La Padania rischia di chiudere, le sezioni locali non sanno più come pagare gli affitti, e la Lega Nord
dopo 20 anni di fallimenti politici e finanziari, sapete che fa?
Investimenti finanziari all’estero per milioni di euro, tutto in
pochissimi giorni, tra valuta norvegese, fondo “Krispa Enterprise ltd”
di base a Larnaca, nell’isola di Cipro, e fetta più grossa riservata ad
un fondo della Tanzania, Africa.
Otto milioni di euro in tutto, soldi
nostri, di “Roma ladrona”, giunti nelle casse del Carroccio via rimborso
elettorale. A gestire questa intricata serie di investimenti l’ex
Sottosegretario Belsito personaggio ambiguo, discusso, fedelissimo di Bossi e tesoriere del partito, in un’operazione che tirerebbe in mezzo
anche “il consulente finanziario Stefano Bonet, coinvolto in un
rocambolesco fallimento societario nel 2010 e in affari con l’ex
ministro “meteora” Aldo Brancher”.
E meno male che i leghisti
erano quelli “radicati sul territorio”, vicini agli imprenditori del
Nord, attenti all’economia reale, quelli che sbraitavano “i nostri soldi
restino in Padania!”. Proprio loro, acerrimi nemici dei “banchieri”,
del loro “Governo” e di quel demonio chiamato “finanza”, quelli che gli
africani “fuori dalle palle”, però se c’è da fare un po’ di soldi dalle
loro parti, perché no!
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