La faccia da bravo ragazzo e da “eterno studente”, il boy scout, il
“Berlusconi di sinistra” più giovane ed altrettanto col sole in tasca,
il “rottamatore”, l’uomo che piace a tutti; insomma, il Premier
perfetto. Ma questo volto fresco ha davvero l’aria tanto nuova? Alcuni
giorni addietro infatti, quando ancora non venivano ufficializzate le
dimissioni di Letta, già i telegiornali si sbrigavano a renderci edotti
di come l’America guardasse con curiosa attesa e notevole aspettativa
alla figura di Renzi. E cosa mai dovrebbe interessare all’America?
Purtroppo c’è poco da stupirsi, perché commenti simili arrivarono
all’alba del governo Letta, e di Monti prima ancora. C’è poco da
stupirsi si diceva, ma decisamente molto di cui preoccuparsi.“Dimmi con
chi vai e ti dirò chi sei!”. Di Monti si è abbondantemente parlato,
della sua appartenenza al Club Bilderberg piuttosto che alla Trilateral
Commission. Letta a tal proposito non è da meno, essendo compagno di
banco del buon Mario negli stessi circoli. Ma veniamo al sindaco di
Firenze.
Cominciamo da uno dei suoi collaboratori più stretti, Davide Serra. Classe ’71, noto squalo della
finanza, ovviamente può vantare un curriculum tanto lungo quanto
inquietante.
Altro amico intimo è Marco Carrai, è
quello che ha portato “il Matteo” nei salotti buoni del mondo
anglosassone, dal noto membro del Bilderberg Tony Blair, al
“democraticissimo” Obama, il quale ha per guru un altro personaggio
preoccupante, Zbigniew Brzezinski, amico intimo di Rockefeller nonché
cofondatore della Trilateral Commission.
Ma le amicizie oltreoceano non si fermano qui, perché sembrerebbero
fortemente radicati i rapporti tra il neo Premier e Michael Ledeen uno 007 di
chiara e deprecabile fama. Sembra che, oltre ad avere avuto contatti
italici col Sismi e la P2, quest’ultimo pare si sia trovato dietro molte
delle più oscure pagine della storia recente a livello internazionale;
dall’assassinio di Aldo Moro alla strage di Bologna, alle politiche
aggressive della Guerra Fredda Raeganiana, agli squadroni della morte in
Nicaragua, dal Billygate alla guerra in Iraq.
Solo teorie sul complotto? Forse! Intanto i governi Monti, Letta e
Renzi sono nati col benestare del due-volte-capo-dello-stato Giorgio
Napolitano, importante membro dell’Aspen Institute .Nel 1943 il
ventennale governo Mussolini cadde per voto democraticamente espresso
dal Gran Consiglio del Fascismo, un organo interno al partito poi
diventato organo costituzionale del Regno di Italia. Quello era
totalitarismo. Oggi ci troviamo con il terzo governo consecutivo non
votato dal popolo e fortemente voluto dai “poteri forti”, ma questa,
evidentemente, è democrazia.
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