del proprio elettorato, sia da parte anche dell'opposizione, che risultava addirittura imbarazzante, sembrava accontentare un po tutti, sia le varie anime e correnti del Pd sia un Berlusconi che finalmente sperava di trovare in Veltroni un avversario con cui si poteva dialogare e non solo litigare.
Walter è riuscito nell'impresa, più unica che rara, di dissipare tutte le sue buone intenzioni e tutta la sua credibilità in meno di un anno e mezzo, la sua caduta è a dir poco rocambolesca e il crollo di credibilità è stato pazzesco.
Veltroni ha, ad onor del vero, avuto il merito di semplificare la vita politica italiana ed innovarla avendo il grande coraggio (o ingenuità..) di andare alle ultime elezioni politiche da solo, senza la sinistra estrema che risultava essere un fardello per le anime moderate e riformiste (almeno sulla carta) e rompendo il vecchio schema di alleanze dell'Unione.
Questo comunque non ha portato i suoi frutti, perchè il Partito Democratico in realtà non è stato capito dagli elettori, è risultato essere un partito senza anima, vuoto, senza un forte e chiaro progetto per il futuro; si diceva rinnovamento ma i vertici del Partito non sono cambiati (D'Alema, Fassino, Rutelli..ognuno con le sue correnti e le sue faide) e la presunta superiorità morale della sinistra è andata a quel paese con gli scandali di Napoli e dei rifiuti campani e le conseguenti inchieste giudiziarie ai danni di due pezzi da novanta del partito quali Bassolino e la Jervolino.
Il Pd ed il suo segretario Walter si sono appiattiti su posizioni ondivaghe, interlocutorie, il messaggio del partito era confuso (è stato coniato anche il famoso "ma anche" per fare capire l'indecisione perenne del buon Walter), insomma è mancata una guida forte che indichi una rotta precisa agli elettori. (forse è pesato anche la troppa accondiscendenza nei confronti di Berlusconi)
La sinistra italiana sta versando in una crisi profonda, e quel che preoccupa di più è che all'orizzonte non si vede una figura nuova che la sappia veramente innovare e resuscitare, manca il Tony Blair della situazione, il leader carismatico che ha fatto rivincere per esempio i laburisti in Inghilterra dopo i 15 anni di dominio assoluto di Margharet Tacher.
Si spera che al più presto venga posto rimedio a questa situazione altrimenti la sinistra rischia veramente di essere cancellata dal panorama politico italiano.

martedì 10 febbraio 2009

CHE DIO LI PERDONI!

Purtroppo Eluana Englaro è stata ammazzata, brutalmente e selvaggiamente; soppressa in una maniera orribile, senza acqua e cibo, è una fine che non si riserva nemmeno alle bestie. (è questa la dolce fine che la famiglia voleva? Secondo me ha sofferto molto di più così!)
Ma non è stata uccisa solo da una sentenza del Tribunale peraltro infondata (dove sono le prove materiali e scritte che Eluana voleva morire così ?) è stata uccisa da un ideologia, da una filosofia di vita a mio parere scellerata.
Come ho già avuto modo di dire la società e le persone si dividono tra chi ha nel suo bagaglio culturale il valore della vita, in tutte le sue forme e specie, la conservazione della vita come bene esssenziale e fondamentale, la vita come bene supremo, unico e irripetibile e chi invece pensa che gli esseri umani siano numeri, cose da eliminare quando non servono più oppure quando danno fastidio o sono in condizioni di menomazioni gravi, la vita per queste persone non è importante, queste persone non vogliono bene ne a se stesse ne agli altri.
Della vicenda Eluana mi ha fatto vomitare il cinismo e la velocità con cui si voleva fare morire questa ragazza, teniamo conto che Eluana poteva vivere ancora ed in maniera autonoma, non era un malato terminale, gli hanno spezzato la sua vita.
Di questo omicidio, almeno davanti alla propria coscienza, molti dovranno rispondere!

venerdì 6 febbraio 2009

NON UCCIDETE ELUANA !

Faccio un appello a tutti coloro che vogliono, come me, sostenere Eluana nella battaglia per la vita e contro un vero e prorio omicidio.
No all'eutanasia!
Questo vuole essere solo una testimonianza di affetto e vicinanza ad Eluana, non voglio esprime giudizi o fare polemiche inutili.
Chi vorrà sostenere questa battaglia sarà il benvenuto.

venerdì 30 gennaio 2009

LO SCONTRO DI PIETRO - NAPOLITANO

Negli ultimi giorni ha tenuto banco nella carta stampata ed in Tv lo scontro tra Di Pietro e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, quest'ultimo accusato da Di Pietro appunto di non essere imparziale ed equidistante tra i poli sulla vicenda delle intercettazioni telefoniche che il centrodestra vorrebbe restringere e regolamentare (o imbavagliare..).
Alle critiche di Di Pietro vi è stata una levata di scudi in difesa del Presidente della Repubblica da parte di tutto l'arco parlamentare, destra, sinistra, centro e quant'altro; ora va bene che egli è il custode e garante della nostra costituzione ma non penso sia un totem o una divintà incontestabile ed infallibile da non poter essere sfiorato da alcuna critica.
Viene aspramente criticato il Santo Padre figuriamoci se Giorgio Napolitano può rimanere immune da polemiche e discussioni.
Ancora peggio è l'ipocrisia di certi partiti, ad esempio il PDL, che per mezzo di alcuni suoi esponenti, ha dichiarato che alla massima carica va portato enorme rispetto....dimenticando 2 cose: i primi a non avere rispetto di Giorgio Napolitano sono stati quelli del PDL non votandolo per l'elezione presidenziale e bollandolo come pericoloso comunista e bolscevico, seconda cosa non rammentano il fatto che i primi a criticare i presidenti della repubblica sono stati loro ricordiamoci le invettive contro Scalfaro e Ciampi...
Quindi credo che non servano lezioni di moralità in questo caso.....fermo restando che Di Pietro poteva tenere certamente i toni della discussione più bassi.

