80 euro in più a chi lavora a fronte di 1milione di famiglie povere, a
circa 4 milioni di cittadini senza la possibilità di “mettere il piatto
a tavola”, ad una cassa integrazione che batte record su record, ad un
tasso di disoccupazione, rilevato dall’Istat, molto più basso del reale,
ad una marea di anziani pensionati, di disabili, senza aiuto, senza
assistenza né sanitaria né economica.
Serviva al PD, corresponsabile delle politiche di distruzione dello
Stato sociale e dei redditi delle famiglie più povere e di quelle della
medio-borghesia, presentare un programma di quegli slogan ripresi dalla
piazza, a cominciare dai tetti degli stipendi dei manager pubblici, solo
in parte ritoccati, ma ancora molto al di sopra dei reali risultati
raggiunti e confrontati con quelli delle stesse figure professionali
degli altri paesi europei, da un abbassamento del numero, sproporzionato
ed inaccettabile, di macchine blu, e da un “aggiustamento”, ancora
tutto da verificare, sulle spese militari, in primis gli inutili e
difettosi F35.
Rimangono intoccati i problemi nodali del nostro paese, quelli
“strutturali”, quelli legati all’ormai noto e conclamato “accordo” tra
malavita ed istituzioni, tra imprenditori “prenditori” e collusi di enti
locali e nazionali, di spese inutili e sprechi incontrollabili, di
arroganza ed amoralità diffusa, di “grandi opere” fatte a misura e
somiglianza di interessi altri, contrari ed addirittura nocivi per la
popolazione.
Una passata di fard su un viso pieno di pustole, di quelle decisioni
prese assieme al PDL di Berlusconi, che hanno reso il lavoro precario, e
mirano a mantenerlo così per sempre ed a peggiori condizioni, che hanno
affossato la vita di chi ha lavorato per decenni, distruggendogli
potere d’acquisto della pensione, cancellando accordi sottoscritti
(esodati), rubando quel minimo dovuto a chi, disabile, riteneva di
vivere in un paese democratico.
Ora i servi giornalai si accorgono della presenza di un milione di
famiglie senza reddito, di circa 4 milioni di poveri, di gente che non
ha diritti, non ha casa, non ha stipendio, non ha quello che i furti,
l’incapacità, l’arroganza, l’ignoranza di questa classe politica gli ha
tolto per il proprio arricchimento, per il proprio potere, per
rigenerarsi e continuare a distruggere quel poco che è rimasto.
Servivano gli specchietti per gli allocchi, ma soprattutto servono ai
collusi, a chi pappa con questa gentaglia, a chi detiene la ricchezza
di questo paese, a chi ruba e a chi continua a rubare…anche alla feccia
serve avere una giustificazione morale per continuare a puzzare.
Nessun commento:
Posta un commento