Sulla rilevanza epocale del test europeo per
saggiare la capacità di assorbimento di macelleria sociale da parte
della gente che vive in Grecia non ci sono mai stati dubbi. Eppure, se
non si vota, se Atene non è paralizzata e
le immagini non mostrano roghi e violenze varie in piazza Syntagma,
della resistenza ellenica non interessa un granché. Una miopia
grossolana, soprattutto per chi ha ormai a cuore “solo la dimensione
continentale”, magari perché c’è una lista elettorale da compilare. Nei
prossimi giorni, arriverà forse perfino in Italia, una flebile eco
dell’epica lotta di 595 addette alle pulizie della funzione pubblica, ma
c’è un’altra, straordinaria occasione per farsi un’idea e costruire
relazioni con la fondamentale resistenza e creazione di alternative
quotidiane che si afferma di là dall’Adriatico. È il terzo festival
dell’economia solidale e cooperativa. Si parla di lavoro e informazione
televisiva in autogestione, gestione cooperativa dell’acqua e dei
consumi, comunità ecologiche, democrazia diretta, monete complementari,
farmacie e cliniche solidali. Insomma delle “quisquilie” della
resistenza vera, quella della vita ogni giorno. Non sarebbe il caso di
dare una mano?
La Grecia è viva. Nonostante ciò che avviene a due passi da casa nostra continui ad essere sepolto in un assordante silenzio, c’è tutto un mondo che resiste ostinatamente alle politiche dell’austerity segnando qualche importante vittoria, creando innovazione sociale e sperimentando nuove forme di autorganizzazione.
Dopo l’indiscusso successo del referendum contro la privatizzazione dell’acqua di Salonicco dello scorso 18 maggio, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la privatizzazione del servizio idrico costringendo il governo a fare marcia indietro sia ad Atene che a Salonicco. Martedì 2 settembre, i lavoratori della Ert, che ormai da 15 mesi occupano l’edificio e continuano a trasmettere in streaming, hanno inaugurato una nuova ambiziosa fase: costruire una televisione partecipata aperta alla collaborazione di cittadini ed attivisti.
E mentre il governo sta riversando tutto il suo impegno nella vendita delle spiagge agli investitori stranieri, continuano a fiorire le iniziative di cooperativismo e autogestione.
La Vios-coop, a Salonicco, ha chiuso brillantemente i suoi primi sei mesi di attività. Si tratta di una cooperativa di consumo nata dall’impegno di 300 famiglie. “Ognuno ha messo 150 euro per raccogliere il capitale sociale ed aprire questo piccolo supermercato che vende solo prodotti locali, di filiera corta e compatibili con il nostro codice etico”, spiega Kostas, uno dei promotori dell’iniziativa. “I membri della cooperativa partecipano attivamente alla selezione dei prodotti ma il punto vendita è aperto a tutti, oggi viene a fare la spesa qui molta gente del quartiere”.
Ma la lista è lunghissima: la fabbrica recuperata Vio.Me, le cliniche e le farmacie solidali che danno risposte concrete all’esclusione di gran parte della popolazione dal sistema sanitario nazionale, il progetto di gestione cooperativa dell’acqua di Iniziativa 136, le banche del tempo, i centri sociali e via dicendo
Tutte queste realtà si sono date appuntamento ad Atene dal 10 al 12 Ottobre in occasione del III Festival dell’Economia Solidale e Cooperativa invitando a partecipare anche iniziative analoghe di tutta Europa. Nelle tre giornate si alterneranno dibattiti e workshop sui temi dei beni comuni, delle reti di scambio, delle monete complementari, del lavoro collettivo, delle comunità ecologiche, della gestione dei rifiuti e della partecipazione sociale.
Per finanziare l’iniziativa è stata aperta una campagna di crowdfunding alla quale tutti sono invitati a contribuire. Un’iniziativa importante per conoscere e scambiare esperienze di resistenza e autogestione.
La Grecia è viva. Nonostante ciò che avviene a due passi da casa nostra continui ad essere sepolto in un assordante silenzio, c’è tutto un mondo che resiste ostinatamente alle politiche dell’austerity segnando qualche importante vittoria, creando innovazione sociale e sperimentando nuove forme di autorganizzazione.
Dopo l’indiscusso successo del referendum contro la privatizzazione dell’acqua di Salonicco dello scorso 18 maggio, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la privatizzazione del servizio idrico costringendo il governo a fare marcia indietro sia ad Atene che a Salonicco. Martedì 2 settembre, i lavoratori della Ert, che ormai da 15 mesi occupano l’edificio e continuano a trasmettere in streaming, hanno inaugurato una nuova ambiziosa fase: costruire una televisione partecipata aperta alla collaborazione di cittadini ed attivisti.
E mentre il governo sta riversando tutto il suo impegno nella vendita delle spiagge agli investitori stranieri, continuano a fiorire le iniziative di cooperativismo e autogestione.
La Vios-coop, a Salonicco, ha chiuso brillantemente i suoi primi sei mesi di attività. Si tratta di una cooperativa di consumo nata dall’impegno di 300 famiglie. “Ognuno ha messo 150 euro per raccogliere il capitale sociale ed aprire questo piccolo supermercato che vende solo prodotti locali, di filiera corta e compatibili con il nostro codice etico”, spiega Kostas, uno dei promotori dell’iniziativa. “I membri della cooperativa partecipano attivamente alla selezione dei prodotti ma il punto vendita è aperto a tutti, oggi viene a fare la spesa qui molta gente del quartiere”.
Ma la lista è lunghissima: la fabbrica recuperata Vio.Me, le cliniche e le farmacie solidali che danno risposte concrete all’esclusione di gran parte della popolazione dal sistema sanitario nazionale, il progetto di gestione cooperativa dell’acqua di Iniziativa 136, le banche del tempo, i centri sociali e via dicendo
Tutte queste realtà si sono date appuntamento ad Atene dal 10 al 12 Ottobre in occasione del III Festival dell’Economia Solidale e Cooperativa invitando a partecipare anche iniziative analoghe di tutta Europa. Nelle tre giornate si alterneranno dibattiti e workshop sui temi dei beni comuni, delle reti di scambio, delle monete complementari, del lavoro collettivo, delle comunità ecologiche, della gestione dei rifiuti e della partecipazione sociale.
Per finanziare l’iniziativa è stata aperta una campagna di crowdfunding alla quale tutti sono invitati a contribuire. Un’iniziativa importante per conoscere e scambiare esperienze di resistenza e autogestione.
Nessun commento:
Posta un commento