venerdì 26 settembre 2014

IL POMO DELLA DISCORDIA DELL'ARTICOLO 18

Tutti parlano dell’articolo 18 e del “Jobs Act” con i renziani che parlano di voler finalmente liberare l’Italia dalle incrostazioni del passato. Ma cosa implicherà il superamento dell’ articolo 18? Secondo noi le conseguenze saranno drammatiche, e di ampia portata.
Magari l’Articolo 18 non riguarderà molti lavoratori in Italia, certo, tuttavia cercare di addossare all’esistenza dell’Articolo 18 le colpe della mancata crescita dell’Italia è semplicemente la cartina di tornasole che permette di capire molto bene quelle che sono le intenzioni di Matteo Renzi e soci. 
Di per sè non varrebbe nemmeno la pena di fare una battaglia per difendere l’Articolo 18 dal momento che ormai riguarda pochi lavoratori e milioni di italiani il lavoro proprio non ce l’hanno. 
Peccato che l’articolo 18 sia un simbolo, e i simboli anche nel XXI secolo conservano una enorme potenza e forza. Anzi è proprio perchè l’Articolo 18 è un simbolo che Renzi e soci lo vogliono distruggere, è il simbolo che rappresenta quel poco di tutela che ancora hanno i lavoratori. Un volta tolto l’Articolo 18 insomma, si vedrebbe una sorta di effetto diga, con più nulla a tutelare i lavoratori dalla marea montante dei licenziamenti selvaggi. 
L’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori infatti è un vero e proprio perno dei diritti dei lavoratori in quanto è una effettiva tutela per i lavoratori dai licenziamenti ingiustificati non tanto dal punto di vista reale (in quanto sono ormai pochi i lavoratori a goderne), quanto dal punto di vista simbolico. In sostanza senza l’Articolo 18 si aprirebbe una deriva inevitabile con uno sbilanciamento totale nei contratti a netto sfavore dei lavoratori, a quel punto niente altro che una massa amorfa di persone tutte uguali da utilizzare a proprio piacimento per avere profitti sempre crescenti. 
Non ci credete? In Spagna esisteva qualcosa di molto simile al nostro Articolo 18 ed è stato eliminato. Subito dopo abbiamo assistito a un netto aumento dei licenziamenti indiscriminati, cui non ha fatto da contraltare un indennizzo economico corrispondente ai lavoratori licenziati. Senza l’Articolo 18 alle aziende costerà molto di meno licenziare al punto da considerare il licenziamento una pratica assolutamente normale. Insomma per Renzi e molti altri il futuro del lavoro in Italia è un futuro di aziende che potranno liberamente licenziare a proprio piacimento e senza alcuna conseguenza, chiaramente appiattendo al ribasso le retribuzioni. Senza tutele i lavoratori diventano sostanzialmente “tutti uguali”, e il fatto più grottesco è che pur di lavorare saranno gli stessi lavoratori a salutare positivamente questa situazione.

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