Gli USA e il governo ucraino stanno negoziando
l’uso di centri di detenzione illegale e di tortura in Ucraina, sia per
i terroristi dello Stato Islamico che per i separatisti ucraini
Il governo USA sta progettando di creare prigioni segrete sul modello di Guantanamo.
I servizi di intelligence USA stanno considerando di imprigionare i militanti dello Stato Islamico in questi nuovi centri di tortura, mentre il governo ucraino potrà usarli per i suoi oppositori, soprattutto nel sud del Paese.
I negoziati sono avvenuti fra l’agosto e l’ottobre di quest’anno, e le parti hanno concordato che Washington finanzierà, come debito a lungo termine, il rafforzamento del sistema difensivo in Ucraina.
In cambio, il governo ucraino permetterà agli Stati Uniti l’uso del proprio territorio per le strutture detentive, ha affermato l’agenzia di stampa.
Dopo lo scandalo che ha coinvolto diversi Paesi UE, soprattutto Lituania e Polonia, sospettati di nascondere “siti neri”, il Presidente Obama ha deciso nel 2009 di chiudere le prigioni ed i centri di tortura in questi territori. Per questo motivo, i servizi di intelligence USA stanno pensando di crearne altri, ora che la minaccia dello Stato Islamico ha fornito un’utile giustificazione per il bisogno di centri di detenzione extragiudiziale illimitata.
Queste prigioni serviranno anche per la detenzione di cittadini non ucraini e di oppositori sospettati di collaborare con le milizie sud-orientali.
I centri dovrebbero essere situati nella parte centrale ed occidentale del Paese, in strutture dove sono già rinchiuse persone catturate nel Donbass e civili che si sono rifiutati di collaborare con gli organi repressivi.
L’Ucraina ha confermato che potrebbe attualmente ricevere fino a 150 prigionieri, ha concluso l’agenzia di stampa.
Il governo USA sta progettando di creare prigioni segrete sul modello di Guantanamo.
I servizi di intelligence USA stanno considerando di imprigionare i militanti dello Stato Islamico in questi nuovi centri di tortura, mentre il governo ucraino potrà usarli per i suoi oppositori, soprattutto nel sud del Paese.
I negoziati sono avvenuti fra l’agosto e l’ottobre di quest’anno, e le parti hanno concordato che Washington finanzierà, come debito a lungo termine, il rafforzamento del sistema difensivo in Ucraina.
In cambio, il governo ucraino permetterà agli Stati Uniti l’uso del proprio territorio per le strutture detentive, ha affermato l’agenzia di stampa.
Dopo lo scandalo che ha coinvolto diversi Paesi UE, soprattutto Lituania e Polonia, sospettati di nascondere “siti neri”, il Presidente Obama ha deciso nel 2009 di chiudere le prigioni ed i centri di tortura in questi territori. Per questo motivo, i servizi di intelligence USA stanno pensando di crearne altri, ora che la minaccia dello Stato Islamico ha fornito un’utile giustificazione per il bisogno di centri di detenzione extragiudiziale illimitata.
Queste prigioni serviranno anche per la detenzione di cittadini non ucraini e di oppositori sospettati di collaborare con le milizie sud-orientali.
I centri dovrebbero essere situati nella parte centrale ed occidentale del Paese, in strutture dove sono già rinchiuse persone catturate nel Donbass e civili che si sono rifiutati di collaborare con gli organi repressivi.
L’Ucraina ha confermato che potrebbe attualmente ricevere fino a 150 prigionieri, ha concluso l’agenzia di stampa.
Nessun commento:
Posta un commento