Nell’età dell’ignoranza in cui viviamo è sempre confortante che qualcuno scopra l’importanza dello studio. Perfino Libero, per anni organo ufficiale dell’anti-intellettualismo bossian-tremontiano, ormai definisce “complessati del pezzo di carta” Rosy Mauro e Renzo Bossi che sono andati all’estero a comprarsi l’agognato titolo di “Dottore”.
Per non dimenticare poi Maria Stella Gelmini,
il celebre ministro dell’Università che
fantasticava sul tunnel per i neutrini fra il Cern di Ginevra e il Gran
Sasso. Oppure un onorevole dell’Udc, secondo il quale lo spread è “la differenza fra quello che si produce e quello che si spende”. O magari all’on. Nunzia De Girolamo
(Pdl) che per la data dell’unità d’Italia rispondeva ai cronisti di
“chiedere al ministro Maroni”, Degna di nota anche la risposta multiculturale di un onorevole del Pd che alla domanda su cosa fosse una sinagoga: “Il luogo di culto che le
donne musulmane frequentano per pregare il loro dio".
Non va dimenticato nemmeno l’uomo forte della Lega nel governo Berlusconi: Giulio Tremonti,
che la laurea ce l’aveva ma fingeva di essere il compagno di banco del
Trota.
Sui giornali dei giorni scorsi soffiava un vento di nostalgia per il leghista delle origini, la cui scomparsa è “una catastrofe politica”; In fondo, ciò che Bossi “ha fatto per favorire il figlio è
immorale ma non mi scandalizza più di tanto” (Alberoni sul Giornale,
7 aprile). Sarebbe troppo chiedere ai nostalgici delle canottiere e del
dito medio alzato se i risultati del governo di centrodestra 2008-2012
sono di loro gradimento? L’Italia in quasi-default prima dell’arrivo di
Monti era il risultato del simpatico anti-intellettualismo di Bossi
quanto del populismo d’accatto di Tremonti e Berlusconi. Sarebbe troppo
chiedere ai commentatori che rimpiangono il Bossi pre-ictus perché che
non faceva “annoiare” mai (Severgnini, Corriere) di
ricordarsi anche dei respingimenti in mare, delle campagne d’odio contro
gli immigrati, del salvataggio parlamentare di mafiosi e camorristi
assortiti?
Post Scriptum: Va bene che quello dei familiari/badanti di Bossi era
chiamato il “cerchio magico” e che la moglie Manuela dormiva con la
testa sul mazzo dei tarocchi ma il cavalier servente della Rosy Mauro
sembra avere più nomi della dea Kalì!
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