La casta colpisce ancora. Stavolta a puntare il dito contro la classe politica italiana sono i direttori di alcuni dei musei più importanti d'Italia,
che hanno dichiarato, attraverso una lettera pubblica, i propri redditi
e li hanno confrontati con quelli di alcuni funzionari dello Stato.
Per fare un esempio, il direttore generale della Consob prende 395 mila euro dallo Stato (più altri 95 mila
da membro della Commissione di garanzia per gli scioperi), mentre il
direttore del museo degli Uffizi di Firenze, Antonio Natali, guadagna meno di 2000 euro al mese. Ed è proprio questo che ha mandato su tutte le furie i dirigenti dei musei italiani, che non accettano di avere un reddito più basso rispetto ad un qualsiasi commesso di Palazzo Madama.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso sembra essere stata un concorso indetto dal ministero dei Beni culturali, che avrebbe dovuto portare ad una modesta (circa centocinquanta euro) progressione meritocratica degli emolumenti. Ebbene, il ministero ha chiesto ai direttori, archivisti, funzionari e bibliotecari di fornire un incartamento contenente tutti gli incarichi di lavoro effettuati e il certificato di laurea, tutti dati che il ministero già dovrebbe possedere.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso sembra essere stata un concorso indetto dal ministero dei Beni culturali, che avrebbe dovuto portare ad una modesta (circa centocinquanta euro) progressione meritocratica degli emolumenti. Ebbene, il ministero ha chiesto ai direttori, archivisti, funzionari e bibliotecari di fornire un incartamento contenente tutti gli incarichi di lavoro effettuati e il certificato di laurea, tutti dati che il ministero già dovrebbe possedere.
Questa è l'Italia dove il barbiere del Senato guadagna di piu del Direttore degli Uffizi!
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