venerdì 5 maggio 2017

Soros pronto a investire in Italia

Uno degli uomini più ricchi al mondo, il 29esimo secondo Forbes, con un patrimonio stimato di 25,2 miliardi di dollari potrebbe investire in Italia. Si tratta di George Soros, finanziere ungherese che nonostante i suoi 87 anni è ancora uno degli imprenditori più attivi su scala globale.
A parlare di un interesse crescente di Soros per il mercato italiano è Milano Finanza secondo cui il miliardario avrebbe chiesto al suo staff – in particolare a Shanin Vallée, senior economist per il Soros Fund – uno studio approfondito sul nostro paese, dal punto di vista finanziario, economico e industriale ma anche politico con lo scopo ultimo di valutare eventuali investimenti, diretti o indiretti, a medio-lungo termine, sul mercato locale.
Ma perché tutto questo interesse per l’Italia? Il quotidiano economico elenca vari fattori che hanno accresciuto l’interesse di Soros per il nostro paese. Il primo è di natura politica considerando l’instabilità degli ultimi anni e l’ipotesi di una tornata elettorale nel prossimo autunno. Poi si devono considerare anche le condizioni economiche in cui versa il paese e i sui rapporti con l’Unione europea. Infine, non da ultimo può essere fonte di interesse anche il tema dei crediti deteriorati, il cui ammontare è tra i più alti della zona euro e fa gola a numerosi fondi speculativi.
“Non per nulla, Soros è anche ricordato come lo speculatore che il 16 settembre del 1992 costrinse la Banca d’Inghilterra a svalutare la sterlina, guadagnando in un sol colpo 1,1 miliardi di dollari”.
Quali sarebbero gli investimenti su cui punta? Per ora non è dato saperlo ma il quotidiano lancia un’idea.
“Soros del resto non solo opera a titolo personale o con la propria struttura, ma è fondatore di Quantum Group of funds e, soprattutto, advisor di Blackrock, uno dei colossi dell’investimento made in Usa, particolarmente esposto sull’Italia, avendo partecipazioni per quasi 2 miliardi nel sistema bancario, ma anche nelle società quotate sul listino principale, a partire da Eni, Enel, Generali , Telecom Italia , Mediaset e così via”.

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