mercoledì 21 gennaio 2015

Lo Stato islamico è il bebè di George W. Bush

La violenza a cui oggi assistiamo è l'effetto boomerang delle nostre guerre"
Il giornalista e scrittore tedesco, Jürgen Todenhöfer, conosciuto come il primo occidentale che è stato in grado di parlare con i militanti dello Stato islamico, ha dichiarato nella sua ultima intervista con Euronews che l'organizzazione terroristica è "il bebè di George W. Bush".
Todenhöfer, che più volte ha dichiarato nei suoi libri che l'Islam viene trattato ingiustamente, ha spiegato a Euronews che l'emergere di gruppi radicali, in particolare lo Stato islamico, è legato alle guerre che l'Occidente sta conducendo in Medio Oriente.
"Nel corso degli ultimi 200 anni nessun paese arabo ha attaccato l'Occidente. Spieghiamo perché abbiamo innalzato guerre in Afghanistan, Iraq e Libia. E se stiamo cerando una ragione per l'esistenza dello Stato islamico, questa organizzazione terribile, dobbiamo guardare alla sua storia", spiega il giornalista tedesco.
Secondo lo scrittore, che ha trascorso dieci giorni nei territori controllati dai jihadisti in Iraq e Siria, il gruppo terroristico è stato fondato un paio di settimane dopo l'invasione guidata dagli Usa in Iraq. "L'organizzazione è il bambino di George W. Bush. E la violenza a cui oggi assistiamo è l'effetto boomerang delle nostre guerre", ha detto.
Todenhöfer rileva inoltre che lo Stato islamico è molto più forte di quello che credono i politici occidentali, che non hanno ancora una strategia di lotta contro questo gruppo terroristico

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