Lo scorso 21-22 marzo si è consumata una pagina importante di politica con lo scioglimento di Alleanza Nazionale dopo 14 anni dalla svolta di Fiuggi per confluire nel nuovo PDL assieme a Forza Italia.
Il percorso fatto dal partito di Fini dal 1995 ad oggi è stato ,per cosi dire, una sorta di "transizione" e "sdoganamento" dall' MSI e quindi dall'estremismo missino verso una destra democratica, moderna, di governo e riconosciuta a livello europeo.
Ora non vi è dubbio che il partito di Fini sia riuscito a far dimenticare il suo passato, anche per bocca del suo segreterio che ha definito il fascismo male assoluto dimenticandosi di essere stato anch'esso fascista e quindi di sputare nel piatto dove ha mangiato, ma a che prezzo è avvenuto questo sdoganamento? Non vi è dubbio che trasformandosi in Alleanza Nazionale gli uomini di Fini siano riusciti ad occupare poltrone di governo che in passato mai sarebbero riusciti ad occupare (ricordiamoci che Fini è presidente della Camera ed è stato ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio) ma credo che l'identità del partito, delle idee e degli uomini di Alleanza Nazionale siano andati via via col tempo e con gli anni sempre più appiattendosi verso quelle di Forza Italia diventandone una fotocopia sbiadita e azzerando le idee e i valori che con Fiuggi erano nate.
Confluendo nel PDL credo che questo appiattimento diventi sempre più evidente e irreversibile facendo diventare gli uomini di alleanza nazionale dei meri portavoce delle ideologie di Berlusconi e company.
La leadership di Berlusconi è incontrastata e penso che all'interno del PDL non vi sia pari dignità in quanto Forza Italia tenterà di cannibalizzare tutti gli spazi e ad An rimarranno come sempre le briciole e sarà condannata ad essere l'eterna seconda dietro lo strapotere berlusconiano.
L'unico a guadagnarci in fututo sarà Fini che da buon opportunista attende che Berlusconi venga disarcionato per poi guidare lui il PDL.