I vertici del Sistema finanziario
europeo puntano, ormai da oltre un decennio, ad un obiettivo finale, da
ottenersi attraverso piccoli passi successivi: l’eliminazione completa
del denaro fisico e la sua sostituzione con denaro virtuale scambiato
esclusivamente mediante l’utilizzo di carte di credito e bancomat. La
possibilità di utilizzare denaro contante per effettuare transazioni
commerciali costituisce elemento di libertà di ogni essere umano, oltre
che motore di sviluppo alla crescita economica e al benessere
collettivo.
Quotidianamente, avvengono milioni di transazioni mediante denaro
contate, senza il quale, con ogni probabilità, parte di queste non
avverrebbero mai, o avverrebbero in maniera sensibilmente ridotta.
L’utilizzo del denaro contante è semplice, è pratico, è efficace, è veloce e non è costoso.
Ridurre o eliminare del tutto l’utilizzo del denaro contante nelle pratiche commerciali, implicherebbe che chiunque ha uno stipendio dovrà riceverlo obbligatoriamente in banca e da lì verrà speso attraverso la moneta elettronica.
Di colpo, grazie ad un atto normativo, il cittadino verrebbe privato oltre che di questa forma di libertà (cioè quella di utilizzare il contante), anche dell’unica forma di dissenso a sua disposizione nei confronti del sistema bancario.
Le scuse mediante le quali si fa credere al popolino che un tale provvedimento sia utile oltre che necessario sono due: 1) l’ANTIRICICLAGGIO, ovvero rendere impossibili transazioni finalizzate ad ATTI TERRORISTICI, mediante la tracciabilità di ogni singola operazione fiscale e 2) la lotta all’EVASIONE FISCALE, per rimpinguare le casse dello Stato, affinché questo abbia abbastanza cash per estinguere i suoi debiti verso i banchieri (chiamasi: “debito pubblico”)
Solo un paio di brevi considerazioni:
Secondo voi verrebbero colpiti i VERI GRANDI EVASORI, ovvero miliardari, proprietari di conti off shore, e multinazionali (che sono i primi evasori del pianeta) oppure i piccoli commercianti, artigiani, meccanici, panettieri, ristoratori, fruttivendoli ecc. che, a un pelo dal fallimento, ancora sopravvivono allo strangolamento generale grazie alle poche centinaia o migliaia di euro che riescono a sottrarre alla sanguisuga del fisco?
Secondo le stime, attraverso l’eliminazione completa del denaro contante e la soppressione di tutte le transazioni “sommerse” lo Stato potrebbe rastrellare circa 150 miliardi di euro all’anno. Bene, vi immaginate che cosa accadrebbe sottraendo all’economia del Paese, cioè dalle tasche degli italiani, altri 150 miliardi, in tasse?
Non ci vuole molta fantasia: QUELLO CHE ABBIAMO VISTO FIN’ORA IN TERMINI DI CRISI SAREBBERO BAZZECCOLE: decine di migliaia di imprese morte e fallite, crollo dei consumi, pignoramenti, disoccupazione, miseria: ci stanno preparando la barbarie.
L’utilizzo del denaro contante è semplice, è pratico, è efficace, è veloce e non è costoso.
Ridurre o eliminare del tutto l’utilizzo del denaro contante nelle pratiche commerciali, implicherebbe che chiunque ha uno stipendio dovrà riceverlo obbligatoriamente in banca e da lì verrà speso attraverso la moneta elettronica.
Di colpo, grazie ad un atto normativo, il cittadino verrebbe privato oltre che di questa forma di libertà (cioè quella di utilizzare il contante), anche dell’unica forma di dissenso a sua disposizione nei confronti del sistema bancario.
Le scuse mediante le quali si fa credere al popolino che un tale provvedimento sia utile oltre che necessario sono due: 1) l’ANTIRICICLAGGIO, ovvero rendere impossibili transazioni finalizzate ad ATTI TERRORISTICI, mediante la tracciabilità di ogni singola operazione fiscale e 2) la lotta all’EVASIONE FISCALE, per rimpinguare le casse dello Stato, affinché questo abbia abbastanza cash per estinguere i suoi debiti verso i banchieri (chiamasi: “debito pubblico”)
Solo un paio di brevi considerazioni:
Secondo voi verrebbero colpiti i VERI GRANDI EVASORI, ovvero miliardari, proprietari di conti off shore, e multinazionali (che sono i primi evasori del pianeta) oppure i piccoli commercianti, artigiani, meccanici, panettieri, ristoratori, fruttivendoli ecc. che, a un pelo dal fallimento, ancora sopravvivono allo strangolamento generale grazie alle poche centinaia o migliaia di euro che riescono a sottrarre alla sanguisuga del fisco?
Secondo le stime, attraverso l’eliminazione completa del denaro contante e la soppressione di tutte le transazioni “sommerse” lo Stato potrebbe rastrellare circa 150 miliardi di euro all’anno. Bene, vi immaginate che cosa accadrebbe sottraendo all’economia del Paese, cioè dalle tasche degli italiani, altri 150 miliardi, in tasse?
Non ci vuole molta fantasia: QUELLO CHE ABBIAMO VISTO FIN’ORA IN TERMINI DI CRISI SAREBBERO BAZZECCOLE: decine di migliaia di imprese morte e fallite, crollo dei consumi, pignoramenti, disoccupazione, miseria: ci stanno preparando la barbarie.
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