mercoledì 6 dicembre 2017

I PADRINI DEL PONTE

Capitale mondiale dei droni da guerra, base avanzata per le forze speciali e di pronto intervento USA e NATO e, da oggi, anche centro strategico per i programmi di supremazia nucleare planetaria delle forze armate degli Stati Uniti d’America. Segretamente, senza che mai il governo italiano abbia ritenuto doveroso informare il Parlamento e l’opinione pubblica, sta per entrare in funzione nella grande stazione siciliana di Sigonella la Joint Tactical Ground Station (JTAGS), la stazione di ricezione e trasmissione satellitare del sistema di “pronto allarme” USA per l’identificazione dei lanci di missili balistici con testate nucleari, chimiche, biologiche o convenzionali. Una specie di “scudo protettivo” tutt’altro che difensivo: i moderni dottor Stranamore del Pentagono puntano infatti al controllo “preventivo” di ogni eventuale operazione missilistica nemica per poter scatenare il “primo colpo” nucleare evitando qualsiasi ritorsione da parte dell’avversario e dunque i limiti-pericoli della cosiddetta “Mutua distruzione assicurata” che sino ad ora ha impedito l’olocausto nucleare.
 “JTAGS è il principale sistema di US Army per integrare ed espandere le capacità di allarme, attenzione e pronta informazione sui Missili Balistici da Teatro (TBM – quelli con gittata compresa tra i 300 e i 3.500 km) ed altri eventi tattici che interessano il teatro operativo che utilizza i network di comunicazione esistenti”, spiega il Pentagono. “Esso è in grado di ricevere e processare tutti i dati trasmessi a banda larga dai sensori della costellazione satellitare del Defense Support Program. JTAGS determina la fonte TBM identificando il punto e il momento di lancio del missile, la sua traiettoria e il punto e il momento dell’impatto. Nel momento in cui è installata nel teatro di guerra, riduce la possibilità di singole interruzioni nei sistemi di comunicazione dei rispettivi Comandi. I benefici operativi includono anche quello di poter dare i segnali d’attacco agli assetti operativi per individuare e distruggere le capacità di lancio del nemico. JTAGS svolge anche un ruolo operativo a favore dei Comandi di guerra all’estero e dei Sistemi di difesa dai missili balistici (BMDS) per la protezione degli assetti militari, delle popolazioni civili e dei centri geopolitici. Opera anche nell’ambito del Theater Event System (TES) del Comando per le operazioni spaziali USA”.
La Joint Tactical Ground Station di “pronto allarme” contro i missili da teatro è sotto il controllo della 1st Space Company (JTAGS), una compagnia ultraspecializzata della 1st Space Brigade dell’US Army Space and Missile Defense Command, attiva dal 1992 presso il quartier generale di Colorado Springs (Colorado). La JTAGS è stata elaborata e realizzata dai colossi industriali Aerojet e Northorp Grumman e sino ad oggi ha visto operativi cinque distaccamenti composti da personale misto dell’esercito e della marina militare: due presso l’installazione di comando di Colorado Springs; una per le attività di addestramento a Fort Bliss (Texas) e altri due rischierati fuori dal territorio USA (in Europa, Corea o Giappone). Ogni stazione JTAGS è ospitata all’interno di shelter protetti dagli attacchi NBC (nucleari, batteriologici e chimici) e può essere facilmente trasportata via terra a bordo di camion pesanti o per via aerea grazie ai velivoli cargo C-141 dell’US Air Force.
Secondo il report progettuale redatto nel novembre 2014 dagli ingegneri del NAVFAC - Naval Facilities Engineering Command (titolo: Joint Tactical Ground Station – JTAGS. Relocation at the Naval Air Station II Sigonella, Sicily, Italy), il terminale terrestre JTAGS di Sigonella “fornirà lo spazio operativo, di manutenzione, stoccaggio e amministrativo per i sistemi di processamento delle informazioni del sistema JTAGS”. La nuova installazione si compone di un edificio con una superficie di 500 metri quadri e un’area recintata con tre antenne di telecomunicazione satellitare del diametro di 4,5 metri. “Le fondamenta per sostenere le tre antenne saranno adeguatamente rinforzate e tutte le utilities sotterranee saranno collocate all’interno di condotte protette e connesse alle nuove antenne e all’edificio che fungerà da centro di controllo”, si legge nel progetto NAVFAC. “Saranno pure installati reti e sistemi d’illuminazione di sicurezza e videocamere, mentre il nuovo edificio ospiterà gli uffici amministrativi, le sale per i server e i sistemi di telecomunicazione elettronica. La stazione JTAGS opererà 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana; il numero degli addetti impiegati per gli scopi del programma sarà di 35 unità”. Sempre secondo le indicazioni del Comando d’Ingegneria di US Navy, l’area prescelta per il nuovo sito di guerra missilistico e nucleare è quella a ridosso dell’edificio n. 465 di Sigonella, in direzione sud-est, vicina anche al grande impianto di trattamento acque di NAS 2 e della strada d’accesso agli hangar e alla pista di volo.
La “ricollocazione” a Sigonella della facility di pronto allarme missilistico è stata inserita tra i programmi strategici delle forze armate USA nel bilancio di previsione per l’anno fiscale 2016 (budget di spesa previsto, 1.850.000 dollari), congiuntamente alla realizzazione nella base siciliana degli hangar e dei centri operativi dei nuovi droni-spia “Triton” di US Navy (40.641.000 dollari) e degli hangar e della facility di supporto per nuovi velivoli pattugliatori P-8A “Poseidon” (62.302.000 dollari). Secondo il data base con i contratti sottoscritti dall’Amministrazione USA, i lavori di realizzazione della stazione  JTGS hanno preso il via nella primavera 2016 e si sono conclusi il 6 ottobre 2017.
Sulla rilevanza strategica della nuova Joint Tactical Ground Station di Sigonella si è soffermato il 13 aprile 2016 il generale David L. Mann (a capo del Comando generale per la difesa missilistica strategica e spaziale di US Army), durante la sua audizione nel Comitato per le forze armate del Senato degli Stati Uniti d’America. “In supporto al Joint Force Commander, il nostro Comando per la difesa missilistica continua a fornire il pronto allarme sui missili balistici in diversi teatri operativi”, ha spiegato Mann. “I nostri distaccamenti JTAGS sono installati all’estero per assicurare il controllo missilistico da parte di USSTRATCOM e delle nostre forze militari operative fuori dai confini nazionali. Continuiamo ad ottimizzare queste capacità e quest’anno abbiamo ottenuto il sostegno del Governo d’Italia per ricollocare il JTAGS in Europa presso la Sigonella Naval Air Station”. Nel 2016, presidente del Consiglio era Mattero Renzi, ministra della difesa (come oggi) Roberta Pinotti, entrambi Pd.

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