mercoledì 16 aprile 2014

IL TRISTE TEATRO DELLA POLITICA ODIERNA

Appena la sera prima dell’affidamento di Berlusconi ai servizi sociali, decisione che permetterà al pluri-inquisito di fare campagna elettorale come un qualsiasi cittadino incensurato, Renzi lo incontrava in quel di Roma…argomento?…le riforme istituzionali !
Già il rottamatore ed il PD incontrano un evasore fiscale, capo di un partito fondato assieme ad un condannato per associazione esterna alla mafia, in presenza di Verdini, anch’esso indagato per truffa allo Stato e corruzione, per mettere mano a quelle riforme costituzionali di cui il paese, secondo loro, avrebbe bisogno.
Fotografia migliore del degrado morale e politico nel quale l’Italia è finita non poteva esserci…siamo passati da Einaudi, De Gasperi, Croce, Iotti, Labriola, La Pira, etc…, tutti legittimati non solo dal voto popolare, ma dall’impegno e dal sacrificio profuso negli anni del dopoguerra, a Renzi e Berlusconi, il primo impostoci da un Presidente della Repubblica che ha più volte “oltrepassato” quei limiti che la Costituzione gli imporrebbe, il secondo impostoci, ancora una volta, da un PD che più che un suo avversario politico appare, sempre di più il suo migliore alleato.
E mentre continua la pantomima su riforme che consentiranno, nei fatti, alla politica di rigenerarsi e scambiarsi favori e poltrone, senza alcuna reale  legittimazione popolare, si assegnano i posti chiave dei variegati enti pubblici, in un valzer che propone persone come la Marcegaglia, fratello che ha patteggiato una condanna per una mazzetta ad un’azienda dell’Eni di cui Emma diverrà presidente, padre indagato per fondi neri e traffico illecito di rifiuti, Moretti, che da AD di Finmeccanica non verrà toccato dal “tetto” stipendi imposto per i Presidenti degli enti, Todini, in quota Forza Italia, Grieco e Caio, già, rispettivamente, in Olivetti ed Indesit, due aziende dell’eccellenza italiane ridotte al collasso, ed il riconfermato ex- capo della Polizia, De Gennaro,  già indagato per gli scontri del G8 a Genova.
Amici, parenti ed affini occuperanno, per i prossimi anni, poltrone pubbliche senza averne nessuna diretta competenza, solo per quel rito italico di scambio di favori, necessario ad un potere marcio per rimanere attaccato a quelle poltrone senza le quali non saprebbero cosa andare a fare…il Renzi-pensiero comincia a delinearsi in tutta la sua nefasta crudezza.

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