La Procura di Parma ha indagato 36
persone – di cui per 11 è stata chiesta la custodia cautelare –
rivelando un sistema corruttivo per la vendita di farmaci che
coinvolgeva medici e aziende farmaceutiche. Tra gli indagati e gli
arrestati figurano dirigenti, medici, universitari e rappresentanti del
settore farmaceutico.
Le aziende coinvolte nelle attivita’ illecite sono sette, al momento non sono stati resi noti i nomi. Nell’operazione sono stati sequestrati 335.000 euro ritenuti i proventi dei reato di corruzione e truffa. Nell’operazione, che i carabinieri hanno chiamato “Conquibus”, sono coinvolte persone residenti in Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Lazio.
L’ordinanza di misure cautelari e’ stata richiesta dalla Procura della Repubblica di Parma ed emessa dal Gip, che ha disposto l’arresto di un dirigente medico e di un imprenditore e l’applicazione di misure interdittive a carico di altri 9 indagati tra medici universitari e rappresentanti del settore farmaceutico. Sono in corso oltre 40 perquisizioni presso le abitazioni dei professionisti coinvolto e presso le sedi di societa’ e di note aziende farmaceutiche. I reati contestati agli indagati sono corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilita’, comparaggio farmaceutico, abuso d’ufficio, falso ideologico e truffa aggravata.
L’operazione di oggi sembra essere la prosecuzione di una analoga realizzata sempre a Parma, nel maggio scorso anno, dove c’era già stata una inchiesta sul medesimo settore – il connubio tra business, medici e aziende farmaceutiche – che aveva portato all’arresto di 19 persone tra cui luminari della sanità parmense e gli amministratori delegati di aziende come Spindial spa e della Appmed srl.
Le aziende coinvolte nelle attivita’ illecite sono sette, al momento non sono stati resi noti i nomi. Nell’operazione sono stati sequestrati 335.000 euro ritenuti i proventi dei reato di corruzione e truffa. Nell’operazione, che i carabinieri hanno chiamato “Conquibus”, sono coinvolte persone residenti in Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Lazio.
L’ordinanza di misure cautelari e’ stata richiesta dalla Procura della Repubblica di Parma ed emessa dal Gip, che ha disposto l’arresto di un dirigente medico e di un imprenditore e l’applicazione di misure interdittive a carico di altri 9 indagati tra medici universitari e rappresentanti del settore farmaceutico. Sono in corso oltre 40 perquisizioni presso le abitazioni dei professionisti coinvolto e presso le sedi di societa’ e di note aziende farmaceutiche. I reati contestati agli indagati sono corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilita’, comparaggio farmaceutico, abuso d’ufficio, falso ideologico e truffa aggravata.
L’operazione di oggi sembra essere la prosecuzione di una analoga realizzata sempre a Parma, nel maggio scorso anno, dove c’era già stata una inchiesta sul medesimo settore – il connubio tra business, medici e aziende farmaceutiche – che aveva portato all’arresto di 19 persone tra cui luminari della sanità parmense e gli amministratori delegati di aziende come Spindial spa e della Appmed srl.
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