lunedì 12 ottobre 2015

I governi occidentali criticano l’intervento russo in Siria e difendono gli assassini definendoli “oppositori”

In questi giorni, di fronte all’intervento russo in Siria che sta colpendo decisamente i centri vitali dei gruppi dei terroristi takfiri che infestano il paese, la reazione del governo USA e dei suoi alleati è quella di chiedere a Mosca di sospendere i suoi attacchi che vengono tacciati di un possibile effetto di “aggravamento” della situazione nel paese e si accusa Mosca di colpire, oltre all’ISIS, gli “oppositori” del regime di Al-Assad.
A queste accuse, che vengono rilanciate anche da Londra, da Parigi e da Ankara, le capitali dei paesi che fanno parte della coalizione anti terrorismo che, per un anno e più, in Siria ed in Iraq, ha segnato il passo senza avere alcun effetto contro i terroristi, si aggiunge il coro dell’apparato mediatico occidentale che in questi anni ha deformato e manipolato le notizie sulla Siria ed ancora oggi prosegue nell’opera di propaganda e disinformazione.
Si commisera la sorte degli “oppositori” del regime siriano, trascurando il fatto che questi denominati “oppositori” appartengono ai gruppi come il “Fronte Al Nusra” e la “Ahrar al Sham”, organizzazioni queste di stampo terroristico (definite in tal modo anche dall’ONU e dalla stessa Amministazione USA in precedenza) composte da tagliagole jihadisti che si sono macchiati dei peggiori crimini, uccidendo e torturando persone inermi, condannate per non essersi volute convertire alla fede islamica professata dai miliziani.
Appare incredibile l’ipocrisia dei governi occidentali che, non soltanto hanno appoggiato ed inviato tonnellate di armi a questi gruppi terroristi con l’idea che potessero rovesciare il governo di Assad ma non hanno neppure mosso un dito per difendere la popolazione siriana dai tagliagole.
I governi occidentali hanno fatto di più: hanno imposto un blocco totale all’invio di aiuti alla popolazione siriana, generi di necessità e medicinali compresi. Tanto meno si sono mossi gli stessi governi occidentali per difendere le comunità cristiane, drusi e sciite che sono rimaste vittime della violenza brutale dei miliziani jihadisti ed oggi sono gli stessi che, accompagnati dal coro mediatico, versano “lacrime amare” sui “poveri oppositori” bombardati dagli aerei russi e stretti nella morsa dall’Esercito siriano.
I dirigenti occidentali hanno fatto vaghe referenze circa quello che intendono per “opposizione moderata” che il presidente Obama ha invocato in una conferenza stampa per Venerdì. In realtà appare chiaro che le forze sul terreno, che gli USA ed i loro alleati stanno difendendo e cercando di proteggere dagli attacchi aerei russi, sono il Fronte Al Nusra, il ramo siriano di Al Qaeda e Ahrar al Sham, l’altro gruppo estremista takfiri che coopera con Al Nusra.
L’opinione pubblica europea dovrebbe vedere dal vero chi sono questi ” oppositori moderati” e osservare attentamente i video in cui i miliziani di Al Nusra crocifiggono i cristiani, tagliano la testa e sgozzano e bruciano vivi i prigionieri, torturano donne e bambini che fanno parte delle minoranze confessionali ed altre brutalità, per poter poi avere il diritto di “sputare in faccia” (metaforicamente) ai personaggi come Francois Hollande, il ministro francese Manuel Valls, Davide Cameron e gli altri che fanno oggi il “coro del pianto ” per convincere della necessità di fermare l’attacco russo che sta annientando i gruppi miliziani jiadisti.

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