La compagnia assicurativa Lloyd’s di Londra esclude coperture per
danni alla salute umana derivati dall’irradiazione elettromagnetica da
radiofrequenze/microonde emesse da smartphone, smart meter, wi-fi e
sistemi wireless usati in abitazioni, scuole e uffici. Così pure la
Swiss Re, la famosa compagnia svizzera di assicurazione, che in un
rapporto di 37 pagine sostiene già dal lontano 1996 come “i
ricercatori hanno già trovato troppe evidenze scientifiche e quindi non
si possono ignorare i rischi per la salute legati all’esposizione a
Radiofrequenze/Microonde”. E che in Italia c’è il primo caso al
mondo di una sentenza passata in giudicato (Cassazione 2012) sul nesso
causale telefonino=cancro, lo sapevate? E che sono centinaia e centinaia
gli studi medico-scientifici validati che attestano effetti biologici
da irradiazione elettromagnetica?
Una mole enorme di autorevoli studi, infatti, evidenzia il rischio d’insorgenza tumori, malattie neurodegenerative come Azheimer e SLA (Sclerosi laterale amiotrofica), alterazioni del sistema immunitario e cardiocircolatorio, disturbi cognitivi della memoria e dell’apprendimento, insonnia, alterata attività cerebrale ed elettrosensibilità, l’invisibile malattia dell’Era Elettromagnetica che colpisce sempre più persone anche in Italia.
Se tutto questo ancora non lo sapete e con disinvoltura continuate a ritenete innocue le strumentazioni tecnologiche che vi circondano, fareste bene a leggere il nuovo libro d’inchiesta del giornalista Maurizio Martucci, autore del “Manuale di autodifesa per elettrosensibili, come sopravvivere all’elettrosmog di Smartphone, Wi-Fi e antenne di telefonia mobile. Mentre arrivano 5G e Wi-Fi dallo spazio” (Terra Nuova Edizioni), tanto più che nell’imminente arrivo del 5G, dal 2019 saremo immersi da un vero e proprio tsunami di microonde millimetriche con milioni di mini-antenne posizionate sui lampioni della luce LED riconvertiti in wireless.
I Governi ignorano gli appelli precauzionali della comunità medico-scientifica, mentre la tecnologia corre più velocemente della ricerca, costretta al rimorchio tra gli insidiosi conflitti d’interesse che spesso macchiano l’onorabilità degli organismi sanitari mondiali che, invece di nascondere il pericolo, senza tentennare dovrebbero difendere la salute pubblica dallo spauracchio elettrosmog. E’ questo il cuore delle pagine di Martucci, il primo libro italiano che, investigando su un tema scivoloso, tenta di far luce sull’estrema attualità Smart, l’intelligenza artificiale di quinta generazione spesso macchiato che sembra partire con evidenti zone grigie e ambiguità, considerato l’impressionante business che muove le telecomunicazioni.
“Ma la salute viene prima di tutto”, afferma l’autore nelle sue pagine ricche di dati, ricerche e studi che, a fronte dell’impennata di casi tumori e malattie neurodegenerative, meritano un’urgente riesame, visto che proprio nel 2019 l’Organizzazione Mondiale della Sanità potrebbe rivedere la classificazione delle cancerogenesi dell’elettrosmog.
Nel libro “Manuale di autodifesa per elettrosensibili” c’è il racconto dello strazio patito dagli ammalati di elettrosensibilità, persone che attraverso un meccanismo metabolico tipo allergico, non riescono a sopportare l’irradiazione dei campi elettromagnetici nemmeno a bassissima intensità. Oltre i malati, i più esposti al rischio sono poi i bambini e il Moby Kids (come spiega il libro sul più grande studio al mondo sui tumori in età pediatrico-adolescenziale) sarà chiamato a far luce sui troppi casi di patologie di minori che potrebbero avere un legame con l’esposizione elettromagnetica.
Una mole enorme di autorevoli studi, infatti, evidenzia il rischio d’insorgenza tumori, malattie neurodegenerative come Azheimer e SLA (Sclerosi laterale amiotrofica), alterazioni del sistema immunitario e cardiocircolatorio, disturbi cognitivi della memoria e dell’apprendimento, insonnia, alterata attività cerebrale ed elettrosensibilità, l’invisibile malattia dell’Era Elettromagnetica che colpisce sempre più persone anche in Italia.
Se tutto questo ancora non lo sapete e con disinvoltura continuate a ritenete innocue le strumentazioni tecnologiche che vi circondano, fareste bene a leggere il nuovo libro d’inchiesta del giornalista Maurizio Martucci, autore del “Manuale di autodifesa per elettrosensibili, come sopravvivere all’elettrosmog di Smartphone, Wi-Fi e antenne di telefonia mobile. Mentre arrivano 5G e Wi-Fi dallo spazio” (Terra Nuova Edizioni), tanto più che nell’imminente arrivo del 5G, dal 2019 saremo immersi da un vero e proprio tsunami di microonde millimetriche con milioni di mini-antenne posizionate sui lampioni della luce LED riconvertiti in wireless.
I Governi ignorano gli appelli precauzionali della comunità medico-scientifica, mentre la tecnologia corre più velocemente della ricerca, costretta al rimorchio tra gli insidiosi conflitti d’interesse che spesso macchiano l’onorabilità degli organismi sanitari mondiali che, invece di nascondere il pericolo, senza tentennare dovrebbero difendere la salute pubblica dallo spauracchio elettrosmog. E’ questo il cuore delle pagine di Martucci, il primo libro italiano che, investigando su un tema scivoloso, tenta di far luce sull’estrema attualità Smart, l’intelligenza artificiale di quinta generazione spesso macchiato che sembra partire con evidenti zone grigie e ambiguità, considerato l’impressionante business che muove le telecomunicazioni.
“Ma la salute viene prima di tutto”, afferma l’autore nelle sue pagine ricche di dati, ricerche e studi che, a fronte dell’impennata di casi tumori e malattie neurodegenerative, meritano un’urgente riesame, visto che proprio nel 2019 l’Organizzazione Mondiale della Sanità potrebbe rivedere la classificazione delle cancerogenesi dell’elettrosmog.
Nel libro “Manuale di autodifesa per elettrosensibili” c’è il racconto dello strazio patito dagli ammalati di elettrosensibilità, persone che attraverso un meccanismo metabolico tipo allergico, non riescono a sopportare l’irradiazione dei campi elettromagnetici nemmeno a bassissima intensità. Oltre i malati, i più esposti al rischio sono poi i bambini e il Moby Kids (come spiega il libro sul più grande studio al mondo sui tumori in età pediatrico-adolescenziale) sarà chiamato a far luce sui troppi casi di patologie di minori che potrebbero avere un legame con l’esposizione elettromagnetica.
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