Il fatto che la Turchia abbia arrrestato due giornalisti che
avevano rivelato il suo piano diabolico (del turco), dimostra una volta
di più che il Nuovo Ordine Mondiale si sta sgretolando e le gente in
tutto il mondo si sta ribellando. Questo conferma, in ultima analisi,
che aveva ragione Hegel quando affermava che basicamante la verità alla
fine trionfa.
Il popolo turco inizia a ribellarsi verso quello che chiamano dittatura e stato totalitario. Allo stesso modo che molti americani iniziano a rendersi conto di essere stati manipolati dal loro stesso governo: hanno mentito riguardo all’ISIS; hanno mentito riguardo ai “ribelli siriani“; hanno mentito sulla denominata “guerra al terrore”; hanno mentito su Vladimir Putin e risulta che hanno mentito anche sul recente episodio dell’attacco al Jet Russo. Gli attacchi degli aerei da combattimento, quelli che dicono sia un atto di vendetta del presidente Erdogan, hanno presentato il governo turco per quello che realmente è oggi.
Ad esempio il governo turco ha sostenuto che le autorità turche avevano avvisato il jet russo per lo meno 10 volte in pochi secondi.
Tuttavia, come ha sottolineato Alexander Mercouris, l’aereo da combattimento ha infranto lo spazio aereo turco per non più di qualche secondo; incluso la stessa Angela Merkel, fra tutte le altre persone non ha condiviso la narrativa del premier turco, la questione sembra essere più profonda. L’abbattimento dell’aereo russo Su-24 sul territorio turco, all’inizio della settimana, potrebbe essere l’atto di una azione di vendetta del presidente turco, tenendo in conto che la sua famiglia, sembra certo che sia coinvolta nel traffico del petrolio acquistato dall’ISIS, come ha dichiarato Stanislav Tarasov, un esperto analista del Medio Oriente.
“Turkey was recently rocked by a major corruption scandal. We could soon learn that President Erdogan himself is directly linked to ISIL. … Erdogan is constantly keeping the Turkish society on edge.”
Gordon Duff ha detto di recente qualche cosa di molto simile, che la Russsia ha reso molto difficile questo business per la Turchia: “…rubare decine di milioni di barili di crudo, rivenduti in gran parte ai massimi prezzi di mercato mentre ai miliziani dell’ISIS viene pagata una miseria. Vladimir Putin ha accusato la Turchia di aver permesso ai terroristi di autofinanziarsi con la vendita del greggio estratto illegalmente dai pozzi di Siria ed Iraq.
Parlando dopo colloqui al Cremlino con il presidente francese Francois Hollande, Putin accusa Ankara di falsa ingenuità sopra l’ enorme operazione del petrolio dell’ ISIS. ‘Supponiamo che la leadership politica della Turchia non sappia nulla su di questo traffico – è teoricamente possibile, anche se difficile da credere,’ ha detto. ‘ Ci possono essere elementi di corruzione e offerte privilegiate . Avrebbe dovuto occuparsi di questo traffico.”
Praticamente ogni politico serio o analista adesso sa che la Turchia ha sostenuto ISIS e che l’abbattimento del bombardiere russo Su-24 era un atto illegale. Charles Dunlap, ex generale di Brigata dell’ aeronautica e che attualmente riveste la carica di direttore del centro sulla legge, etica e sicurezza nazionale presso la Duke Law School, ha recentemente sostenuto che la Turchia ha agito contro il diritto internazionale. Più importante, la gente sta iniziando a comprendere che il modo in cui si compone la narrativa del nuovo ordine mondiale, semplicemente non quadra. Dai un’occhiata: Youtube.com/Watch
Dall’inizio della guerra civile della Siria, i ribelli islamisti che combattevono contro il presidente Bashar al-Assad non hanno avuto nessun alleato migliore del primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan. A tutti gli effetti questi ha mantenuto il confine con la Siria sempre aperto per loro, permettendo ai combattenti un paradiso nel sud del suo paese, con forniture di armi, denaro e altre provviste che sono affluite sul terreno di battaglia.
Erdogan ha anche aperto il fuoco sulle forze di Assad. “Signor Erdogan è stato uno dei primi leader mondiali nell’invitare il signor Assad a dimettersi, e fin dall’inizio ha fornito un’ancora di salvezza ed un retroterra per i ribelli”.
