lunedì 11 gennaio 2010

L'UDC DA CHE PARTE STA?

Con l'avvicinarsi delle elezioni regionali, che si svolgeranno nel prossimo Marzo, mi preme focalizzare l'attenzione sul partito di Pierferdinando Casini che si presenterà a questa competizione elettorale in un ruolo particolare, cioè senza vincolo di coalizione ma alleandosi a macchia di leopardo a seconda delle varie situazioni locali regionali di volta in volta con il centrodestra o con il centrosinistra.
Capiterà quindi di vedere l'Udc alleato con la Lega ad esempio in Veneto e contro la Lega e con il centrosinistra in Piemonte ad esempio.
Questo comportamento di una politica dei "due forni" era di prassi anche per la vecchia democrazia cristiana e sorge il dubbio che essa venga messa in atto non tanto per essere l'ago della bilancia ma per stringere alleanze con i possibili governatori vincenti per poi spartirsi le nomine ed i posti; esempio, in Veneto si sa che quasi sicuramente vincerà Zaia il leghista, bene l'udc va col centrodestra....nelle regioni rosse è presumibile che vinca il centrosinistra e che si fa? Ci si allea col centrosinistra! Portando a motivazione di tali ambigue alleanze variabili il fatto che il bipolarismo è da cambiare, che PD e PDL sono partiti che non vanno bene, e facendo credere che l'Udc possa essere il vero, osannato centro della politica italiana.
Ma comportandosi cosi, invece, si rafforza il bipolarismo tanto deprecato da Casini & C, facendo vincere a mani basse, alleandosi con l'uno o con l'altro proprio PD e PDL, i nemici tanto odiati; è questa l'ipocrisia dell'Udc che strepita contro la Lega e poi la appoggia in Lombardia; se avessero voluto veramente combattere i due poli l'Udc doveva far scendere in campo dei proprio personali candidati governatori per combattere gli odiati nemici, non allearsi con essi...questo è un atteggiamento a mio avviso ipocrita che cela solamente il solito istinto di potere e di poltrone che pervade tutti i partiti della politica italiana.