venerdì 30 ottobre 2009

BERSANI: SARA' VERA SVOLTA NEL PD ?

Le primarie di domenica 25 Ottobre hanno incoronato nuovo segretario e leader del Partito Democratico Pierluigi Bersani che ha sconfitto l'uscente Dario Franceschini ed Ignazio Marino.
Bersani ha avuto una forte investitura popolare in quanto è stato preferito sia tra gli iscritti nei circoli e poi nelle primarie vere e proprie ove partecipavano anche i non tesserati al partito.
Questa significa che il mandato che avrà Bersani sarà forte e il partito dovrà fare quadrato attorno al nuovo segretario.
Egli ha dovuto subito affrontare due questioni spinose ed insidiose; il rapporto con "l'alleato" Di Pietro, e l'abbandono di Rutelli; il secondo ha deciso di abbandonare il PD per approdare nell'universo centrista di Casini & C. e vedremo se la scelta dell' ex sindaco di Roma pagherà oppure no.
C'è da dire che la vittoria di Bersani è la vittoria di D'Alema, l'uomo forte che c'era dietro la sua candidatura, il pericolo è che Bersani sia solo un "prestanome" del baffino D'Alema e che i fili poi li muova lui; speriamo che Bersani riesca ad agire in autonomia, senza pressioni dall'alto, senza badare troppo alle correnti interne che minano la tranquillità del partito, se qualcuno è in disaccordo lo dica subito come ha fatto Rutelli e non logori il partito all'interno.
Bersani rappresenta un idea di socialdemocrazia moderna, si ritiene un riformista, anche se a dire il vero quando è stato ministro non si sono viste svolte epocali da questo punto di vista con le sue liberalizzazioni...l'asse del PD si è spostato più a sinistra ora, essendo egli comunque un ex Ds ed ex iscritto e militante del Pci a differenza di quello che era Franceschini.
Questo può portare malumore forte nelle file cattoliche e "centriste" del partito vedi la Binetti, Letta, Rutelli ecc...
Bersani, e quindi D'Alema, rappresentano però a mio parere un idea un po consociativa della politica, non dico dell'inciucio, ma comunque di quel trattare con gli altri, scendere sempre a compromessi che non sempre è positivo, sicuramente avrà un ottimo rapporto con i sindacati e con la Cgil che per bocca dello stesso Epifani lo sosteneva nelle primarie, questo è un fatto positivo.
L'unica cosa di cui sono certo è che Bersani sicuramente farà più presa degli altri segretari passati del Pd nel nord, e nel nord est, più di una volta egli ha speso parole positive per gli artigiani e piccoli imprenditori di quelle terre, non addidandoli come semplici evasori fiscali ma lodando il loro impegno , sacrificio e sudore per portare avanti l'economia dell'Italia.
Sicuramente darà più filo da torcere lui rispetto a Franceschini e Veltroni nel Nord al PDL e Lega, nelle fabbriche Bersani è visto sicuramente meglio dell'elitario e fumoso Veltroni.
Anche nei rapporti con Berlusconi le cose cambiano, egli non è come Franceschini, cioè un antiberlusconiano ad oltranza tifoso e un po fazioso, preferisce combatterlo più sul piano politico che personale e forse questa è la strada giusta.
Vediamo comunque cosa riuscira a fare ed un bel banco di prova per il suo operato saranno le regionali del 2010, prima sfida di Bersani segretario.

2 commenti:

  1. Ciao Fabio,
    ottima l'articolata disamina che hai fatto sul nuovo segretario del PD.
    Non avendo a disposizione il dono della preveggenza, amuleti o sfere di cristallo stiamo a vedere come si comporterà il "nuovo"segretario.
    In ogni caso, questo sembra passare inosservato ai più, io contesto il metodo delle finte primarie. è mero teatro! i candidati sono tutti nominati dalle segreterie di partito (qui i cittadini non c'entrano un fico secco); ancor più grave è pagare la "tassa sul voto" di 2 euro (come minimo) per un diritto costituzionale che dovrebbe essere il caposaldo per una matura e decente "democrazia".
    Senza gettare scandalo..ma nemmeno da Chavez o nell'Iraq si Saddam Hussein per andare votare (personaggi non scelti dal popolo ma dalle segreterie) si doveva andare a votare..insomma il PD si è fatto un bel gruzzoletto di quattrini (visti anche i tempi di magra...).
    Una critica al PD...
    Una critica al PDL: Berlusconi ha definito Bersani un "bolscevico"..evidentemente Sivlio o ignora la storia o stava raccontando l'ennesima barzelletta.
    i bolscevici avevano lo scopo di rovesciare lo zar (che zar c'è in Italia??)ed erano contrari a qualsiasi collaborazione con i liberali/riformisti. IL PD mi sembra un partito riformista (ciò spiega perchè giustamente hanno perso tanti voti dalla sinistra conservatrice...)al massimo Bersani può essere un menscevica (ma di questi che hanno perso non importa a nessuno..l'effetto è dare dei bolscevichi)..nemmeno Bertinotti sarebbe durato un giorno nel partito del bolscevichi!!cerchiamo di finirla di dire orrende atrocità storiche e spot propagandistici tanto per ingannare il popolo!
    Paolo

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  2. Concordo sulla tua disamina Paolo, bollare come un bolscevico Bersani è pura ignoranza politica da parte del nostro premier Berlusconi, ma è giusto così, lui conosce meglio l'ambiente delle escort!

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