Tuttavia con gli islamisti radicali che esercitano il controllo territorio lungo il confine con la Turchia e gli Stati Uniti, che hanno lavorato con il governo di Assad per liberarlo delle armi chimiche, la sua politica è entrata in subbuglio e il suo paese è rimasto senza un valido alleato in Siria. Lo stesso Erdogan è stato criticato per aver permesso di far arrivare le armi nelle mani degli jihadisti.’
Lo Storico britannico Michael Burleigh, lo stesso che si attiene alla narrativa sionista nei suoi libri come il terzo Reich: Una nuova storia e lo stato razziale: Germania 1933-1945 ( “The Third Reich: A New History and The Racial State: Germany 1933-1945″), : ha recentemente affermato: ” La Turchia potrebbe essere un membro della NATO — e dell’Alleanza con gli jihadisti — Erdogan sembra fare in realtà quasi tutto quello che può per paralizzare le forze che combattono contro l’ISIS…”
Ecco perché, purtroppo, Vladimir Putin almeno in parte ha buona ragione ad accusarlo [al presidente Erdogan] della duplicità nella sua lotta contro ISIS . Erdogan potrebbe voler aderire all’UE, ma è solo un vecchia canaglia, amico dell’Occidente’. E’ stato inoltre sottolineato che la Turchia è un complice nella morte di una giovane e coraggiosa giornalista americana di nome Serena Shim: era stata fra i primi a scoprire lo scandalo delle armi turche camuffate e spedite dai turchi nei veicoli delle ONG umanitarie.
A proposito della questione delle armi che vengono inviate dalla Turchia ai terroristi, da sottolineare che un carico di armi proveniente dalla Turchia è stato ultimamente sequestrato dalla polizia italiana nel porto di Trieste. Si trattava di 847 fucili automatici Winchester per un valore di oltre 500.000 euro che erano con destinazine in Belgio. Le armi sono state dichiarate assieme ad un altro carico destinato in Germania ed ai Paesi Bassi, trasportati in un Tir olandese condotto da un cittadino turco. Le armi risultano inviate dalla Turchia e non sono una novità a Trieste, tuttavia questa volta nell’ivio mancava il documento di autorizzazione per il trasporto nella UE. Questo non è il primo caso poichè altri grossi carichi di armi, di provenienza turca, sono stati sequestrati anche in Grecia nel porto di Heraklion, nell’isola di Creta, poco tempo fa.
Si tratta degli strani traffici di armi fatti dalla Turchia e generalmente condotti dai servizi di intelligence turchi. Ci si domanda chi siano i reali destinatari di queste armi.
Il popolo turco inizia a ribellarsi verso quello che chiamano dittatura e stato totalitario. Allo stesso modo che molti americani iniziano a rendersi conto di essere stati manipolati dal loro stesso governo: hanno mentito riguardo all’ISIS; hanno mentito riguardo ai “ribelli siriani“; hanno mentito sulla denominata “guerra al terrore”; hanno mentito su Vladimir Putin e risulta che hanno mentito anche sul recente episodio dell’attacco al Jet Russo. Gli attacchi degli aerei da combattimento, quelli che dicono sia un atto di vendetta del presidente Erdogan, hanno presentato il governo turco per quello che realmente è oggi.
Ad esempio il governo turco ha sostenuto che le autorità turche avevano avvisato il jet russo per lo meno 10 volte in pochi secondi.
Tuttavia, come ha sottolineato Alexander Mercouris, l’aereo da combattimento ha infranto lo spazio aereo turco per non più di qualche secondo; incluso la stessa Angela Merkel, fra tutte le altre persone non ha condiviso la narrativa del premier turco, la questione sembra essere più profonda. L’abbattimento dell’aereo russo Su-24 sul territorio turco, all’inizio della settimana, potrebbe essere l’atto di una azione di vendetta del presidente turco, tenendo in conto che la sua famiglia, sembra certo che sia coinvolta nel traffico del petrolio acquistato dall’ISIS, come ha dichiarato Stanislav Tarasov, un esperto analista del Medio Oriente.
“Turkey was recently rocked by a major corruption scandal. We could soon learn that President Erdogan himself is directly linked to ISIL. … Erdogan is constantly keeping the Turkish society on edge.”
Gordon Duff ha detto di recente qualche cosa di molto simile, che la Russsia ha reso molto difficile questo business per la Turchia: “…rubare decine di milioni di barili di crudo, rivenduti in gran parte ai massimi prezzi di mercato mentre ai miliziani dell’ISIS viene pagata una miseria. Vladimir Putin ha accusato la Turchia di aver permesso ai terroristi di autofinanziarsi con la vendita del greggio estratto illegalmente dai pozzi di Siria ed Iraq.
