mercoledì 30 luglio 2014

LA GUERRA GIUSTA SECONDO ISRAELE

«Non esiste guerra più giusta di questa». Lo ha dichiarato in conferenza stampa il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu. «Sono necessari coraggio e determinazione per combattere un gruppo terrorista che vuole la nostra distruzione», ha aggiunto, affermando che l'operazione delle forze armate israeliane non si fermerà finché non saranno neutralizzati i tunnel che collegano la Striscia di Gaza a Israele. «Dobbiamo prepararci a una campagna prolungata, fino a che la nostra missione non sarà realizzata. Questa operazione non sarà conclusa fino a che non avremo neutralizzato i tunnel».
Già la guerra di per sè non è giusta. Se poi si uccidono indiscriminatamente centinaia di uomini, donne e bambini innocenti non si capisce dove è la giustizia! Gli sforzi diplomatici in corso sanno tanto di ipocrisia, compreso l’ennesimo appello del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, che ha chiesto «un cessate il fuoco immediato e incondizionato». Il governo israeliano va avanti senza che nessuno a livello internazionale gli "imponga" di fermarsi davvero.
Anche nella giornata di ieri si sono registrate nuove vittime soprattutto tra i bambini. Il bilancio più grave arriva dal campo profughi di Shati, dove sono stati uccisi almeno 10 persone, di cui 8 bambini che giocavano in un parco giochi. Il più grande aveva 13 anni. Anche una quarantina di feriti, tra cui una ventina i bambini. Secondo alcuni testimoni a provocare la strage sono stati 5 missili lanciati da un F-16 israeliano. 
Dopo 21 giorni di sangue le vittime palestinesi hanno raggiunto quota 1.065.

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