L’Italia è in piena crisi. Come Godot, anche la crescita viene evocata dai vari Governi, ma alla fine non arriva mai.
Scrive la Cgia di Mestre in una nota: “Seppur leggermente superiore alle previsioni elaborate nella primavera scorsa dal Governo Renzi (+0,7%), il dato definitivo presentato dall’Istat sull’andamento del Pil (Prodotto interno lordo, che si ottiene sommando la domanda dello Stato, di famiglie e imprese e il saldo commerciale del Paese quindi la differenza tra export e import, ndr) del 2016 (+0,9%) rimane tra i meno positivi di tutta Europa. Dei 28 Paesi che compongono l’Ue, l’anno scorso solo la Grecia ha fatto peggio di noi (+0,3%) mentre il dato medio di incremento del Pil in Europa è stato del +1,9%, più del doppio del nostro. E se la previsione presentata nelle settimane scorse dalla Commissione europea per il 2017 non cambierà (Pil Italia +0,9%), anche la Grecia ci supererà quest’anno (+2,7%) lasciandoci desolatamente all’ultimo posto nella graduatoria dei 28 relativa al livello di crescita”.
Dal 2008 al 2016, l’Italia è l’unico Paese del G7 ad aver registrato una flessione del Pil di quasi 10 punti in termini reali. Punti che difficilmente saranno recuperati. Se si analizza il tasso di crescita annuale del Pil tra tutti i paesi occidentali, dal 2008 al 2016 l’Italia risulta per 5 volte all’ultimo posto e per le restanti 3 volte al penultimo posto.
Scrive la Cgia di Mestre in una nota: “Seppur leggermente superiore alle previsioni elaborate nella primavera scorsa dal Governo Renzi (+0,7%), il dato definitivo presentato dall’Istat sull’andamento del Pil (Prodotto interno lordo, che si ottiene sommando la domanda dello Stato, di famiglie e imprese e il saldo commerciale del Paese quindi la differenza tra export e import, ndr) del 2016 (+0,9%) rimane tra i meno positivi di tutta Europa. Dei 28 Paesi che compongono l’Ue, l’anno scorso solo la Grecia ha fatto peggio di noi (+0,3%) mentre il dato medio di incremento del Pil in Europa è stato del +1,9%, più del doppio del nostro. E se la previsione presentata nelle settimane scorse dalla Commissione europea per il 2017 non cambierà (Pil Italia +0,9%), anche la Grecia ci supererà quest’anno (+2,7%) lasciandoci desolatamente all’ultimo posto nella graduatoria dei 28 relativa al livello di crescita”.
Dal 2008 al 2016, l’Italia è l’unico Paese del G7 ad aver registrato una flessione del Pil di quasi 10 punti in termini reali. Punti che difficilmente saranno recuperati. Se si analizza il tasso di crescita annuale del Pil tra tutti i paesi occidentali, dal 2008 al 2016 l’Italia risulta per 5 volte all’ultimo posto e per le restanti 3 volte al penultimo posto.
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