Il presidente statunitense Barack Obama con ogni probabilità metterà
il veto alla legge che permetterebbe alle famiglie delle vittime dell'11
settembre di fare causa ai sauditi per il loro presunto sostegno ad
associazioni benefiche ed altri gruppi che avrebbero finanziato al-Qaeda
e permesso gli attentati dell'11 settembre. A dichiararlo è stato il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, alla vigilia del viaggio di Obama in Arabia Saudita.
La legge, secondo Earnest, metterebbe "a rischio la stessa nozione di immunità governativa: questo potrebbe mettere gli Stati Uniti, i nostri militari e personale diplomatico a grave rischio se anche altri Paesi dovessero adottare misure del genere. Considerate la lunga lista di preoccupazioni che ho esposto è difficile immaginare uno scenario in cui il presidente firmi una legge in questi termini".
La scorsa settimana, come riportato da Sputniknews, "il New York Times ha fatto sapere che le autorità dell’Arabia Saudita hanno minacciato l’amministrazione Obama di vendere i loro beni negli Stati Uniti se il Congresso approverà il progetto, che permette di querelare il governo saudita per il coinvolgimento negli attacchi dell'11 settembre.
Il ministro degli Esteri dell'Arabia Saudita, Adel al-Dzhubeyr, secondo il New York Times, ha lanciato l'avvertimento durante la sua visita a Washington nello scorso marzo, sottolineando che l'Arabia Saudita sarebbe costretta a vendere i titoli e gli altri beni, per un valore che si aggira intorno ai 750 miliardi di dollari, in caso di un possibile congelamento da parte dei tribunali americani.
Secondo il quotidiano, l'amministrazione Obama ha avuto colloqui con i membri del Congresso e ha cercato di convincerli della necessità di respingere il disegno di legge, in quanto minaccia il paese di conseguenze diplomatiche ed economiche.
In precedenza l'ex senatore Bob Graham, che partecipa all'inchiesta sulla tragedia, ha detto che Obama entro sessanta giorni prenderà una decisione circa la pubblicazione dei documenti segreti che riguardano le indagini sugli attentati dell'11 settembre 2001 a New York.
Secondo le affermazioni del canale televisivo, 28 pagine del materiale investigativo in questione potrebbero indicare il coinvolgimento dell'Arabia Saudita negli attacchi.
La legge, secondo Earnest, metterebbe "a rischio la stessa nozione di immunità governativa: questo potrebbe mettere gli Stati Uniti, i nostri militari e personale diplomatico a grave rischio se anche altri Paesi dovessero adottare misure del genere. Considerate la lunga lista di preoccupazioni che ho esposto è difficile immaginare uno scenario in cui il presidente firmi una legge in questi termini".
La scorsa settimana, come riportato da Sputniknews, "il New York Times ha fatto sapere che le autorità dell’Arabia Saudita hanno minacciato l’amministrazione Obama di vendere i loro beni negli Stati Uniti se il Congresso approverà il progetto, che permette di querelare il governo saudita per il coinvolgimento negli attacchi dell'11 settembre.
Il ministro degli Esteri dell'Arabia Saudita, Adel al-Dzhubeyr, secondo il New York Times, ha lanciato l'avvertimento durante la sua visita a Washington nello scorso marzo, sottolineando che l'Arabia Saudita sarebbe costretta a vendere i titoli e gli altri beni, per un valore che si aggira intorno ai 750 miliardi di dollari, in caso di un possibile congelamento da parte dei tribunali americani.
Secondo il quotidiano, l'amministrazione Obama ha avuto colloqui con i membri del Congresso e ha cercato di convincerli della necessità di respingere il disegno di legge, in quanto minaccia il paese di conseguenze diplomatiche ed economiche.
In precedenza l'ex senatore Bob Graham, che partecipa all'inchiesta sulla tragedia, ha detto che Obama entro sessanta giorni prenderà una decisione circa la pubblicazione dei documenti segreti che riguardano le indagini sugli attentati dell'11 settembre 2001 a New York.
Secondo le affermazioni del canale televisivo, 28 pagine del materiale investigativo in questione potrebbero indicare il coinvolgimento dell'Arabia Saudita negli attacchi.
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