lunedì 15 agosto 2016

Sacchetti per la spesa illegali: nella grande distribuzione sono ancora molti

Ogni volta che entro in un supermercato (e spesso anche in un normale negozio al dettaglio), specie quelli che incrocio nei luoghi vicino al mare e durante l’estate, mi faccio sempre le stesse domande: Perché ci sono ancora tanti sacchetti di plastica per infilare i prodotti acquistati? Ne abbiamo davvero bisogno? Sbaglio o ci sono delle norme che ne vietano l’uso, almeno nella versione più inquinante? Secondo una recente indagine di Legambiente su 26 campioni di sacchetti di bioplastica prelevate in tutta Italia, ben 6 ,circa il 23%, sono risultati illegali. Ovvero non presentano quelle caratteristiche di materiale biodegradabile e compostabile, come previsto dalle legge approvata prima in sede europea e poi dal parlamento nazionale. Sono illegali. E li paghiamo, tra i 5 e 15 centesimi ciascuno. Il record di questa autentica truffa ai danni dei consumatori, purtroppo, si registra in particolare nelle regioni meridionali, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria. Mentre gli shopper fuorilegge sono scomparsi dai punti vendita della grande distribuzione in Lombardia e in Veneto. Perché questa odiosa differenza territoriale? Forse i venditori del Nord sono più corretti e i consumatori del Sud più distratti?
UTILIZZO SACCHETTI DI PLASTICA IN ITALIA -
In attesa che qualcuno si decida a fare controlli più severi, restiamo dei grandi consumatori di shopper: ne facciamo fuori, a spese nostre, 181 a testa nell’arco di un anno, e in tutta Europa 8 miliardi di sacchetti di plastica per la spesa finiscono nella spazzatura. O, peggio, nelle discariche, laddove uno shopper compostabile e biodegradabile può essere smaltito anche con i rifiuti umidi.
SACCHETTI PER LA SPESA ILLEGALI -
Il danno dei sacchetti illegali è anche di natura economica. L’industria italiana, infatti, è molto avanzata nel settore della chimica verde e ha tutto l’interesse alla crescita e al consumo di shopper a norma secondo la legge nazionale ed europea. Il sacchetto inquinante, al contrario, è come un prodotto contraffatto dai cinesi: produce concorrenza sleale. Infine un consiglio a chi fa la spesa con frequenza: ricordatevi della vecchia busta della nonna da portare con voi. È sempre la migliore soluzione, e la più economica.

Nessun commento:

Posta un commento