lunedì 22 dicembre 2008

RIASSUNTO DEL 2008

L'anno 2008 è stato dal punto di vista economico e politico molto importante, duro e difficile ma con molte novità; cerchero' di ripercorre gli avvenimenti più significativi:
innanziatutto la caduta del Governo Prodi avvenuta il 24 Gennaio che segna la fine dell'esperienza di governo di centrosinistra, travagliato da mille difficoltà interne, da una maggioranza risicatissima e da una traballante alleanza (vedi Mastella, Dini ecc...).
Questa bocciatura segna la fine politica di Romano Prodi e dell'alleanza politica-programmatica delle forze moderate di sinistra con l'estrema sinistra (Verdi Rifondazione, Pdci, ecc.).
Seguono le elezioni politiche (13-14 Aprile) che vedono trionfare la coalizione di centro-destra composta dal PDL (nata per volere del Cavaliere dall'unione di Fi-An) più Lega Nord; la vittoria è più ampia del previsto, Silvio Berlusconi ha ottenuto una maggioranza solida sia alla Camera che al Senato..vedremo ora se riuscirà a mantenere tutto ciò che aveva promesso di fare!
Il PD non sfonda nei voti popolari alle elezioni e Walter Veltroni, da tutti indicato come colui che doveva risollevare le sorti della sinistra dopo Prodi, si trova a dover navigare tra mille difficoltà e critiche dopo il brutto risultato elettorale e la separazione dall'estrema sinistra.
Da segnalare, dal punto di vista sportivo, ma non solo..., anche le olimpiadi di Pechino che tanto hanno fatto discutere soprattutto per il fatto dei diritti umani in Cina (Vedi Tibet) e l'opportunità di disputare la competizione olimpica in questa nazione dove vige ancora, per esempio, la pena di morte e dove la transizione democratica non è pienamente compiuta.
Arriviamo così ad Ottobre dove esplode più violenta che mai la crisi economica mondiale con il crollo delle Borse e la perdita per i risparmiatori di miliardi di Euro.
La crisi parte dagli Stati Uniti, soprattutto per la questione dei mutui, e si estende a macchia d'olio in tutta Europa; il panico tra la gente è diffuso, le persone hanno paura di perdere i risparmi di una vita, i consumi si paralizzano e l'economia ristagna.
La situazione è difficilissima e si prolungherà, si dice, per tutto il 2009 con la possibilità che avvengano anche licenziamenti di massa e che alcune fabbriche chiudano i battenti.
In questo clima di sfiducia generale mondiale avvengono le elezioni politiche americane (4 Novembre) con il trionfo del candidato democratico Barack Obama che ha sbaragliato il rivale repubblicano John McCain.
Molti ritengono che Barack Obama abbia vinto perchè ha fatto, diciamo così, "sognare" il popolo americano, cioè l'unico che ha una ricetta valida per uscire dalla crisi e che fa pensare a una rinascita economica, sociale e politica dell'America dopo la disastrosa Presidenza di George Bush.
Vedremo se sarà cosi....oppure se questi sogni verranno infranti.

lunedì 15 dicembre 2008

GIUSTIZIA E FEDERALISMO: NODI IRRISOLTI

I due temi fondamentali all'ordine del giorno dell'agenda politica del Governo presieduto da Silvio Berlusconi sono essenzialmente due: il federalismo e la giustizia.
Il primo tema diviene fondamentale per diversi aspetti: è innanzitutto il cardine ed il vincolo che indissolubilmente unisce il PDL e la LegaNord nel senso che se non dovesse andare in porto il federalismo, specialmente quello fiscale, è chiaro che vi sarebbe uno sfaldamento dell'alleanza stessa come ha già tuonato più di una volta Bossi.
La questione del federalismo è vecchia, la Lega continua ad usare questo cavallo di battaglia da sbandierare ai suoi elettori ma anche nella passata legislatura la sua approvazione è stata tormentata e poi il successivo referendum un fallimento per il centrodestra (a dire il vero è stato boicottato da alcune forze che componevano la maggioranza vedi Udc..ma anche An in parte). Anche stavolta sembra esserci qualche difficoltà ma la Lega non ha più scusanti, perderebbe totalmente di credibilità se anche questa volta fallisse l'obiettivo visto, tra l'altro, la vasta maggioranza che il centrodestra dispone in Parlamento.
L'altro tema di cui si parla molto in questi giorni è la riforma della giustizia; qui bisognerebbe capire se il Governo vuole veramente riformare ed aiutare la magistratura a migliorarsi ed a migliorare la qualità del servizio ai cittadini oppure se cerca, come dice Di Pietro, di imbavagliare i magistrati ed impedirgli di condurre i processi facendosi leggi a vantaggio personale.
Sarebbe banale e scontato dire che il Premier con i magistrati ha qualche problemino......non voglio essere a priori dubbioso e scettico ma anche i provvedimenti presi in questa legislatura (lodo Alfano su tutti) per non ricordare quelli della passata legislatura firmata Berlusconi (per carità di patria..cito solo la depenalizzazione del falso in bilancio che casualmente ha fatto prescrivere un po di processi per il premier...) non vanno certo nella direzione di riformare la giustizia ma è a mio parere l'ennesimo tentativo di sfuggire al giudizio di un Tribunale.
Secondo Berlusconi e compagnia sembra quasi che bisogna colpire di più chi ha scoperto il reato di quello che lo compie.
Considerazioni personali a parte, l'Italia ha indubbiamente bisogno che qualcuno riformi "seriamente" sia la giustizia, sia l'assetto dello stato in forma federale, ma temo che anche questa volta si perda l'occasione per fare le cose fatte bene.

giovedì 4 dicembre 2008

LA POLITICA LONTANA DALLA GENTE

Negli ultimi tempi hanno tenuto banco nelle pagine dei giornali e nelle televisioni due fatti:
La Presidenza della Vigilanza Rai e la questione dell'aumento dell'Iva sulla Pay Tv Sky.
Per giorni e giorni si è ininterrotamente parlato con dibattiti e trasmissioni di questi due avvenimenti che per carità saranno degni di rilievo ma credo che alla maggioranza della popolazione italiana non interessi più di tanto.
Alle persone interessano ben altre cose in questo difficile momento: salari bassi, l'impossibilità di arrivare alla fine del mese, perdita di potere d'acquisto, il lavoro precario, ecc...mentre la classe politica sembra impegnarsi e concentrarsi su lotte di potere (Presidenza Vigilanza) oppure su questioni marginali (Sky) dimenticandosi di quello che la gente ha veramente bisogno nella vita quotidiana.
Questi comportamenti fanno aumentare a dismisura la disaffezione e l'odio verso la politica ed i partiti, poi non ci si può lamentare se nascono movimenti populisti e contro la casta (tipo Grillo e i suoi vaffa..); mettiamoci nei panni per esempio di un povero operario precario o di un centralinista call center da 500 Euro al mese che non arriva nemmeno alla terza settimana del mese e che è pieno di problemi, come può avvicinarsi alla politica e apprezzare questa classe dirigente se quando accende la Tv sente parlare, sia la destra che la sinistra, di Villari, Sky, lodo Alfano, ecc...roba distante mille miglia dai suoi problemi e dai suoi pensieri.
Forse taluni partiti non hanno capito la gravità e la drammaticità della situazione di molte famiglie italiane e sono distanti dalla realtà, molte persone non si riconoscono più in loro.
Si spera che al più presto la situazione cambi e che i politici riescano ad intercettare i veri bisogni dei cittadini altrimenti saranno guai per tutti.