“Come vi avevo anticipato ieri, scrive
Di Maio, nella giornata di oggi ho sentito telefonicamente i principali
esponenti di tutti i futuri gruppi parlamentari per un confronto utile
all’individuazione dei Presidenti delle Camere che dovranno essere
votati a partire da venerdì prossimo. È il primo passo necessario per
far partire questa legislatura e voglio che tutto avvenga nella massima
trasparenza soprattutto nei confronti dei cittadini che attendono un
Parlamento capace di dare risposte ai problemi reali del Paese”.
Il giovane politico di Pomigliano d’Arco
elenca dettagliatamente le telefonate: “Ho sentito prima Maurizio
Martina, Renato Brunetta, Giorgia Meloni, Pietro Grasso e ho riscontrato
una disponibilità a proseguire il confronto, attraverso i capigruppo
del Movimento 5 Stelle Giulia Grillo e Danilo Toninelli, utile ad
individuare profili all’altezza del ruolo non solo per le Presidenze di
Camera e Senato, ma anche per le altre figure che andranno a comporre
gli Uffici di Presidenza”.
Infine il passaggio più atteso: “Ho
sentito successivamente anche Matteo Salvini. Con lui, pur non
affrontando la questione nomi e ruoli, abbiamo convenuto sulla necessità
di far partire il Parlamento quanto prima. Questi confronti avvengono
nel solo ed esclusivo interesse degli italiani, perché servono a
individuare le personalità che possano ricoprire al meglio un ruolo
fondamentale per il funzionamento di un Parlamento che sia al servizio
dei cittadini. Continuerò ad aggiornarvi costantemente. Buona
domenica!”.
Un colloquio telefonico di cui ha parlato anche Matteo Salvini a Domenica Live.
“Ho parlato oggi pomeriggio, per pochi
minuti, con Luigi di Maio. Con lui ci siamo confrontati sulla questione
delle presidenze delle Camere in vista del voto di venerdì prossimo. Non
abbiamo parlato di nomi né di ruoli. Per quanto mi riguarda sarò
contento, come centrodestra, di sentire lui e gli altri esponenti
politici nei prossimi giorni con l’unico obiettivo di giungere quanto
prima a rendere operativo il Parlamento con la designazione delle
rispettive presidenze”, ha spiegato il segretario della Lega.
“Governo con i M5s? Voglio vedere cosa
vogliono fare. Mio dovere è andare a sentire tutti. Non c’è niente di
impossibile e irrealizzabile”, ha detto il leader della Lega Matteo
Salvini nel salotto televisivo di Barbara D’Urso.
“Mi sembra strano che vada al governo
chi è stato sonoramente bocciato dagli italiani. Se vado all’opposizione
perché si inventano altri giochini, ne risponderanno agli italiani. Non
si può andare al voto subito. La gente a un certo punto ti dice basta”,
ha aggiunto Salvini.
Non è mancato un accenno all’agenda
politica che vorrebbe proporre agli interlocutori: “Andrò in Parlamento
dicendo: vogliamo cancellare la Fornero, ridurre le tasse, chi ci sta?
Su questi punti, chi ci sta, chi ci segue? Se c’è qualcuno dice sì, si
parte da questo programma e questa squadra, si parte dal centrodestra
che ha vinto, ci metto la faccia”.
Infine un avvertimento chiaro: “Non
potrei mai allearmi con qualcuno che mi dice ‘la legge Fornero non si
tocca’ perché è la prima legge che voglio cancellare. M5s sulla carta è
d’accordo, è d’accordo stando alle parole, ma delle parole mi fido poco e
voglio vedere lo scritto. Non sono disponibile al governo di larghe
intese, tutti insieme al governo per un anno… No”.
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