Capitale mondiale dei droni
da guerra, base avanzata per le forze speciali e di pronto intervento USA e NATO
e, da oggi, anche centro strategico per i programmi di supremazia nucleare
planetaria delle forze armate degli Stati Uniti d’America. Segretamente, senza
che mai il governo italiano abbia ritenuto doveroso informare il Parlamento e l’opinione
pubblica, sta per entrare in funzione nella grande stazione siciliana di
Sigonella la Joint Tactical Ground Station (JTAGS), la stazione di ricezione e
trasmissione satellitare del sistema di “pronto allarme” USA per l’identificazione
dei lanci di missili balistici con testate nucleari, chimiche, biologiche o convenzionali.
Una specie di “scudo protettivo” tutt’altro che difensivo: i moderni dottor
Stranamore del Pentagono puntano infatti al controllo “preventivo” di ogni
eventuale operazione missilistica nemica per poter scatenare il “primo colpo”
nucleare evitando qualsiasi ritorsione da parte dell’avversario e dunque i limiti-pericoli
della cosiddetta “Mutua distruzione assicurata” che sino ad ora ha impedito l’olocausto
nucleare.
“JTAGS è il principale sistema di US Army per
integrare ed espandere le capacità di allarme, attenzione e pronta informazione
sui Missili Balistici da Teatro (TBM – quelli
con gittata compresa tra i 300 e i 3.500 km) ed altri eventi tattici che
interessano il teatro operativo che utilizza i network di comunicazione
esistenti”, spiega il Pentagono. “Esso è in grado di ricevere e processare
tutti i dati trasmessi a banda larga dai sensori della costellazione satellitare
del Defense
Support Program. JTAGS determina la fonte TBM identificando il punto e il
momento di lancio del missile, la sua traiettoria e il punto e il momento dell’impatto.
Nel momento in cui è installata nel teatro di guerra, riduce la possibilità di singole
interruzioni nei sistemi di comunicazione dei rispettivi Comandi. I benefici
operativi includono anche quello di poter dare i segnali d’attacco agli assetti
operativi per individuare e distruggere le capacità di lancio del nemico. JTAGS
svolge anche un ruolo operativo a favore dei Comandi di guerra all’estero e dei
Sistemi di difesa dai missili balistici (BMDS) per la protezione degli assetti
militari, delle popolazioni civili e dei centri geopolitici. Opera anche nell’ambito
del Theater Event System (TES) del Comando per le operazioni spaziali USA”.
La Joint
Tactical Ground Station di “pronto allarme” contro i missili da
teatro è sotto il controllo della 1st Space Company (JTAGS), una compagnia
ultraspecializzata della 1st Space Brigade dell’US Army Space and Missile
Defense Command, attiva dal 1992 presso il quartier generale di
Colorado Springs (Colorado). La JTAGS è stata elaborata e realizzata dai
colossi industriali Aerojet e Northorp Grumman e sino ad oggi ha visto
operativi cinque distaccamenti composti da personale misto dell’esercito e
della marina militare: due presso l’installazione di comando di Colorado
Springs; una per le attività di addestramento a Fort Bliss (Texas) e altri due rischierati
fuori dal territorio USA (in Europa, Corea o Giappone). Ogni stazione JTAGS è
ospitata all’interno di shelter protetti dagli attacchi NBC (nucleari,
batteriologici e chimici) e può essere facilmente trasportata via terra a bordo
di camion pesanti o per via aerea grazie ai velivoli cargo C-141 dell’US Air
Force.
Secondo il report
progettuale redatto nel novembre 2014 dagli ingegneri del NAVFAC - Naval Facilities Engineering Command
(titolo: Joint Tactical Ground Station – JTAGS.
Relocation at the Naval Air Station II Sigonella, Sicily, Italy), il terminale
terrestre JTAGS di Sigonella “fornirà lo spazio operativo, di manutenzione,
stoccaggio e amministrativo per i sistemi di processamento delle informazioni
del sistema JTAGS”. La nuova installazione si compone di un edificio con
una superficie di 500 metri quadri e un’area recintata con tre antenne di
telecomunicazione satellitare del diametro di 4,5 metri. “Le fondamenta per
sostenere le tre antenne saranno adeguatamente rinforzate e tutte le utilities sotterranee
saranno collocate all’interno di condotte protette e connesse alle nuove
antenne e all’edificio che fungerà da centro di controllo”, si legge nel
progetto NAVFAC. “Saranno pure installati reti e sistemi d’illuminazione di
sicurezza e videocamere, mentre il nuovo edificio ospiterà gli uffici amministrativi,
le sale per i server e i sistemi di telecomunicazione elettronica. La stazione JTAGS
opererà 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana; il numero degli addetti
impiegati per gli scopi del programma sarà di 35 unità”. Sempre secondo le
indicazioni del Comando d’Ingegneria di US Navy, l’area prescelta per il nuovo
sito di guerra missilistico e nucleare è quella a ridosso dell’edificio n. 465
di Sigonella, in direzione sud-est, vicina anche al grande impianto di
trattamento acque di NAS 2 e della strada d’accesso agli hangar e alla pista di
volo.
La “ricollocazione” a
Sigonella della facility di pronto allarme missilistico è stata inserita tra i
programmi strategici delle forze armate USA nel bilancio di previsione per l’anno
fiscale 2016 (budget di spesa previsto, 1.850.000 dollari), congiuntamente alla
realizzazione nella base siciliana degli hangar e dei centri operativi dei nuovi
droni-spia “Triton” di US Navy (40.641.000 dollari) e degli hangar e della
facility di supporto per nuovi velivoli pattugliatori P-8A “Poseidon” (62.302.000 dollari). Secondo il data base con i contratti
sottoscritti dall’Amministrazione USA, i lavori di realizzazione della stazione
JTGS hanno preso il via nella primavera
2016 e si sono conclusi il 6 ottobre 2017.
Sulla rilevanza
strategica della nuova Joint Tactical Ground Station di Sigonella si
è soffermato il 13 aprile 2016 il generale David L. Mann (a capo del Comando
generale per la difesa missilistica strategica e spaziale di US Army), durante la
sua audizione nel Comitato per le forze armate del Senato degli Stati Uniti d’America.
“In supporto al Joint Force Commander, il nostro Comando per la difesa
missilistica continua a fornire il pronto allarme sui missili balistici in
diversi teatri operativi”, ha spiegato Mann. “I nostri distaccamenti JTAGS sono
installati all’estero per assicurare il controllo missilistico da parte di USSTRATCOM
e delle nostre forze militari operative fuori dai confini nazionali. Continuiamo
ad ottimizzare queste capacità e quest’anno abbiamo ottenuto il sostegno del
Governo d’Italia per ricollocare il JTAGS in Europa presso la Sigonella Naval
Air Station”. Nel 2016, presidente del Consiglio era Mattero Renzi, ministra
della difesa (come oggi) Roberta Pinotti, entrambi Pd.
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