"Secondo Stephen Kinzer la copertura dei giornalisti sulla guerra in
Siria passerà alla storia come "uno degli episodi più vergognosi nella
storia della stampa Americana, cito l’articolo “The media are misleading
the public on Syria” nel giornale Boston Globe, del 18 febbraio 2017.
No, questo uomo non fa parte di un movimento anti-americano e neanche è
un rappresentante di una stampa alternativa, ma si tratta di un giornalista
molto conosciuto del The New York Times. Stephen Kinzer insegna
giornalismo e politica estera alla Northwestern University di Chicago.
Egli è un esempio di un giornalista normale e buono, cioè un giornalista
critico. Il modo selettivo in cui la stampa americano e occidentale
scrive è molto inquietante, secondo Stephen Kinzer. "I media ingannano
il pubblico sulla situazione in Siria". Egli è molto critico circa le
notizie su Aleppo. "I ribelli moderati" che hanno “liberato” Aleppo sono
in realtà degli assassini, che terrorizzavano la popolazione, in modo
arrogante e senza scrupoli, con il risultato che la popolazione ha
accolto l'esercito Siriano come i veri liberatori. La maggior parte
della stampa americana (e occidentale) dà news esattamente opposte a ciò
che sta realmente accadendo. Secondo essa, le persone dovrebbero
sperare nella vittoria di una coalizione sincera di americani, sauditi,
turchi, curdi e “dell'opposizione moderata”. Stephen Kinzer trova tutto
questo assurdo. Egli comunque è mite verso il popolo americano, che non
ha conoscenza. La colpa di queste bugie è la stampa. Gli articoli sono
scritti negli edifici editoriali di Washington dove i giornalisti vanno a
cercare l’informazione nel Pentagono, nei dipartimento degli affari
esteri, nella Casa Bianca e dagli "esperti" del think-tanks. Es: di
al-Nosra dicono che sono ribelli e "moderati" ma non dicono che loro
appartengono ad al-Qaida. Arabia Saudita avrebbe sostenuto "combattenti
per la libertà", quando in realtà è lo sponsor principale del IS. Nel
frattempo si scrive solo in modo negativo sulla Russia, sull'Iran o
sulla Siria. E di fatto sono esattamente queste notizie ufficiali
mendaci che peggiorano la situazione in Medio Oriente. L'ignoranza del
popolo americano non è superiore a quella di altre nazioni, ma è più
pericolosa, perché ha conseguenze per un intervento militare. Quando un
uomo con un tale autorità scrive in questo modo, possiamo supporre e
sperare che il gap tra la verità e i reports dei giornalisti sulla Siria
nella stampa mainstream sia diventato così grande che alla fine sarà
insostenibile. Il riconoscimento della verità aiuterà la Siria nel suo
cammino verso la pace".
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