Parlando dopo colloqui al Cremlino con il presidente francese Francois Hollande, Putin accusa Ankara di falsa ingenuità sopra l’ enorme operazione del petrolio dell’ ISIS. ‘Supponiamo che la leadership politica della Turchia non sappia nulla su di questo traffico – è teoricamente possibile, anche se difficile da credere,’ ha detto. ‘ Ci possono essere elementi di corruzione e offerte privilegiate . Avrebbe dovuto occuparsi di questo traffico.”
Praticamente ogni politico serio o analista adesso sa che la Turchia ha sostenuto ISIS e che l’abbattimento del bombardiere russo Su-24 era un atto illegale. Charles Dunlap, ex generale di Brigata dell’ aeronautica e che attualmente riveste la carica di direttore del centro sulla legge, etica e sicurezza nazionale presso la Duke Law School, ha recentemente sostenuto che la Turchia ha agito contro il diritto internazionale. Più importante, la gente sta iniziando a comprendere che il modo in cui si compone la narrativa del nuovo ordine mondiale, semplicemente non quadra. Dai un’occhiata: Youtube.com/Watch
Dall’inizio della guerra civile della Siria, i ribelli islamisti che combattevono contro il presidente Bashar al-Assad non hanno avuto nessun alleato migliore del primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan. A tutti gli effetti questi ha mantenuto il confine con la Siria sempre aperto per loro, permettendo ai combattenti un paradiso nel sud del suo paese, con forniture di armi, denaro e altre provviste che sono affluite sul terreno di battaglia.
Erdogan ha anche aperto il fuoco sulle forze di Assad. “Signor Erdogan è stato uno dei primi leader mondiali nell’invitare il signor Assad a dimettersi, e fin dall’inizio ha fornito un’ancora di salvezza ed un retroterra per i ribelli”.
Tuttavia con gli islamisti radicali che esercitano il controllo territorio lungo il confine con la Turchia e gli Stati Uniti, che hanno lavorato con il governo di Assad per liberarlo delle armi chimiche, la sua politica è entrata in subbuglio e il suo paese è rimasto senza un valido alleato in Siria. Lo stesso Erdogan è stato criticato per aver permesso di far arrivare le armi nelle mani degli jihadisti.’
Lo Storico britannico Michael Burleigh, lo stesso che si attiene alla narrativa sionista nei suoi libri come il terzo Reich: Una nuova storia e lo stato razziale: Germania 1933-1945 ( “The Third Reich: A New History and The Racial State: Germany 1933-1945″), : ha recentemente affermato: ” La Turchia potrebbe essere un membro della NATO — e dell’Alleanza con gli jihadisti — Erdogan sembra fare in realtà quasi tutto quello che può per paralizzare le forze che combattono contro l’ISIS…”
Ecco perché, purtroppo, Vladimir Putin almeno in parte ha buona ragione ad accusarlo [al presidente Erdogan] della duplicità nella sua lotta contro ISIS . Erdogan potrebbe voler aderire all’UE, ma è solo un vecchia canaglia, amico dell’Occidente’. E’ stato inoltre sottolineato che la Turchia è un complice nella morte di una giovane e coraggiosa giornalista americana di nome Serena Shim: era stata fra i primi a scoprire lo scandalo delle armi turche camuffate e spedite dai turchi nei veicoli delle ONG umanitarie.
A proposito della questione delle armi che vengono inviate dalla Turchia ai terroristi, da sottolineare che un carico di armi proveniente dalla Turchia è stato ultimamente sequestrato dalla polizia italiana nel porto di Trieste. Si trattava di 847 fucili automatici Winchester per un valore di oltre 500.000 euro che erano con destinazine in Belgio. Le armi sono state dichiarate assieme ad un altro carico destinato in Germania ed ai Paesi Bassi, trasportati in un Tir olandese condotto da un cittadino turco. Le armi risultano inviate dalla Turchia e non sono una novità a Trieste, tuttavia questa volta nell’ivio mancava il documento di autorizzazione per il trasporto nella UE. Questo non è il primo caso poichè altri grossi carichi di armi, di provenienza turca, sono stati sequestrati anche in Grecia nel porto di Heraklion, nell’isola di Creta, poco tempo fa.
Si tratta degli strani traffici di armi fatti dalla Turchia e generalmente condotti dai servizi di intelligence turchi. Ci si domanda chi siano i reali destinatari di queste armi.
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