Con l'avvicinarsi delle elezioni regionali, che si svolgeranno nel prossimo Marzo, mi preme focalizzare l'attenzione sul partito di Pierferdinando Casini che si presenterà a questa competizione elettorale in un ruolo particolare, cioè senza vincolo di coalizione ma alleandosi a macchia di leopardo a seconda delle varie situazioni locali regionali di volta in volta con il centrodestra o con il centrosinistra.
Capiterà quindi di vedere l'Udc alleato con la Lega ad esempio in Veneto e contro la Lega e con il centrosinistra in Piemonte ad esempio.
Questo comportamento di una politica dei "due forni" era di prassi anche per la vecchia democrazia cristiana e sorge il dubbio che essa venga messa in atto non tanto per essere l'ago della bilancia ma per stringere alleanze con i possibili governatori vincenti per poi spartirsi le nomine ed i posti; esempio, in Veneto si sa che quasi sicuramente vincerà Zaia il leghista, bene l'udc va col centrodestra....nelle regioni rosse è presumibile che vinca il centrosinistra e che si fa? Ci si allea col centrosinistra! Portando a motivazione di tali ambigue alleanze variabili il fatto che il bipolarismo è da cambiare, che PD e PDL sono partiti che non vanno bene, e facendo credere che l'Udc possa essere il vero, osannato centro della politica italiana.
Ma comportandosi cosi, invece, si rafforza il bipolarismo tanto deprecato da Casini & C, facendo vincere a mani basse, alleandosi con l'uno o con l'altro proprio PD e PDL, i nemici tanto odiati; è questa l'ipocrisia dell'Udc che strepita contro la Lega e poi la appoggia in Lombardia; se avessero voluto veramente combattere i due poli l'Udc doveva far scendere in campo dei proprio personali candidati governatori per combattere gli odiati nemici, non allearsi con essi...questo è un atteggiamento a mio avviso ipocrita che cela solamente il solito istinto di potere e di poltrone che pervade tutti i partiti della politica italiana.