mercoledì 5 marzo 2014

UCRAINA COME L'ITALIA

Si chiama Arsenij Jacenijuk ha 39 anni ed è il capogruppo del partito di Yulia Timoshenko “Patria” ed è anche il candidato premier presentato già durante la rivolta di Kiev, già ministro dell’economia, degli esteri e presidente del parlamento.
Fino qui potrebbe sembrare uno dei tanti politici ed invece no, c’è di più, anche Jacenijuk arriva dal mondo bancario, economista e giurista di professione, possiamo scommettere che anche lui non prenderà minimamente in considerazione l’aspetto giuridico che riguarda la proprietà dell’euro, ne siamo sicuri, anche lui come Mario Monti in Italia sarà costretto dall’elitè internazionale mondialista a prendere misure drastiche per un paese ormai già in ginocchio, la lunga mano dell’unione europea si stringerà attorno al collo degli ucraini, Putin permettendo.
Il nuovo premier ha altri assi nella manica però, non solo viene definito dal settimanale “Focus” un “banchiere intellettuale” ma le sue origini ebraiche spianano la strada verso il potere, infatti già dal 2005 dopo la “rivoluzione arancione” è stato ministro dell’economia fino all’agosto del 2006, diventa l’anno successivo ministro degli esteri per poi prendere la presidenza del parlamento dal 2007 al 2008.
Oggi questo ennesimo losco figuro prende in mano le redini di un paese che è stato “europizzato” con le cattive perchè al veleno Euro non si può fare a meno, ogni stato ancora autonomo e deciso a non adottare la moneta unica verrà avvelenato e raso al suolo come l’Ucraina ma non solo, la Grecia, il Portogallo, la Spagna e la stessa Italia se non ci decidiamo davvero a prendere una posizione netta sulla proprietà popolare della moneta.

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