martedì 24 giugno 2014

GLI ITALIANI IN FUGA DALL'ITALIA

Con l’avvento del governo Monti il numero degli italiani che cercano condizioni di vita migliori all’estero è esploso: nel 2012 si è verificato un vero e proprio ‘boom.
Un vero e proprio esodo, nel giro di un anno il numero degli italiani che vivono in Inghilterra – meta tra le più ambite è raddoppiato.
Se ne vanno i giovani che in Italia non riescono a trovare lavoro, ma anche gli anziani che con la pensione farebbero la fame. Mentre i giovani scelgono paesi occidentali, Germania, Inghilterra e altri paesi europei, ma anche Australia, Usa e Canada, quest’ultimi generalmente scelgono l'est europa , il Sud America o il sud est asiatico, dove con l’assegno dell’INPS possono vivere dignitosamente. Ormai il numero dei connazionali che lasciano il paese è superiore a quello di migranti in entrata dai cosiddetti “paesi poveri”. Qualcuno dice che “esportiamo ‘cervelli’ – fior di laureati che spesso all’estero si sistemano, mentre in Italia sono relegati, nel migliore dei casi, ad una vita da precari – ed importiamo bassa manovalanza: e in un certo senso, è vero.  Ma oggi anche molti stranieri che avevano scelto di vivere in Italia, sono tornati al loro paese. Ormai l’ex belpaese, che un tempo era una delle mete più ambite dai migranti, sembra attrarre solo chi fugge da guerre o comunque da situazioni disperate: e molti profughi o “richiedenti asilo” usano l’Italia solo quale porta d’ingresso per altre nazioni d’Europa. Lo dimostrano i numeri dell’attuale emergenza sbarchi: ogni giorno sbarcano centinaia di persone che se restassero in Italia, avrebbero mandato in tilt il già fragile sistema dell’accoglienza: ma il ricambio è continuo, e spesso coloro che intendono richiedere “asilo” (praticamente tutti: anche se sanno che la richiesta sarà negata, presentarla significa “prendere tempo”, poter soggiornare temporaneamente nel paese dove presentano la richiesta, e ricevere sostegno economico) lasciano il paese immediatamente, prima che siano completate le operazioni di identificazione: se presentassero la richiesta in Italia dovrebbero restare qui fino a quando ricevono la risposta, pertanto lo fanno quando sono giunti alla destinazione finale, quasi sempre i paesi del nord Europa…

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