venerdì 21 febbraio 2014

RENZI: UN GIOVANE-VECCHIO CON AMICIZIE PERICOLOSE

La faccia da bravo ragazzo e da “eterno studente”, il boy scout, il “Berlusconi di sinistra” più giovane ed altrettanto col sole in tasca, il “rottamatore”, l’uomo che piace a tutti; insomma, il Premier perfetto. Ma questo volto fresco ha davvero l’aria tanto nuova? Alcuni giorni addietro infatti, quando ancora non venivano ufficializzate le dimissioni di Letta, già i telegiornali si sbrigavano a renderci edotti di come l’America guardasse con curiosa attesa e notevole aspettativa alla figura di Renzi. E cosa mai dovrebbe interessare all’America?
Purtroppo c’è poco da stupirsi, perché commenti simili arrivarono all’alba del governo Letta, e di Monti prima ancora. C’è poco da stupirsi si diceva, ma decisamente molto di cui preoccuparsi.“Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei!”. Di Monti si è abbondantemente parlato, della sua appartenenza al Club Bilderberg piuttosto che alla Trilateral Commission. Letta a tal proposito non è da meno, essendo compagno di banco del buon Mario negli stessi circoli. Ma veniamo al sindaco di Firenze.
Cominciamo da uno dei suoi collaboratori più stretti, Davide Serra. Classe ’71, noto squalo della finanza, ovviamente può vantare un curriculum tanto lungo quanto inquietante.
Altro amico intimo è Marco Carrai, è quello che ha portato “il Matteo” nei salotti buoni del mondo anglosassone, dal noto membro del Bilderberg Tony Blair, al “democraticissimo” Obama, il quale ha per guru un altro personaggio preoccupante, Zbigniew Brzezinski, amico intimo di Rockefeller nonché cofondatore della Trilateral Commission.
Ma le amicizie oltreoceano non si fermano qui, perché sembrerebbero fortemente radicati i rapporti tra il neo Premier e Michael Ledeen uno 007 di chiara e deprecabile fama. Sembra che, oltre ad avere avuto contatti italici col Sismi e la P2, quest’ultimo pare si sia trovato dietro molte delle più oscure pagine della storia recente a livello internazionale; dall’assassinio di Aldo Moro alla strage di Bologna, alle politiche aggressive della Guerra Fredda Raeganiana, agli squadroni della morte in Nicaragua, dal Billygate alla guerra in Iraq.
Solo teorie sul complotto? Forse! Intanto i governi Monti, Letta e Renzi sono nati col benestare del due-volte-capo-dello-stato Giorgio Napolitano, importante membro dell’Aspen Institute .Nel 1943 il ventennale governo Mussolini cadde per voto democraticamente espresso dal Gran Consiglio del Fascismo, un organo interno al partito poi diventato organo costituzionale del Regno di Italia. Quello era totalitarismo. Oggi ci troviamo con il terzo governo consecutivo non votato dal popolo e fortemente voluto dai “poteri forti”, ma questa, evidentemente, è democrazia.

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