mercoledì 4 aprile 2018

L’Italia è la Repubblica degli asini

Quanto costa l’ignoranza in Italia? Tantissimo. L’80% degli italiani è analfabeta e, spesso, non se ne rende neanche conto (legge, guarda, ascolta, ma non capisce).
Significa che otto persone su dieci non colgono la realtà nel suo insieme ma solo sprazzi di essa. Insomma, riescono a fare cose banalissime, ma non a capire un articolo di giornale, a riassumere un testo, men che meno ad appassionarsi a qualsivoglia forma artistica.
L’analfabetismo funzionale definisce l’incapacità di una persona di leggere, scrivere e fare di calcolo in maniera elementare ed ordinaria, ma è anche in grado di scrivere il proprio nome, utilizzare scrittura e calcolo nella quotidianità.

In Italia l’ignoranza ha preso il sopravvento

Sono i dati impressionanti della situazione educativa in Italia, rilevati da una ricerca internazionale realizzata dall’OCSE. L’indagine, compiuta su un campione rappresentativo di cittadini, consisteva in 6 questionari concernenti la lettura, la scrittura e il calcolo.
Le risposte erano state classificate in 5 livelli: è bene qui riassumere i risultati, perché è importante ricordarli. Su 27 Paesi che sono stati analizzati, l’Italia è in ultima posizione.
Il 5% degli italiani non arriva neppure al 1° livello, cioè è letteralmente analfabeta (circa 2 milioni!). Al primo livello (rischio di analfabetismo) si trova il 42% degli italiani. Se entrate in un cinema con 100 spettatori la statistica dice che 42 di loro è analfabeta funzionale di primo livello.
Un buon 39% si ferma al secondo livello. Ciò significa che più di due italiani su tre (81%) non arrivano neppure alla mediocrità. Al terzo livello si trova il 18,8%. Pochissimi raggiungono il quarto e quinto livello di competenza linguistica. Un quadro desolante e preoccupante.
Un Paese che vuole essere avanzato economicamente non può permettersi una situazione del genere. Perché un Paese è quello che sono i suoi cittadini.
Da leggere: Italiani ultimi in educazione finanziaria

Gli italiani si informano solo con la tv

L’informazione in Italia continua ad arrivare ai cittadini anzitutto attraverso la televisione, complice anche la fruizione tramite i nuovi device (che contribuiscono a forme nuove e diverse di analfabetismo).
Il 18,6% degli italiani, ovvero quasi uno su 5, lo scorso anno non ha mai aperto un libro o un giornale, non è mai andato al cinema o al teatro o a un concerto, e neppure allo stadio, o a ballare. Si è affidato unicamente alla televisione per quanto riguarda l’informazione, l’attualità.
Del resto, questo dato, è confermato dall’indice di lettura: il 57,6% della popolazione italiana, circa 33 milioni di persone con più di 6 anni, non leggono neanche un libro all’anno. Una famiglia su dieci non ha alcun libro in casa. Secondo un’indagine dell’Associazione degli editori italiani, 13 milioni di italiani vivono in comuni senza una libreria.
L’elenco potrebbe continuare. Ma sarebbe tempo perso.

L’ignoranza è gratis ma si paga cara

Al di là di tutte le obiezioni che si possono fare a indagini di questo tipo, è evidente che la situazione è tutt’altro che brillante.
Ci chiediamo come da un contesto di ignoranza siffatto possa venir fuori una classe dirigente consapevole e all’altezza dei tempi. Se tanto mi da tanto il popolo italiano ha i governanti che si merita.
Quanto costa l’ignoranza in Italia? L’ignoranza non costa niente ma si paga cara.

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