Qualche giorno fa la Corte Europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha sentenziato, per l'omicidio di Carlo Giuliani avvenuto nel famoso G8 di Genova, che il carabiniere Mario Placanica, colui che sparò al giovane, agì solamente per legittima difesa in virtù del violento attacco sferrato dai manifestanti alla camionetta e in particolare contro Carlo Giuliani che lo aveva minacciato con un estintore.
Ora, prima di esporre il mio pensiero sulla vicenda, farò due premesse: innanzitutto è bene precisare che è sbagliato manifestare il proprio pensiero e protestare con la violenza devastando una città (Genova sembrava un teatro di guerra), inoltre non si attaccano le forze dell'ordine, cioè lo stato, minacciandole di morte addirittura con un estintore.
Detto questo però ritengo che al di la della sentenza di Strasburgo, che i genitori di Giuliani contestanno soprattutto nella parte che riguarderebbero le manomissioni al corpo del figlio avvenute dopo la morte dello stesso per fare sostenere la tesi della deviazione del proiettile sparato e quindi della fatalità...(il fatto delle manomissioni se vere sarebbero gravissime..) vi sono da fare alcune considerazioni sui fatti avvenuti in quei tragici giorni di luglio del 2001.
Innanzitutto i disordini maggiori provocati in quei giorni sono da imputare ai cosiddetti "black block" gente prevalentemente di nazionalità estera ed europea arrivata sino a Genova in quei giorni e della dubbia provenienza politica; bisogna inoltre tenere conto che all'interno dei disobbedienti e dei manifestanti anche italiani si parlava di possibili infiltrazioni di persone (e qualcuno parlava addirittura di poliziotti) messi li proprio per gettare discredito sui movimenti che manifestavano, malvisti da molti governi, e per creare disordini ad arte.
Ma la cosa più grave da segnalare a mio parere è la totale disorganizzazione (per essere gentili..)che regnava tra le forze di polizia in quei giorni e soprattutto ai vertici, e qui la colpa deve ricadere per forza anche sul ministro dell'interno dell'epoca Scajola; la polizia e i carabinieri parevano essere lasciati allo sbaraglio, infatti anche dalle immagini televisive si vedono forze dell'ordine picchiare manifestanti a caso, comprese donne, medici, anziani, chiunque capitava sotto le loro mani, con una sorta di giustizia sommaria e senza logica, con una violenza cieca e ingiusta; infatti molti black block sono stati lasciati agire indisturbati e poi si colpivano gente inerme..è questa la giustizia? è questo ciò che devono fare le forze dell'ordine ma soprattutto i loro capi? Io penso di no....sembravano forze del DISordine e non dell'ordine!
Vogliamo poi parlare dei fatti avvenuti nella scuola Diaz, credo che nemmeno in Cile sia mai avvenuto niente di simile, la mancanza di un filo logico nell'azione delle forze dell'ordine era evidente, dentro quella scuola è avvenuto di tutto e di più, violenze gratuite, gente picchiata e derisa dagli agenti solo per il suo credo politico (qualunque credo sia intendiamoci), roba che avviene solo nelle peggiori dittature sudamericane; e qua le colpe delle alte cariche dell'arma hanno giustamente pagato con la condanna nei Tribunali per quell'incubo.
A Genova in quei giorni vi è stata una "sospensione" della democrazia, sia per i disordini provocati da delinquenti teppisti che hanno devastato di tutto e di più ma anche per colpa di forze dell'ordine addestrate male, impreparate (con gente giovane ed inesperta vedi Placanica) e perdonatemi la malizia forse anche in preda al furore ideologico ( dentro la scuola diaz e bolzaneto si dice che si sentivano innegiare da parte delle forze dell'ordine canzoni nazifasciste).
Dedico l'ultimo mio commento al Carabiniere Mario Placanica, credo che quel ragazzo, fermo restando sempre l'atto delinquenziale del povero Carlo Giuliani, sia totalmente inadeguato a indossare la divisa di un corpo nobile come quello dei Carabinieri, giusto averlo sospeso dall'arma, credo che se una persona non ha la freddezza e le capacità per indossare una divisa vi sono tanti mestieri molto più tranquilli da fare nella vita.
Chi indossa una divisa ha comunque più responsabilità di un semplice manifestante e di un semplice cittadino, rappresenta lo stato, ha oneri e onori e deve sapere bene quello che fà, non deve essere il giusitiziere della notte stile Charles Bronson (se fosse stato più preparato e più freddo poteva benissimo sparare a Giuliani in un braccio o alle gambe).
Credo comunque che questa oscura e drammatica pagina dei fatti accaduti a Genova sia destinata a proseguire non dico in eterno ma per lungo tempo, speriamo che la verità e le colpe di tutte le parti in causa siano accertate e punite severamente.