In Italia, con l’avvicinarsi della fatidica data del 25 Aprile, giunge
al suo apice la retorica sulla liberazione da parte degli alleati
anglo-americani che li celebra quali indiscussi (e indiscutibili)
paladini del Bene, a prescindere dal contorno di atrocità di cui si
resero autori sotto le più diverse forme, dai bombardamenti a tappeto
agli stupri collettivi su cui viene calato il più opportunistico dei
silenzi.
In Russia, e precisamente a Vladikavkaz, capitale della Repubblica autonoma dell’Ossezia settentrionale-Alania, è stato or ora inaugurato un museo dedicato alle vittime che gli Stati Uniti e la NATO hanno disseminato in giro per il mondo…vittime di serie B...giustificate sempre come effetti colaterali di una democrazia esportata con le bombe e la violenza ad invasione di popoli sovrani.
In Russia, e precisamente a Vladikavkaz, capitale della Repubblica autonoma dell’Ossezia settentrionale-Alania, è stato or ora inaugurato un museo dedicato alle vittime che gli Stati Uniti e la NATO hanno disseminato in giro per il mondo…vittime di serie B...giustificate sempre come effetti colaterali di una democrazia esportata con le bombe e la violenza ad invasione di popoli sovrani.
L'America si è eretta a gendarme del mondo, a guardiano della democrazia, non si sa a quale titolo e perche...è giusto in questo ambito erigere un museo per ricordare i veri morti dimenticati...quelli fatti dagli americani..dal Vietnam e via dicendo.
Nessun commento:
Posta un commento