martedì 20 gennaio 2009

L'EREDITA' DI GEORGE W. BUSH

Con il giuramento odierno del nuovo Presidente degli Stati Uniti Barack Obama cala il sipario sulla presidenza Bush e sui suoi 8 anni di amministrazione.
A detta di tutti i politologi e dell'opinione pubblica questa presidenza è stata una delle peggiori e deficitarie dal dopoguerra ad oggi superando persino Nixon.
La presidenza di George W. Bush nasce male già da subito con le polemiche sui brogli elettorali perpetrati in Florida che hanno di fatto scippato la vittoria al candidato democratico Al Gore; di fatto Bush non ha vinto le elezioni al primo mandato visto che tra brogli e voti popolari si ritrovava ben dietro ad Al Gore.
Ma la prima vera disgrazia che egli incontra sul suo cammino è l'11 Settembre 2001 con il crollo delle torri e tutto ciò che ne consegue.
Diciamoci la verità...è stato sfortunato, mai nessun presidente è stato attaccato dal nemico in casa sua, nel cuore dell'America; il colpo è stato forte ma la colpa di Bush e dell'Amministrazione è di non aver vigilato a dovere (come fa un aereo a schiantarsi sul pentagono..) i maligni invece dicono che l'amministrazione repubblicana sapeva tutto e che addirittura era al corrente degli imminenti attentati.
Le ombre sul passato di Bush sono tante, dall'alcolismo ai crack finanziari, ai problemi giudiziari, diciamoci la verità: egli era inadeguato per il ruolo che aveva; non ne faccio una colpa a lui ma a quei milioni di americani che lo hanno votato a quell'america profonda, povera, ingenua, indottrinata di religione, integralista e guerrafondaia che ha ritenuto di dare fiducia a George W. Bush (colui che il giorno degli attacchi dell'11 Settembre era in una scuola a leggere fiabe ai bambini).
Ma la vera colpa di Bush è la gestione scellerata, folle, demenziale e criminale del dopo 11 Settembre con la dichiarazione di guerra all'Iraq su motivazioni false ed inventate; Geroge W. Bush ha fatto la guerra a Saddam Hussein non per liberare il popolo iracheno dal terribile tiranno (che fino a prima andava bene) ma per un semplice motivo imperialista e di potere: la gestione del petrolio iracheno e si è usato il pretesto dell'attentato alle torri per attaccare l'Iraq.
Ricordiamoci infatti che se proprio si doveva bombardare uno stato quello era l'Arabia Saudita visto che quasi tutti gli attentatori dell'11 Settembre erano di quella nazione; in questa maniera invece di debellare il terrorismo lo si è alimentato.
Per carità di patria non approfondisco il fatto che la famiglia Bush è amica ed in affari con la famiglia Bin Laden e che più grandi finanziatori del partito repubblicano sono i costruttori di armi quindi una guerra era un toccasana per le finanze di quest'ultimi. (Michael Moore e i suoi film sono fin troppo chiarificatori)
La conferma che la guerra irachena, che l'america peraltro sta perdendo con migliaia di morti, è stata una "porcata" lo ha dato lo stesso Bush in una recente intervista dicendo di pentirsi di quella decisione.
Bush, il presidente che si strozza con un salatino, oltre alla fallimentare e dispendiosa guerra irachena ha gestito malissimo anche un'altra calamità l'uragano Katrina ed è stato fortemente criticato in patria per il modo di condurre questa emergenza.
A tutto questo c'è da aggiungere che durante l'ultimo parte del suo mandato Bush non ha fronteggiato a dovere la grave crisi economica che ha investito gli Stati Uniti, crisi che parte da lontano comunque non è certo imputabile solo a Bush ma anche ai suoi predecessori.
Con questo duro articolo su Bush non voglio però certo concedere aperture di credito illimitate ed incensare il nuovo presidente Obama che viene visto ormai come il messia ed il guaritore di tutti i mali americani.
Finora si è dimostrato un grande oratore e sognatore, vediamo ora in concreto cosa saprà fare.

mercoledì 7 gennaio 2009

2009: ANNO DELLA SVOLTA?

Lasciamo alle spalle un 2008 difficilissimo dal punto di vista economico, sociale e politico.
La situazione è complicata complice la recessione economica e le difficoltà di una politica italiana che è troppo lontana dalla gente e dai suoi problemi.
Il 2009 (forse sono ottimista) spero che sia per tutti l'anno della svolta e della ripresa dopo le tante difficoltà attraversate l'anno scorso.
Lo so forse questi sono solo sogni ma è giusto pensare sempre positivo e credere che le cose vadano sempre per il meglio.
Tanto sognare non costa nulla!!