giovedì 26 giugno 2014

LE GRANDI MANOVRE SOTTOTRACCIA

Allo studio un accordo segreto internazionale per favorire la grande finanza.
Vi è un do­cu­men­to se­gre­to (Tasi, Trade in ser­vi­ce agree­ment) sul quale stan­no la­vo­ran­do cin­quan­ta Paesi oc­ci­den­ta­li per rag­giun­ge­re «un ac­cor­do se­gre­to a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le che punta a sman­tel­la­re il ruolo dei go­ver­ni nella fi­nan­za e apri­re la stra­da a po­li­ti­che ul­tra-li­be­ri­ste».
Il Tasi, an­co­ra in via di ela­bo­ra­zio­ne, è stato ana­liz­za­to da Jane Kel­sey, pro­fes­so­res­sa della fa­col­tà di giu­ri­spru­den­za del­l’U­ni­ver­si­tà di Auc­kland, la quale ha messo in luce «la vo­lon­tà dei pro­po­nen­ti di eli­mi­na­re al­cu­ne delle norme che sono state in­tro­dot­te (o sug­ge­ri­te) in se­gui­to alla crisi del 2008. Per esem­pio i li­mi­ti alle di­men­sio­ni degli isti­tu­ti fi­nan­zia­ri, im­po­sti in al­cu­ni Paesi per evi­ta­re il ri­pe­ter­si di ope­ra­zio­ni di sal­va­tag­gio ob­bli­ga­te nei con­fron­ti di quei sog­get­ti “trop­po gran­di per fal­li­re”. Le pro­po­ste pre­sen­ta­te nella bozza si oc­cu­pa­no però anche di altre que­stio­ni, come la pri­va­tiz­za­zio­ne della pre­vi­den­za e delle as­si­cu­ra­zio­ni, l’e­li­mi­na­zio­ne degli ob­bli­ghi di di­vul­ga­zio­ne delle ope­ra­zio­ni off­sho­re nei pa­ra­di­si fi­sca­li, il di­vie­to di im­por­re un si­ste­ma di au­to­riz­za­zio­ne per nuovi stru­men­ti fi­nan­zia­ri (come i de­ri­va­ti) o di re­go­la­men­ta­re l’at­ti­vi­tà dei con­su­len­ti fi­nan­zia­ri». Dal­l’ac­cor­do sono esclu­si i Brics, ov­ve­ro Rus­sia, Cina, India, Bra­si­le e Su­da­fri­ca e «do­vreb­be ri­ma­ne­re se­gre­to per 5 anni anche dopo il rag­giun­gi­men­to del­l’ac­cor­do tra i Paesi ade­ren­ti».

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