Si chiama Arsenij Jacenijuk ha 39 anni ed è il capogruppo del partito
di Yulia Timoshenko “Patria” ed è anche il candidato premier presentato
già durante la rivolta di Kiev, già ministro dell’economia, degli
esteri e presidente del parlamento.
Fino qui potrebbe sembrare uno dei tanti politici ed invece no, c’è
di più, anche Jacenijuk arriva dal mondo bancario, economista e giurista
di professione, possiamo scommettere che anche lui non prenderà
minimamente in considerazione l’aspetto giuridico che riguarda la
proprietà dell’euro, ne siamo sicuri, anche lui come Mario Monti in
Italia sarà costretto dall’elitè internazionale mondialista a prendere
misure drastiche per un paese ormai già in ginocchio, la lunga mano
dell’unione europea si stringerà attorno al collo degli ucraini, Putin
permettendo.
Il nuovo premier ha altri assi nella manica però, non solo viene
definito dal settimanale “Focus” un “banchiere intellettuale” ma le sue
origini ebraiche spianano la strada verso il potere, infatti già dal
2005 dopo la “rivoluzione arancione” è stato ministro dell’economia fino
all’agosto del 2006, diventa l’anno successivo ministro degli esteri
per poi prendere la presidenza del parlamento dal 2007 al 2008.
Oggi questo ennesimo losco figuro prende in mano le redini di un
paese che è stato “europizzato” con le cattive perchè al veleno Euro non
si può fare a meno, ogni stato ancora autonomo e deciso a non adottare
la moneta unica verrà avvelenato e raso al suolo come l’Ucraina ma non
solo, la Grecia, il Portogallo, la Spagna e la stessa Italia se non ci
decidiamo davvero a prendere una posizione netta sulla proprietà
popolare della moneta.
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