L’energia è una delle fonti di guadagno maggiori a
livello mondiale. Gli interessi in gioco sono enormi, vengono combattute
guerre e si fa qualsiasi atto più o meno violento per accaparrarsi le
risorse energetiche. Nell’era dei combustibili fossili, arma a doppio
taglio che da una parte hanno dato impulso al progresso in maniera
velocissima, dall’altro in maniera altrettanto veloce ci stanno portando
all’estinzione, sono nati dei colossi dell’energia che hanno costruito
un potere vasto e ramificato che controlla governi, banche, istituzioni
varie e mezzi di informazione. Il loro influsso è così grande che
nonostante siano tra gli imputati principali del rischio dell’estinzione
umana possono ancora tranquillamente operare sul mercato invece di
essere giudicati per i gravissimi crimini contro l’umanità e l’ambiente
di cui sono responsabili. Recente è la notizia di un nuovo record delle
emissioni di CO2 che hanno superato le 411 parti per milione.
La potenza economica dei colossi dell’energia fa sì che possano dire tutto e il contrario di tutto e dipingersi pure come difensori dell’ambiente per cui fanno campagne ad hoc, finanziano iniziative sociali o ambientali ma soprattutto entrano prepotentemente nel settore delle energie rinnovabili che hanno sempre osteggiato in tutti i modi possibili e immaginabili. Investono nelle rinnovabili per due motivi, il primo perché sanno perfettamente anche loro che è il mercato del futuro e secondo per dare una riverniciatina alla loro immagine ormai largamente compromessa. Multinazionali che hanno il loro core business nelle fonti fossili e nel nucleare, a cui mai nulla è interessato di ambiente e persone e infatti laddove hanno giacimenti, centrali, impianti o esplorazioni non esitano ad allearsi con governi più o meno dittatoriali per massacrare popolazioni indigene e eliminare i difensori dell’ambiente. Un ambientalismo il loro, che ad oggi ha ucciso e devastato come pochi nella storia dell’umanità e adesso improvvisamente parlano di sostenibilità, di protezione ambientale, di rinnovabili e con rara ipocrisia vengono a proporci anche l’opzione green della loro offerta come fornitrici di elettricità. E’ chiaro che è solo un tragico bluff, finché potranno succhieranno fino all’ultima goccia di petrolio, sfrutteranno fino all’ultimo giacimento di gas e carbone, installeranno centrali atomiche. Essendo tossici di combustibili fossili e nucleare di morte, sono incapaci di recedere dall’unica e sola ragione di vita: il profitto a qualsiasi costo. Il tipico caso del lupo che perde il pelo ma non il vizio. E’ chiaro che di questi soggetti non ci si può e non ci si deve fidare. Fortunatamente nel mercato dell’energia stanno nascendo cooperative energetiche, iniziative di cittadini e persone consapevoli che sono la reale e possibile gestione democratica, trasparente e ambientalmente compatibile dell’energia.
Per approfondire questi aspetti, sono utili le iniziative dell'associazione Paea e quelle di E’ nostra, fornitore di energia elettrica che nasce dalle esperienze di base e che propone trasparenza ed energie rinnovabili al 100% senza compromessi o furberie assortite. Queste due realtà propongono momenti di formazione e informazione che favoriscono senza dubbio il cambiamento concreto.
La potenza economica dei colossi dell’energia fa sì che possano dire tutto e il contrario di tutto e dipingersi pure come difensori dell’ambiente per cui fanno campagne ad hoc, finanziano iniziative sociali o ambientali ma soprattutto entrano prepotentemente nel settore delle energie rinnovabili che hanno sempre osteggiato in tutti i modi possibili e immaginabili. Investono nelle rinnovabili per due motivi, il primo perché sanno perfettamente anche loro che è il mercato del futuro e secondo per dare una riverniciatina alla loro immagine ormai largamente compromessa. Multinazionali che hanno il loro core business nelle fonti fossili e nel nucleare, a cui mai nulla è interessato di ambiente e persone e infatti laddove hanno giacimenti, centrali, impianti o esplorazioni non esitano ad allearsi con governi più o meno dittatoriali per massacrare popolazioni indigene e eliminare i difensori dell’ambiente. Un ambientalismo il loro, che ad oggi ha ucciso e devastato come pochi nella storia dell’umanità e adesso improvvisamente parlano di sostenibilità, di protezione ambientale, di rinnovabili e con rara ipocrisia vengono a proporci anche l’opzione green della loro offerta come fornitrici di elettricità. E’ chiaro che è solo un tragico bluff, finché potranno succhieranno fino all’ultima goccia di petrolio, sfrutteranno fino all’ultimo giacimento di gas e carbone, installeranno centrali atomiche. Essendo tossici di combustibili fossili e nucleare di morte, sono incapaci di recedere dall’unica e sola ragione di vita: il profitto a qualsiasi costo. Il tipico caso del lupo che perde il pelo ma non il vizio. E’ chiaro che di questi soggetti non ci si può e non ci si deve fidare. Fortunatamente nel mercato dell’energia stanno nascendo cooperative energetiche, iniziative di cittadini e persone consapevoli che sono la reale e possibile gestione democratica, trasparente e ambientalmente compatibile dell’energia.
Per approfondire questi aspetti, sono utili le iniziative dell'associazione Paea e quelle di E’ nostra, fornitore di energia elettrica che nasce dalle esperienze di base e che propone trasparenza ed energie rinnovabili al 100% senza compromessi o furberie assortite. Queste due realtà propongono momenti di formazione e informazione che favoriscono senza dubbio il cambiamento concreto.
Nessun commento:
Posta un commento