mercoledì 11 marzo 2009

IL TESTAMENTO BIOLOGICO

Recentemente ha fatto discutere ed animare la discussione tra le forza politiche la cosiddetta legge sul "fine vita" che sull'onda emotiva del caso Eluana ha scatenato un dibattito sul valore della vita e sulla possibilità di interromperla in casi particolari.
A tal fine è stata proposta da alcune forze politiche, al fine di regolamentare questi casi spiacevoli, la legge sul cosiddetto testamento biologico; cioè la possibilità di dichiararare in maniera ufficiale di voler morire e di fare eseguire le proprie volontà di morte nel caso in cui ci si trovi in particolari condizioni di menomazione fisica quali ad esempio coma irreversibile, stato vegetativo permanente, ecc...
Credo che una legge che regolamenti e metta paletti in questa giungla normativa ci voglia, anche perchè per esempio nel caso di Eluana la volontà della ragazza non era certa, visto che non c'era nessuna sua dichiarazione scritta o nessun atto che ci possa far dire con certezza che Eluana voleva morire. Ci si è basati solo su dichirazioni che la famiglia ed il padre hanno riferito (ma il padre non aveva detto che voleva sparire dalla circolazione? Mi è sembrato invece che le sue dichirazioni a livello politico si siano sprecate... ) e questo non può essere sufficiente per ammazzare una persona.
Altro terreno di battaglia della legge è quello sulla modalità della morte in particolare dove si dice di interrompere tutte le cure farmacologiche compreso la somministrazione di cibo e acqua.
Direi, scusate se sono forte nel termine, che è una bestemmia giuridica dire che l'idratazione e l'alimentazione sono cure farmacologiche e che quindi anche quelle vanno tolte nel momento che viene praticato il protocollo di morte.
Penso pertanto che il cibo vada sempre e comunque somministrato (altrimenti non saremo umani ma bestie e scusate il termine..), e che caso mai vada posto in atto un protocollo con modalità tali da fare soffrire il paziente il meno possibile e che lo accompagni alla morte nel modo più dignitoso e sereno(cosa che non è successo con Eluana!).

5 commenti:

  1. Ciao Fabio. Io credo invece che sia giusto che il testamento biologico includa anche il diritto a sospendere l'idratazione e l'alimentazione per i casi disperati. Mi spiego: questi metodi vengono in gioco allorché il malato non è più in grado di bere e mangiare da solo. Perciò in questo caso si è già arrivati a un punto in cui, se non esistesse la tecnologia, la natura avrebbe già disposto la morte.

    Ora, l'obiezione potrebbe essere: e nel caso dei trapianti? Lì la tecnologia permette di salvare la vita del paziente. Certo. L'alimentazione e l'idratazione forzate però mantengono il paziente in una vita non-vita, quindi aggravano, non risolvono, i problemi. La tecnologia non è la panacea di tutti i mali, purtroppo. Personalmente, spero passi un provvedimento che permetta di scegliere se proseguire con l'alimentazione forzata o no.

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  2. Su questi temi non esiste una risposta certa e definitiva;sono argomentazioni troppo soggettive,intimistiche, quello che può andare bene a me è "immorale"per un altro. Io come vegetale non avrei le palle per durare una sola giornata (sia inteso:sarei un codardo anche nel staccare spine!), altri sono dei leoni che resistono decenni (e hanno i cosidetti nel fare cessare la vita ad un "vegetale"). Solo quando si "sperimentano"queste cose partoriamo la nostra intima risposta; dall'esterno è impossibilie... Metaforicamente è come in guerra: oh certo dall'esterno, specie coi nostri merdosi media, consideriamo tutti terroristi ma se ci trovassimo noi la?se nostro figlio sarebbe crepato agonizzante in un ospedale di un paese ridotto alla fame per mancanza di medicinali a causa dell'imbargo di nazioni imperiali e criminali ed ora, tu padre col figlio morto, avresti l'opportunità di trovarti il boia in casa cosa faresti?anche qui conta unicamente la soggettività delle persone:cè chi fa Gandhi e ha le palle per dichiarare una guerra senza prendere un fucile e chi ha le palle per sparare ad un altro uomo...impossibile usare categorie concettuale ed ideologiche universali, blasfemo è definire "terroristi", impossibile analizzare dall'esterno questi due episodi.
    Paolo

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  3. Credo che ci voglia assolutamente una regolamentazione ed una seria legge sul fine vita. Non si può più tollerare altri casi Eluana!

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  4. La svolta teo-con dell'amico Bio è sempre più accesa...

    Si al testamento biologico, NO al divieto di sospendere idratazione e alimentazione.

    Libertiamo!

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  5. A dirti la verità io e la Chiesa abbiamo solo questo come argomento che ci accomuna.....per il resto ho molti dubbi sull'azione clericale....

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