martedì 25 ottobre 2011

La malmessa italia di oggi

Qualcosa ci inventeremo”, ha detto Silvio Berlusconi a proposito del rilancio dell’economia italiana. Niente male come programma. Detto questo, ecco una seria proposta per migliorare i nostri dissestati conti pubblici: il condono politico tombale. C’è chi fino a ieri faceva il baciamano al raìs di Arcore e oggi si lancia in dichiarazioni frementi di sdegno antigovernativo. Lo fa gratis, e questo non è giusto. Ma sia: essendo passati di moda i campi di rieducazione, non resta che agire sulla leva economica. Una tassa. Ebbene sì. Bassa, ovviamente, per chi in buona fede, complice l’ignoranza, il Tg4, le comparse di Forum e Minzolini,  ha creduto alla propaganda del regime. Più alta (fino al sequestro dei beni) per chi, pur avendo gli strumenti culturali per distinguere la merda dal cioccolato, ha gridato per anni “viva la merda”. Qualcuno obietterà: non è con lo stipendio dei numerosi Capezzone che si riduce il debito pubblico, ed è vero. Ma che dire di organizzazioni ricche e potenti come la Chiesa Cattolica? Per anni, pur sapendo perfettamente con chi aveva a che fare, è passata all’incasso, e ora molla al suo destino il fornitore di privilegi e “leggi etiche” ormai avviato al fallimento. Vedete che si comincia a parlare di cifre consistenti. Dovrebbe aderire al condono politico anche Rosa Marcegaglia la rude combattente antiberlusconiana di oggi. E insieme a lei gli imprenditori italiani, assistiti, coccolati, sovvenzionati, ingrassati, che oggi si travestono da strenui e un po’ ridicoli oppositori. Per non dire dei gloriosi padani, poveretti, tutti impegnati a far fuori il loro Gheddafi per mettere Maroni al suo posto. Ecco. Pagare. Senza eccessi, per carità: non vogliamo certo impedire ai giovani industriali di travestirsi da indignados come hanno fatto ieri a Capri. Ma almeno che facciano vedere la ricevuta con la scritta: “Ho aderito al condono politico tombale”. E mostrino a richiesta la ricevuta del versamento!

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