Federica Mogherini difende l'intromissione USA contro la sovranità venezuelana
La funzionaria europea «ha agito come una subordinata all’amministrazione Obama ripetendo le infamie della destra internazionale» dice il viceministro degli Esteri venezuelano Calixto Ortega, che respinge al mittente le infelici dichiarazioni del capo della diplomazia dell’Unione Europea (UE). La signora Federica Mogherini, si è detta «seriamente preoccupata» per la presunta violazione dei diritti umani in Venezuela. Non la preoccupano, invece, le rivelazioni
sulla tortura praticata dalle 16 polizie segrete degli USA, tantomeno i 43 studenti-contadini
messicani eliminati e seppelliti clandestinamente da un governo-narcos che è stretto alleato di Washington.
Ortega ha detto chiaro e tondo che la funzionaria «ha agito come una subordinata all’amministrazione Obama ripetendo le infamie della destra internazionale, rivelando un’ignoranza totale della realtà latinoamericana. Il Venezuela è un paese sovrano che rispetta la libertà di espressione, (…) la signora dovrebbe informarsi adeguatamente sull’America Latina e sul nostro paese, ed effettuare dichiarazioni secondo il proprio punto di vista, non come una subalterna agli interessi di qualcuno», ha sottolineato il vice ministro venezuelano.
L'UE è preoccupata dei diritti del dirigente golpista Leopoldo López che in febbraio chiamò alla guerriglia urbana fino alla caduta del presidente di Nicolas Maduro. Questo significa solo una cosa: "incitare alla guerra civile", e ora i committenti e finanziatori di Leopoldo Lopez, applicano sanzioni contro il paese sudamericano. O ccome la UE, assecondano le espressioni peggiori della Casa Bianca e dei gruppuscoli radicali da essa finanziati. «López ha incoraggiato la violenza delle cosiddette guarimbas quando fece appello a disconoscere la legittimità del presidente Maduro, una mossa che ha provocato oltre 40 morti, di cui il governo non ha alcuna responsabilità».
La funzionaria europea «ha agito come una subordinata all’amministrazione Obama ripetendo le infamie della destra internazionale» dice il viceministro degli Esteri venezuelano Calixto Ortega, che respinge al mittente le infelici dichiarazioni del capo della diplomazia dell’Unione Europea (UE). La signora Federica Mogherini, si è detta «seriamente preoccupata» per la presunta violazione dei diritti umani in Venezuela. Non la preoccupano, invece, le rivelazioni
sulla tortura praticata dalle 16 polizie segrete degli USA, tantomeno i 43 studenti-contadini
messicani eliminati e seppelliti clandestinamente da un governo-narcos che è stretto alleato di Washington.
Ortega ha detto chiaro e tondo che la funzionaria «ha agito come una subordinata all’amministrazione Obama ripetendo le infamie della destra internazionale, rivelando un’ignoranza totale della realtà latinoamericana. Il Venezuela è un paese sovrano che rispetta la libertà di espressione, (…) la signora dovrebbe informarsi adeguatamente sull’America Latina e sul nostro paese, ed effettuare dichiarazioni secondo il proprio punto di vista, non come una subalterna agli interessi di qualcuno», ha sottolineato il vice ministro venezuelano.
L'UE è preoccupata dei diritti del dirigente golpista Leopoldo López che in febbraio chiamò alla guerriglia urbana fino alla caduta del presidente di Nicolas Maduro. Questo significa solo una cosa: "incitare alla guerra civile", e ora i committenti e finanziatori di Leopoldo Lopez, applicano sanzioni contro il paese sudamericano. O ccome la UE, assecondano le espressioni peggiori della Casa Bianca e dei gruppuscoli radicali da essa finanziati. «López ha incoraggiato la violenza delle cosiddette guarimbas quando fece appello a disconoscere la legittimità del presidente Maduro, una mossa che ha provocato oltre 40 morti, di cui il governo non ha alcuna responsabilità».
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