Nel segnalare che nel 2018 la crescita economica italiana sarà più
fiacca di quest’anno, l’Ocse raccomanda anche alla terza forza dell’area
euro di “introdurre tasse sugli immobili residenziali basate su
revisioni degli estimi catastali”, che assieme alla prosecuzione della
lotta all’evasione fiscale “farebbero aumentare il gettito e
renderebbero le tasse più eque”.
Al tempo stesso, nel capitolo sull’Italia del suo Economic Outlook l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico rileva che ridurre i contributi farebbe aumentare l’occupazione, specialmente sulle posizioni a reddito e qualifiche più basse.
Secondo l’ente parigino bisognerebbe ampliare la base contributiva e ridurre le aliquote sui bassi redditi, in modo da rafforzare l’incentivo al lavoro e aumentare la progressività del sistema fiscale.
In generale l’Ocse ha ritoccato al ribasso le previsioni di crescita economica dell’Italia sul prossimo anno, stimando ora un Pil 2018 al +0,8% a fronte del +1% indicato lo scorso 7 marzo.
Confermata invece al più 1% la previsione di crescita sul 2017, nell’Economic Outlook semestrale presentato oggi a Parigi. Il tasso di disoccupazione dovrebbe diminuire solo marginalmente, dall’11,7 per cento del 2016 all’11,5 per cento nel 2017 e all’11,2 per cento nel 2018.
Allo stesso tempo, l’Ocse ha rivisto al rialzo la crescita per il Pil globale nel 2017 dal 3,3% indicato a marzo al 3,5% e mantiene la stima del 3,6% per il 2018, dopo il 3% del 2016.
Al tempo stesso, nel capitolo sull’Italia del suo Economic Outlook l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico rileva che ridurre i contributi farebbe aumentare l’occupazione, specialmente sulle posizioni a reddito e qualifiche più basse.
Secondo l’ente parigino bisognerebbe ampliare la base contributiva e ridurre le aliquote sui bassi redditi, in modo da rafforzare l’incentivo al lavoro e aumentare la progressività del sistema fiscale.
In generale l’Ocse ha ritoccato al ribasso le previsioni di crescita economica dell’Italia sul prossimo anno, stimando ora un Pil 2018 al +0,8% a fronte del +1% indicato lo scorso 7 marzo.
Confermata invece al più 1% la previsione di crescita sul 2017, nell’Economic Outlook semestrale presentato oggi a Parigi. Il tasso di disoccupazione dovrebbe diminuire solo marginalmente, dall’11,7 per cento del 2016 all’11,5 per cento nel 2017 e all’11,2 per cento nel 2018.
Allo stesso tempo, l’Ocse ha rivisto al rialzo la crescita per il Pil globale nel 2017 dal 3,3% indicato a marzo al 3,5% e mantiene la stima del 3,6% per il 2018, dopo il 3% del 2016.
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