giovedì 11 settembre 2014

Crisi, secondo la Cia c'è il rischio di chiusura per migliaia di imprese

Rischio chiusura per migliaia di imprese agricole. Nel secondo trimestre del 2014 i prezzi pagati ai produttori sono calati del 4,8 per cento, con punte del -12,2 per cento per gli ortaggi e del -10,8 per cento per il vino, erodendo qualunque margine di redditivita'. Continuando con questo trend, molte aziende potrebbero non superare l'anno. L’allarme arriva dalla Cia, la Confederazione italiana agricoltori, e fa seguito ai dati diffusiieri dall'Istat sulla produzione.
Le imprese agricole gia' lottano con la crisi, il calo dei consumi interni e il maltempo che continua a colpire le campagne portando danni e complicazioni - spiega la Cia - Ma soprattutto gli agricoltori sostengono costi che, in particolar modo in questa fase recessiva, non sono in alcun modo compensati dal prezzo corrisposto per la vendita. Tra marzo e giugno, infatti, sono ancora diminuiti i listini alla produzione di quasi tutte le colture, con crolli anche per la frutta (-8,9 per cento), i cereali (-9,1 per cento) e l'olio d'oliva (-3,7 per cento), mentre sono cresciute le spese per proteggere o 'curare' i campi dagli effetti dell'andamento climatico anomalo di quest'anno.
E' chiaro che la situazione non puo' continuare in questo modo - evidenzia la Cia - La politica deve impegnarsi sul serio per il settore, mettendo in campo misure 'ad hoc' per la crescita in agricoltura.
La crisi del comparto agricolo approda all'Assemblea regionale siciliana. Le problematiche legate al credito agrario di esercizio e miglioramento nel settore dell'orticoltura, infatti, saranno al centro dei lavori, della commissione Attività produttive oggi stesso. All'audizione saranno presenti il consorzio di tutela ''Igp pomodoro di Pachino'', l'Associazione di tutela dei prodotti tipici di Pachino e la Filiera agroalimentare di Pachino e Portopalo, che hanno chiesto al Governo regionale di far fronte alla situazione di crisi con un forte intervento per ottenere una proroga delle rate di credito agrario di esercizio e di miglioramento, scadute o in scadenza entro il 31 dicembre 2014. Ed anche l'emanazione del quarto bando gestito dalla Crias.

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